I pomander sono dei profumatori ecologici che si possono mettere nell’armadio, nei cassetti, o si possono semplicemente posizionare in qualche angolo della casa. Si fanno con numerosi frutti e spezie. Oggi vi propongo il più semplice, che potete mettere negli armadi per profumare e con un buon effetto antitarme.
Vediamo come fare un pomander.

- Preparazione: 25 Minuti
- Cottura: Minuti
- Difficoltà: Molto facile
- Porzioni:
- Costo: Molto economico
Ingredienti
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1 Mandarino (fresco)
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q.b. Chiodi di garofano
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q.b. Cannella in polvere
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Carta velina
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2 Fiorellini (per decorare)
Preparazione
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Per realizzare un pomander procuratevi un mandarino sano, una buona quantità di chiodi di garofano, della cannella in polvere, un nastro di raso o altro materiale lungo circa un metro e uno stuzzicadenti. Iniziate posizionando attorno al mandarino il nastro, creando quattro quadranti. Legate dalla parte opposta del piccolo e andate a creare una sorta di laccio che servirà per appendere il vostro pomander.
Iniziate a fissare i primi chiodi di garofano da una parte e dall’altra del nastro, per fare in modo che questo non si sleghi, e continuate a conficcare i chiodi di garofano uno alla volta. Per evitare che i chiodi si spezzino infilandoli, praticate prima un piccolo foro con uno stuzzicadenti, ma senza fare uscire liquido ( i chiodi vanno infilati uno vicino all’altro, ma senza toccarsi ).
Finito di infilare i chiodi, cospargete il frutto con la cannella, e mettetelo in foglio di carta velina a riposare qualche giorno in un luogo fresco e asciutto, cospargendo di tanto in tanto con altra cannella. Passati 3/4 giorni, prendete il pomander e scuotetelo per eliminare l’eccesso di cannella.
Prendete due fiorellini di stoffa come quelli della foto e con una leggera pressione infilateli nel frutto. Ora potete tranquillamente appendere il pomander nell’armadio, legandolo con il nastro, oppure posizionarlo in un cassetto o appenderlo in qualche angolo della casa.
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Consigli utili
I pomander si possono preparare anche con le mele, arance o pompelmi. Non marciscono, ma col tempo, per ovvie ragioni si prosciugano diventando piccoli e duri. Si gettano via solo quando non fanno più profumo, e in base ai frutti utilizzati possono durare anche un paio di anni.