Genovese di polpo e cipolline novelle

Genovese di polpo e cipolline novelle: avevo dei polipetti da smaltire, cogito ergo…..provo a farci un bel sugo alla genovese, cioè con le cipolle!! Se viene, bene…sennò…desisto! E invece è venuto un intingolo buonissimo, con i paccheri, poi, una vera delizia. Genovese marina per Alba (titolo originale poi modificato per esigenze di blogger, sorry…. perché la mia collega-follower, Alba Coppola,  mi chiedeva una ricetta non a base di carne….evvualà! Non è complicata, solo ci vogliono almeno 4 ore e mezza di cottura nella pentola di coccio e con spargifiamma, altrimenti si rompe ma si può fare anche con pentola “normale”. La prossima volta provo con i totani….

  • Preparazione: 15 Minuti
  • Cottura: 5 Ore
  • Porzioni:
  • Costo: Medio

Ingredienti

  • polipetti 700 g
  • Pomodorini datterini gialli 250 g
  • cipolle novelle già pulite 500 g
  • Olio evo 150 ml
  • foglie di alloro 2
  • carota 1
  • Vino bianco 70 ml

Preparazione

  1. Genovese di polpo e cipolline novelle

    Anzitutto procurarsi le cipolline novelle, 500 gr , mondate, tagliarle sottili con una mandolina e   versarle nella pentola già con l’olio sul fondo.

  2. Genovese di polpo e cipolline novelle

    Aggiungere i datterini gialli schiacciati ed una carota.

  3. Genovese di polpo e cipolline novelle

    Unire i polipetti puliti ed interi, tanto alla fine si ridurranno parecchio, l’alloro  ed il vino.

  4. Genovese di polpo e cipolline novelle

    Coprire la pentola di coccio con alluminio, far cuocere per due ore a fuoco medio, sempre coperto. Ci ho messo anche un coperchio.

  5. Genovese di polpo e cipolline novelle

    Togliere l’alluminio e salare (poco). Continuare la cottura per altre due ore e mezzo, anche di più…..le cipolle devono diventare una crema.

  6. Genovese di polpo e cipolline novelle

    Mescolare ogni tanto per evitare che attacchi sul fondo.

  7. Genovese di polpo e cipolline novelle

    Cuocere i paccheri al dente con un poco di olio nell’acqua per evitare che si attacchino ed a fuoco basso per non romperli. Scolare, saltarli in un tegame con sugo e (se occorre) un po’ di acqua di cottura, impiattare e, per i più temerari, una spolveratina di pecorino sardo ci può stare….Molto saporiti!

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