Come ridurlo in famiglia per un impatto minore sull’ambiente
Lo spreco alimentare rappresenta una delle questioni più urgenti del nostro tempo, con implicazioni che vanno ben oltre la sfera domestica.
Si stima che, ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengano sprecate a livello globale. Questa quantità rappresenta un terzo del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano e vale circa 940 miliardi di dollari.
È come se ogni famiglia buttasse via un carrello della spesa pieno ogni mese.
Questo fenomeno, che interessa tutte le fasi della filiera agroalimentare, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumo domestico, è associato a una serie di costi economici, sociali e ambientali.
Impatto economico
Il cibo sprecato rappresenta non solo una perdita in termini di risorse alimentari, ma anche un enorme spreco di denaro.
Gli sprechi alimentari pesano sull’economia familiare e su quella globale. Ad esempio, gli agricoltori sostengono i costi di produzione anche per alimenti che non verranno mai consumati, e le famiglie perdono denaro per cibo che finisce inutilizzato.
Inoltre, il costo economico del cibo sprecato include le spese di smaltimento dei rifiuti alimentari, che spesso gravano sulle amministrazioni locali e quindi sui contribuenti.
Impatto ambientale
Il cibo sprecato genera un impatto ambientale notevole, derivato dal consumo di risorse naturali impiegate per produrlo e dall’inquinamento generato nella sua decomposizione.
Ogni alimento richiede acqua, suolo ed energia per essere prodotto. Ad esempio, per ogni chilo di carne bovina prodotto vengono consumati circa 15.000 litri d’acqua.
Inoltre, il cibo che finisce nelle discariche, decomposto in assenza di ossigeno, produce metano, un gas serra con un potere inquinante superiore alla CO₂, contribuendo ai cambiamenti climatici.
Impatto sociale
A livello globale, circa 800 milioni di persone soffrono di malnutrizione o vivono in condizioni di insicurezza alimentare, spesso per mancanza di accesso o risorse economiche.
Lo spreco alimentare rappresenta, quindi, una sfida etica e sociale: mentre in alcune parti del mondo il cibo viene gettato via, in altre le persone lottano per mettere insieme un pasto.
Ridurre lo spreco alimentare può contribuire a ridistribuire in modo più equo le risorse.
Spreco alimentare in famiglia
All’interno delle mura domestiche si registra circa il 53% dello spreco alimentare globale, rendendo le famiglie un punto focale per il cambiamento.
Le cause vanno dagli acquisti eccessivi alla scarsa pianificazione dei pasti, fino alla mancanza di consapevolezza sulle etichette di scadenza.
Ogni famiglia può, però, ridurre in modo significativo il proprio impatto con semplici cambiamenti nelle abitudini quotidiane.
In un contesto in cui la consapevolezza cresce, è importante che ogni nucleo familiare comprenda come le proprie scelte possano fare la differenza per un futuro più sostenibile.
Consigli Pratici
Ridurre lo spreco alimentare richiede semplici azioni quotidiane che, se adottate con costanza, possono fare una grande differenza. Vediamo in dettaglio alcune strategie pratiche.
1 – Pianificare i pasti settimanali e fare una lista della spesa
Pianificare i pasti è il primo passo per ridurre il cibo sprecato.
Creare un menu settimanale consente di acquistare solo gli ingredienti necessari, evitando di accumulare alimenti che rischiano di andare a male. Durante la pianificazione:
- Fai un inventario: controlla dispensa, frigorifero e congelatore per capire cosa è già disponibile.
- Stila una lista dettagliata: basata sui pasti che vuoi preparare e sulle quantità precise. Questo riduce gli acquisti impulsivi e aiuta a limitare gli sprechi.
2 – Fare attenzione alla scadenza e conservazione degli alimenti
Molti alimenti finiscono nella spazzatura semplicemente perché non vengono consumati in tempo. Ecco alcuni consigli:
- Ordina gli alimenti: metti in primo piano i prodotti freschi o quelli con scadenza ravvicinata e sistemali in modo visibile.
- Conserva in modo corretto: ogni alimento ha esigenze di conservazione specifiche; ad esempio, banane e pomodori non vanno in frigorifero, mentre i “latticini” devono essere conservati in frigorifero a temperatura bassa. Imparare le giuste tecniche di conservazione aumenta la vita degli alimenti.
3. Utilizzare gli avanzi e le rimanenze
Creare un’abitudine di riutilizzare gli avanzi può portare a un minor spreco in cucina:
- Designare un giorno per i pasti con gli avanzi: una cena settimanale basata sugli avanzi è un’ottima occasione per sfruttare ciò che è rimasto.
