Facile da preparare, a casa mia è stata spazzolata in men che non si dica: preparata per il dopo pranzo, all’ora di cena, o meglio dopo cena trovare il vuoto sotto la campana per dolci dove l’avevo conservata è stato davvero deludente…. ma di fronte a tale bontà chi poteva resistere?
Leggete la ricetta:
Torta margherita al cacao
4 UOVA
160 g di ZUCCHERO SEMOLATO
150 g di BURRO
100 g di FARINA
40 g di FECOLA DI PATATE
40 g di CACAO AMARO
1 bustina di LIEVITO PER DOLCI
ZUCCHERO A VELO per decorare
Procedimento
Fate sciogliere il burro a fuoco bassissimo per non farlo bruciare, né scurire.
Separate i tuorli dagli albumi. Montate questi ultimi a neve ferma e mettete da parte.
Nel frattempo con lo sbattitore elettrico sbattete i tuorli con lo zucchero semolato fino a che il composto sarà chiaro e spumoso.
Unite quindi il burro sciolto e farina, fecola, cacao e lievito setacciati.
Accendete il forno a 175°.
Con l’aiuto di una spatola incorporate delicatamente gli albumi al composto, con movimenti dal basso verso l’alto, in modo che l’aria incorporata rimanga “intrappolata” e conferisca sofficità alla torta margherita al cacao.
Imburrate ed infarinate uno stampo da 22 cm di diametro.
Versatevi il composto ottenuto, sbattendo un po’ la teglia su un piano in modo da livellarne il contenuto.
Infornate per una trentina di minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare e spolverate la vostra torta margherita al cacao di zucchero a velo.
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Non c’è scritto la quantità del cacao!!!!!
bravissima è bellissimo questo dolce!
Hai ragionissima Silva, e meno male che me lo hai fatto notare! Avevo dimenticato di riportarlo dai miei appunti… Ora ho corretto! Grazie mille, anche per la visita! 😉
Ė un ricetta fasulla perché con 30 minuti di cottura la torta non si cuoce e si ammoscia non appena spengi il forno.
Un consiglio non datele le ricette se le dovete dar sbagliate.
Ti assicuro che l’ho fatta più di una volta con le indicazioni di cui sopra.
Posso consigliarti di verificare il funzionamento del tuo forno poiché, ahimè, spesso è determinato dall’utilizzo che ne fai… Per quel che riguarda l'”ammosciamento” a volte può anche derivare da quanto monti tuorli e albumi e da come poi incorpori gli ingredienti delicatamente, per non smontare il composto.
Non sei l’unica che ha provato questa ricetta, e solo il tuo commento è negativo. Me ne rammarico per te! 🙂