Ho fatto il castagnaccio!!! 🙆♀️
Dovrebbe essermi riuscito aderente alla tradizione, ma ho bisogno del vostro riscontro! 😀 Essendo la prima volta che mangio un castagnaccio in vita mia, oltre ad essere la prima volta che lo preparo con le mie mani.
Ma oh, al primo morso abbiamo detto tutti e quattro in contemporanea “buonooo!”, con tanto di punto esclamativo, perciò… direi che è un buon punto di partenza, non dite? 😄
Immagino, comunque, che un purista della ricetta originale un paio di dettagli potrebbe segnalarmeli. Ad esempio l’averlo fatto in monoporzioni. Non ne ho visti di castagnacci monoporzione nel breve giro per il web che ho fatto, ma… qui da noi, per dirne una, ho visto spesso in vendita delle piade dei morti monoporzione, perciò… dai, penso si possa fare anche con il castagnaccio.
E poi, seconda cosa, forse mi è riuscito un po’ troppo sottile. Lo immagino, perché nella foto che appare nel libro da cui ho tratto la ricetta la fetta tagliata è più alta. La mia è stata una scelta tecnica, avevo bisogno che il tempo di cottura fosse più breve dei 50 minuti letti sulla confezione di farina di castagne, e anche dei 40 minuti della ricetta del libro.
Che in realtà non è un vero e proprio libro, è un libretto, una via di mezzo tra un libro piccolo e una mini rivista di cucina, che spesso mi viene in aiuto quando sono in cerca d’idee. Si intitola Alta Gastronomia Vegetariana, ricette per vegetariani felici (edizioni Del Baldo). Un titolo talmente bello che non poteva non far parte della mia piccola biblioteca culinaria. 😃
Stavolta ero alla ricerca di un’idea per la ricetta Light and Tasty di questa settimana, che vede come protagoniste le “farine alternative”. Sfogliando questo libretto alla ricerca di un’idea per usare la farina di riso integrale (sì sì, la farina di riso, da lì ero partita), ho buttato l’occhio sul titolo Castagnaccio e… ta dan!, mi si è accesa la lampadina. Diamine!, ma è vero che ho in casa un sacchetto di farina di castagne! dove lo avrò nascosto???
Tra l’altro, per noi gente di mare la farina di castagne è mooolto più alternativa di quella di riso, e quindi la ricetta giusta per me oggi non poteva che essere questa!
Alla fine non ho seguito alla lettera la ricetta del libro (avevamo dei dubbi?) ma ho fatto un misto tra quella e la ricetta che è scritta sul sacchetto della farina di castagne. E il risultato mi ha sorpresa perché davvero non credevo che sarebbe piaciuta a tutta la truppa (addirittura senza eccezioni! 😃).
Ne ero talmente certa che ho usato una dose minima di ingredienti ottenendo le tre monoporzioni che vedete nelle foto. E che nel mio immaginario sarebbero state lasciate tutte a me!, sbagliando clamorosamente! 😄
Be’ alla prossima occasione dovrò rivedere i pesi, credo che sarà meglio quadruplicarli!
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Ricette autunnali:
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Tempo di cottura25 Minuti
- Porzioni3
- Metodo di cotturaForno
- CucinaRegionale Italiana
- StagionalitàAutunno, Inverno
Ingredienti
Strumenti
Come preparare il castagnaccio monoporzione
Per prima cosa mettere a bagno l’uvetta in acqua tiepida.
Versare la farina di castagne in una ciotola.
Unire lo zucchero.
Versare l’acqua e mescolare con un cucchiaio, o una frusta, fino a quando tutti i grumi si saranno sciolti.
La pastella deve risultare semiliquida.
Aggiungere alla pastella una piccola parte degli altri ingredienti: poca uvetta, una noce sbriciolata, un cucchiaino di pinoli, mezzo cucchiaino d’olio.
Suddividere il composto in tre stampi monoporzione per tartellette o crostatine (le mie formine sono in silicone ma vanno benissimo anche quelle che vi ho indicato negli strumenti).
Decorare la superficie con la restante uvetta, le altre due noci, i pinoli e qualche ago di rosmarino.
Completare con un filo d’olio in superficie.
Cuocere in forno a 180 gradi per 25 minuti. Verificare la cottura controllando che la superficie sia asciutta e crepata.
Ottimo sia caldo che tiepido che freddo. Una ricetta che ripeterò al più presto perché ci è davvero piaciuta!
Ops, avevo dimenticato di inserire questa foto! 😃
Consigli e Variazioni
👉 Volendo ottenere uno spessore maggiore si possono fare due sole porzioni (cioè usare due stampi monoporzione anziché tre).
👉 Il tempo di cottura può variare a seconda dello spessore del castagnaccio, tenetene conto, specie se intendete moltiplicare gli ingredienti e cuocerlo intero anziché in monoporzioni. 😉
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Light and Tasty:
L’argomento di oggi per Light and Tasty è stato molto stimolante, spero che venga riproposto di nuovo! Nel frattempo, assaggiamo anche tutte le ricette delle mie colleghe!
Carla: Biscotti con farina di lenticchie
Daniela: Fiori di piselli con crema di robiola, prosciutto croccante e mandorle
Elena: Torta con farina di grano saraceno
Dosi variate per porzioni
In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.
Il castagnaccio monoporzione è veramente carino e dalle nostre parti era la merenda dei bambini, abitudine che si è persa. La tua ricetta me l’ha ricordata.
Un abbraccio.
Ahhhh ma allora non ho sbagliato, esiste anche monoporzione! Fantastico!! 😃💛
Dall’aspetto sembrano buonissimi questi tuoi piccoli castagnacci!
Confesso che lo erano, ma davvero tanto 😃😋😋😋
Mi piace molto il castagnaccio e preparato monoporzione è proprio carino!!!
Grazie Carla 💛
mi ricorda il castagnaccio di .Saturnia, ed è proprio di questo spessore… una vera bontà!
Elena ma voi siete tutte espertissime, tu addirittura conosci le varianti territoriali mentre io è la prima volta che lo mangio! Sono felice d’aver ottenuto un risultato all’altezza della vostra esperienza! 🤩
Io adoro il castagnaccio e lo preparo spesso. Una vera delizia e sono carinissimi 🙂
Un bacio
Da ora in poi inizierò a prepararlo spesso anch’io! Ho imparato una cosa nuova 😊