Pasta fredda sgombro olive e cipolla

Ricetta che dedico al ricordo. Di una vita di tanto tempo fa. Di amici di tanto tempo fa. Di luoghi di tanto tempo fa.
Di quando abitavamo in un altro posto, avevamo un giardino enorme e passavamo le nostre estati pranzando in mezzo al verde, all’ombra di tigli, noci, ippocastani, olmi, salici, un tunnel di glicini.
Di quando d’estate il relax poteva essere totale. Giorni interi trascorsi a leggere su un’amaca. Pranzi e cene rimediati al volo, due pomodori appena raccolti nell’orto o insalate di riso, preparate la sera prima.

Di quando a volte chiamavamo gli amici per una pasta fredda da mangiare rigorosamente lì, nel giardino.
A quei tempi ero più esperta di insalate di riso, che di pasta fredda. E perciò quella la portavano gli amici, di solito.
E Andrea e la Barbara un giorno arrivarono con una terrina di rigatoni con tonno, cipolla e olive nere.
Che non so perché, ma ancora mi ricordo la scena, di quando abbiamo tolto il coperchio. E mangiando io pensavo ma che buoni, tre ingredienti solo e così buoni, che nelle insalate di riso invece ci vanno un mare di cose…

Non so perché certi ricordi si ricordano più di altri.
A volte non mi capacito proprio di come abbia dimenticato tante cose, alcune anche importanti che non si dovrebbero dimenticare, che non è giusto dimenticarle. Certi dettagli dei figli neonati, anni interi di me stessa bambina, anni di studi… ho studiato il tedesco e il francese per cinque anni eppure nella mia mente non esistono più, non so più parlarli, non so più capirli, il tedesco poi proprio zero. Ho dimenticato del tutto un esame di filologia romanza, studiato tanto con tanto di seminario frequentato, ma oh, niente, tabula rasa, non mi ricordo un tubo di niente, quasi… neanche più cosa sia, la filologia romanza.

Però ricordo altro. Dettagli. Sensazioni. Cibi.
Ricordo gli asparagi mangiati a Maiorca, ricordo i pizzoccheri di Livigno, quelli di un certo preciso hotel, ricordo una tovaglia bianca svolazzante, una bourguignonne estiva, una cena medievale, di ristoranti che non esistono più, tutt’e tre chiusi o, peggio, divenuti altro.
Ricordo due dettagli di una vacanza a Palinuro: lo zaino pieno di libri e le linguine alla puttanesca.
Ricordo un gazpacho, nel nostro giardino di cui sopra, che non era piaciuto per niente a Marco. Il gazpacho.
Ricordo la Susy, mentre mi diceva la ricetta del budino di sua zia, con quattordici amaretti, e io la scrivevo su un foglietto.
Ricordo la Gina, la bidella che ogni mattina ci comprava la spianata per la merenda, eh eh, un fantastico servizio catering per la ricreazione.
E ricordo quel giorno fantastico in cui la maestra di prima elementare mi regalò un libro, il meraviglioso Piccoli Amici. Era il mio compleanno. Dei sette anni.
Mi ricordo di una bellissima domenica di sole, che partimmo da Bologna per venire a mangiare uno strepitoso pollo al limone a casa della Sandra e Massimo.
Mi ricordo delle mie uova con il pizzo di carciofi, che avevano stupito mio marito tanto da raccontarlo alla Sandra. E la cosa ancora stupisce me.
Ricordo l’omelette di due uova, farcita con prosciutto cotto e formaggio. Mentre l’Angela cenava con uno yogurt greco.
Mi ricordo della mitica festa a casa di Marco, la prima volta che ho sentito parlare di una certa Betta.
E poi mi ricordo…
Ok mi fermo, che se prendo la ruzzola a scrivere poi chi mi ferma più. 😀

Ma è di quella pasta con tonno cipolla e olive che oggi voglio dire.
Perché è lì che oggi mi portano tutti i miei ricordi. A venticinque anni fa, anno più anno meno, alla Barbara, che di persona ci siamo viste l’ultima volta dodici o tredici anni fa, circa più o meno.
Perché è questo il perché, della ricetta di oggi.
Cioè che non so il perché.
Non so perché ogni volta che faccio una pasta fredda al tonno mi ritornano in mente quel giorno lì e quella pasta lì e la Barbara. Proprio non so.
E anche quando sostituisco il tonno con lo sgombro, e le olive nere con le verdi, e la cipolla – che non so quella di quel giorno che cipolla fosse ma non mi pare fosse rossa – con della cipolla di Tropea. Mi torna in mente.

Meraviglie della memoria.
Perlomeno della mia.
Che non è più per niente di ferro come quella di un tempo.
Ma certi ricordi sono tenaci più di altri.
Non so perché. Ma sono lì.

