Salvia, da salvus che vuol dire sano, già ci fa capire molto sulle sue proprietà.
Inoltre, la salvia ha origini storiche davvero antiche e interessanti.
Un po’ di storia
La salvia veniva già utilizzata dagli Egizi come rimedio curativo, per poi arrivare ai Greci e ai Romani.
I Romani erano soliti raccoglierla come in una sorta di rituale: a piedi nudi e indossando una tunica bianca.
Proprietà
Contiene flavonoidi, acidi fenolici e monoterpeni: anora oggi, oltre a essere utilizzata per preparare piatti tradizionali, è perfetta anche come infuso.
Benessere
La salvia allevia dolori mestruali, dolori di stomaco, insonnia, combatte la sudorazione notturna, rallenta problemi di memoria e concentrazione.
Dona una grande aiuto e sollievo anche a chi soffre di depressione.
Infusi o gocce?
Come dicevo prima, si possono raccogliere alcune foglie per immergerle in acqua bollente come infuso, oppure in forma di olio essenziale.
In quest’ultimo caso è sempre bene consultare il proprio medico curante.
Miti e leggende
Nella tradizione cristiana la salvia è legata alle vicende della Sacra Famiglia in fuga verso l’Egitto: per confondere i soldati di Erode, Maria chiese ad alcune piante di proteggere e nascondere Gesù.
Fu la salvia ad accettare di coprire con le sue foglie il bambino e salvarlo così da morte certa.
Coltivazione
Possiamo acquistarla, ma possiamo anche coltivarla.
La salvia ama il caldo, quindi starà bene posizionata a pieno sole, sia in vaso che direttamente nel terreno.
Andrà bagnata con parsimonia, in quanto non teme per nulla la siccità.
Pianta arbustacea della famiglia delle Labiate, che cresce perlopiù in ambiente domestico,
in terreni antiaderenti, tra i tortellini e il burro.
(Cit. postofisso2012, Twitter)