- Ricette di recupero: trasforma le verdure avanzate in una zuppa o usale per un risotto; il pane raffermo diventa pangrattato o crostini. Così, niente finisce inutilizzato.
4. Capire la differenza tra “da consumare entro” e “preferibilmente entro”
Conoscere le diverse diciture di scadenza è essenziale per evitare sprechi:
- “Da consumare entro” si riferisce alla sicurezza dell’alimento, tipico di prodotti freschi. In questo caso, il cibo va consumato entro la data indicata.
- “Preferibilmente entro” riguarda la qualità e non la sicurezza. Molti alimenti possono essere consumati anche dopo tale dato senza rischi, se conservati correttamente, come pasta, riso o biscotti.
5. Acquistare prodotti locali e di stagione
I prodotti locali e stagionali non solo durano più a lungo, ma riducono anche l’impatto ambientale:
- Acquisti a km zero: i cibi locali percorrono meno distanza e conservano freschezza e nutrienti più a lungo.
- Prodotti di stagione: i frutti e le verdure di stagione sono meno costosi, migliori in qualità e più facili da conservare, poiché non richiedono lunghi periodi di refrigerazione o conservanti.
6. Cucinare le giuste quantità
Molto spesso si tende a preparare più cibo di quello effettivamente consumato. Per evitare gli sprechi:
- Usa misurini e bilancia per dosare le porzioni adeguate e, se avanza qualcosa, conserva immediatamente gli avanzi per un pasto successivo.
- Adatta le quantità alla famiglia: se una ricetta è per quattro persone, ma sei solo in due, dimezza le dosi e così via.
7. Riciclare gli scarti in modo sostenibile
Gli scarti di cibo possono essere riutilizzati in modo utile:
- Fare il compost: bucce di frutta e verdura e fondi di caffè sono perfetti per il compostaggio domestico, che fornisce ottimo fertilizzante naturale.
- Brodi e zuppe dagli scarti: bucce, gambi e altre parti di ortaggi possono essere bolliti per creare brodi o insaporire zuppe, come abbiamo visto nell’articolo sul modo migliore per cuocere le verdure. Ad esempio, le bucce di carote o cipolle sono ottime per dare sapore o per fare polveri che insaporiscono e decorano i piatti.
8. Coinvolgere i bambini
Educare i bambini all’importanza di non sprecare il cibo può fare la differenza. Alcuni modi per renderli partecipi includono:
- Coinvolgerli in cucina: farli partecipare alla preparazione dei pasti insegna loro il valore del cibo.
- Spiegare perché è importante non sprecare: racconta loro dove nasce il cibo, quanto lavoro serve per produrlo e perché è importante conservarlo.
9. Utilizzare app e strumenti digitali per monitorare il cibo
Esistono applicazioni che aiutano a tenere traccia delle scadenze o a scoprire cosa cucinare con gli ingredienti che si hanno già. Alcuni suggerimenti:
- Too Good To Go e OLIO: queste app consentono di acquistare cibo a prezzi ridotti da ristoranti o negozi che vogliono evitare lo spreco.
- App per monitorare le cadenze: applicazioni come NoWaste aiutano a tenere traccia dei cibi in frigo e nella dispensa, ricordandoti le scadenze per usarli in tempo.
La responsabilità di ogni famiglia nel ridurre lo spreco alimentare
Ridurre lo spreco alimentare è una scelta responsabile che ogni famiglia può intraprendere per avere un impatto positivo sull’ambiente, risparmiare denaro e promuovere un consumo più sostenibile.
Con piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane, come la pianificazione dei pasti, la gestione delle scadenze e il corretto riutilizzo degli avanzi, è possibile fare una grande differenza.
Questi gesti, pur essendo semplici, si sommano fino a diventare una risposta efficace al problema globale del cibo sprecato.
La lotta allo spreco alimentare è, inoltre, un’opportunità per educare i più giovani a vivere in modo sostenibile e rispettoso delle risorse. Includendo i bambini nel processo, si trasmette l’importanza del cibo come risorsa preziosa e si creano le basi per un futuro più consapevole e rispettoso del pianeta.
Ogni famiglia che compie questa scelta riduce la domanda di produzione alimentare, con minore pressione sull’ambiente e incentiva una cultura del consumo intelligente, etico e solidale.
La somma dei piccoli sforzi di ogni famiglia può generare un cambiamento tangibile, portando a un mondo più equilibrato dove il cibo è rispettato e utilizzato con responsabilità.
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Articolo interessantissimo , è importantissimo evitare sprechi alimentari , io cerco di fare sempre del mio meglio !
grazie mille
Grazie Giovanna per le belle parole 💚 Fare il proprio meglio è già una magnifica cosa! Al prossimo articolo 😘