🙂

Pasta fredda sgombro olive e cipolla

Che a vederla è una pasta fredda semplice, con solo quel tocco di piccante in più.
Ma tutto può diventare speciale, se è dentro di noi. E nei nostri ricordi.

pasta fredda sgombro olive e cipolla

Ingredienti (per le quantità decidete voi)
pasta corta
sgombro in barattolo
olive verdi denocciolate
cipolla di Tropea
prezzemolo
peperoncino o pepe rosa

Procedimento
Mentre la pasta cuoce preparare il condimento.

Scolare lo sgombro dall’olio di conservazione, spezzettarlo nella terrina che poi conterrà la pasta.

Sciacquare le olive e tagliarle a rondelle.

Affettare la cipolla. La cipolla di Tropea non ha un gusto forte (per me) perciò spesso io la uso direttamente, senza ammollo in acqua e aceto, ma chi lo ritiene può farlo: 10 minuti in acqua e aceto poi scolare, sciacquare e tamponare con carta da cucina.

Scolare la pasta e raffreddarla sotto un getto d’acqua fredda.

Versarla nella terrina, mescolarla e aggiustare d’olio se lo si ritiene necessario (io no, dato che lo sgombro era in olio).

Completare con prezzemolo tritato e peperoncino, oppure pepe rosa (io da quando ho scoperto che mi piace metterlo nei primi lo infilo un po’ dappertutto). Se siete temerari potete usarli entrambi, io, sono sincera, nella foto che vedete il peperoncino l’ho messo perché dava alla pasta un tocco di colore, ma in verità il solo pepe per il mio livello di sopportazione del piccante è già sufficiente. Voi, regolatevi voi.
(Lo sapete che il pepe rosa viene detto pepe ma in realtà non lo è, vero? 😉 )

Prima di servire riporre in frigo. Per un po’, non troppo, la pasta fredda a me piace che non sia eccessivamente fredda. Voi, di nuovo, regolatevi voi.

senza saleNaturalmente, non ho aggiunto sale. Anche perché olive e sgombro in barattolo ne contengono già a sufficienza. Se anche voi come me non mettete il sale nell’acqua della pasta, considerate che il risciacquo finale per raffreddarla potrebbe darvi l’impressione di renderla ancor più insipida (sì sì è un’impressione, dovuta alla mancanza di abitudine al “senza sale”). L’alternativa che posso consigliarvi è di preparare questo piatto con qualche ora di anticipo, condendo la pasta ancor calda per poi farla raffreddare in frigo, in questo caso la pasta risulterà leggermente più “pastosa”, proprio perché non lavata, ma ugualmente gustosa. In ogni caso e in qualsiasi modo la vogliate preparare, è sempre bene lasciar riposare il tutto per un po’, così i sapori si mescolano meglio tra loro e la pasta si insaporisce 😉

Ciaoooo!
e ciaoooo Barbara! grazie per il ricordo di questa ricetta 🙂

e infine, ma per niente ultima, ciao Betta! oggi non riesco a non pensare a te, ti abbraccio forte. 💚

Se sei interessato a ridurre o eliminare il sale, ricorda sempre di:

  • Diminuire il sale gradualmente, il palato deve abituarsi pian piano e non deve accorgersi della progressiva riduzione.
  • Utilizzare le spezie. Peperoncino, pepe, curry, noce moscata, cannella, chiodi di garofano, cumino…
  • Utilizzare le erbe aromatiche. Basilico, prezzemolo, origano, timo, salvia, maggiorana, rosmarino, menta…
  • Utilizzare i semi. Sesamo, pinoli, mandorle, noci…
  • Utilizzare ortaggi piccanti o frutta. Aglio, cipolla, limone, arancia…
  • Utilizzare il mio granulare vegetale senza sale
  • Preferire i cibi freschi.
  • Evitare le cotture in acqua, preferire cotture che non disperdano i sapori (piastra, cartoccio, vapore, microonde)
  • Evitare di portare in tavola la saliera!
  • Concedersi a volte uno strappo alla regola. Fa bene all’umore e aiuta a perseverare.

Se non vuoi, o non puoi, rinunciare al sale:

  • Puoi provare ugualmente le mie ricette salando secondo le tue abitudini. 🙂

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook!

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2 Risposte a “Pasta fredda sgombro olive e cipolla”

  1. Ormai le tue ricette sono una certezza per noi!!! Nel dubbio su cosa preparare, basta che sbirciamo da te e troviamo una soluzione. Delizioso questa pasta, anche senza la cipolla. Diventerà un must delle nostre pause pranzo, visto che quasi sempre mangiamo qualcosa di freddo, causa lavoro. Grazieeeeeeee
    Un abbraccio e a presto

    1. Ricambio l’abbraccio 🙂 Marta, le tue parole mi rendono sempre felice, ti confesso che a volte non sono così piena di certezze, ma il tuo entusiasmo è sempre contagioso. grazie!

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