Per carnevale avevo proprio voglia di un dolce soffice e pistacchioso, oltre alle classiche chiacchiere (o frappe) e ho pensato di preparare dei goduriosi bomboloni con crema al pistacchio. Per un’amante del pistacchio come me, la crema pasticcera non poteva che essere quella.
La ricetta che vi propongo è una variante vegana del classico bombolone emiliano, perché nella ricetta originale è previsto il burro, ma non volevo utilizzare la margarina e renderlo troppo grasso, considerato che va fritto. Così ho optato per del semplice olio di semi (di mais, girasole o arachidi).
Il bombolone o bomba è un tipico dolce lievitato che si prepara soprattutto a carnevale, ma si può gustare comunque tutto l’anno, ogni tanto, per toglierci qualche sfizio o prepararci qualche colazione golosa. È diffuso soprattutto in Toscana, Emilia-Romagna ma anche Lazio e Trentino (qui invece è più noto come krapfen per le sue origini viennesi risalenti al 1600). Le differenze sono minime da regione a regione e molto spesso nelle ricette originali vi è l’impiego delle uova, del burro o dello strutto, ma si trova sempre il modo per rendere queste ricette accessibili a tutti e senza alcuno sfruttamento animale.
Vediamo quindi come preparare questi goduriossissimi bomboloni con crema al pistacchio.
Ingredienti
Ingredienti bomboloni
Ingredienti crema pasticcera al pistacchio
- Energia 342,42 (Kcal)
- Carboidrati 31,50 (g) di cui Zuccheri 11,27 (g)
- Proteine 5,19 (g)
- Grassi 22,94 (g) di cui saturi 3,45 (g)di cui insaturi 17,34 (g)
- Fibre 1,60 (g)
- Sodio 13,07 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 82 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Strumenti per bomboloni
Strumenti per crema pasticcera
Passaggi
Procedimento bomboloni
In un bicchiere sciogliamo il lievito disidratato nell’acqua girando con un cucchiaino. Non è necessario che si sciolga completamente ogni granello. Questo passaggio è utile per reidratarlo.
Intanto, in una ciotola mescoliamo farina, zucchero, la scorza di arancia (o di limone) e versiamo poi il lievito. Impastiamo con un cucchiaio o con le mani. Infine aggiungiamo l’olio di semi e terminiamo di impastare. Mi raccomando, impastiamo per almeno 5-10 minuti, fino ad avere un panetto liscio e non appiccicoso. Questo per amalgamare bene gli ingredienti e far sì che la lievitazione si attivi per bene.
Adagiamo quindi il panetto nella ciotola e copriamo con un canovaccio o con della pellicola e lasciamo lievitare per 2 ore.
Trascorse le 2 ore di lievitazione, su una spianatoia spolveriamo un po’ di farina, versiamo l’impasto e lo stendiamo con un mattarello fino ad uno spessore di circa 1-2 cm. Con un coppapasta da 8cm o un bicchiere ritagliamo i nostri bomboloni. Dopodiché li accoppiamo a due a due e li adagiamo su due vassoi o delle teglie rettangolari coperti da carta forno e spolverati con della farina. Copriamo nuovamente con un canovaccio e lasciamo lievitare ancora un’ora.
Terminata la lievitazione, siamo pronti per friggere.
Prepariamo un vassoio foderato con carta assorbente, che servirà per eliminare un po’ dell’olio di cottura.
In un piatto versiamo abbondante zucchero semolato, dove passeremo i bomboloni ancora caldi ma scolati dall’olio, per fare in modo che si attacchi per bene su tutta la superficie.
Scaldiamo l’olio di semi di arachidi alla temperatura di 170°. Se non abbiamo un termometro da cucina, tocchiamo il fondo della pentola con un cucchiaio di legno. Quando vediamo salire velocemente delle bollicine, l’olio è pronto. A quel punto, adagiamo 2 o 3 bomboloni alla volta e lasciamo che cuociano e si gonfino da entrambi i lati girandoli.
Una volta coperti di zucchero li possiamo lasciare raffreddare su dei vassoi foderati da carta assorbente.
Procedimento crema pasticcera al pistacchio
Tostiamo per qualche minuto in padella i pistacchi sgusciati e li lasciamo raffreddare.
Nella brocca nel nostro frullatore versiamo il latte di soia, lo zucchero semolato o di canna ed i pistacchi. Frulliamo finché i pistacchi non saranno tutti ben tritati.
Versiamo il latte di pistacchio ottenuto in una pentola ed aggiungiamo poi l’amido di mais. Mescoliamo bene con una frusta e mettiamo sul fuoco. Continuiamo a girare finché la crema non comincerà ad addensarsi.
Una volta addensata, versiamo la crema in una ciotola e aggiungiamo la pasta di pistacchio. Sempre con la frusta, amalgamiamo per bene. Dopodiché copriamo con pellicola aderente alla crema e lasciamo raffreddare in frigo per circa una mezzoretta.
Siamo dunque fronti a riempire i nostri bomboloni.
Con una spatola rimescoliamo bene la crema pasticcera e la versiamo in una sac a poche con un beccuccio a stella o a siringa.
Penetriamo quindi ciascun bombolone con la punta della sac a poche e farciamo.
Se vogliamo possiamo sminuzzare grossolanamente dei pistacchi e decorare la crema in superficie.
Consigli utili
Con questa ricetta otterrete circa 20 bomboloni, ma se ne volete meno potete dimezzare le dosi degli ingredienti dell’impasto e della crema.
Potete anche cuocerli al forno, in modalità statica a 180° per una ventina di minuti, o fino a doratura.
Sono buonissimi gustati al momento, ma se dovessero avanzarvi, potete conservarli in frigo 2-3 giorni con della pellicola o carta forno sopra, per evitare che sulla crema in superficie si crei una lieve crosticina.
In alternativa alla crema pasticcera al pistacchio, potete prepararla alle nocciole utilizzando le stesse dosi di nocciole nel latte e di pasta di nocciole. Oppure una crema pasticcera semplice, con lo stesso quantitativo di latte amido e zucchero, ma con l’aggiunta della scorza di limone o arancia in cottura (eliminata alla fine) o dell’estratto di vaniglia e una punta di curcuma per dare colore giallo.
O ancora potete riempirli con la confettura che preferite (albicocca, pesca ecc.) o marmellata (arancia, limoni ecc.).
Dosi variate per porzioni