I Sannachiudere e le Cartellate sono dei dolcetti poveri, fatti con semplici ingredienti. Ogni famiglia custodisce la sua ricetta e vengono preparati in grandi quantità in occasione del Natale e delle feste invernali. Sono tipici dolci natalizi, appartenenti alla tradizione di Taranto e provincia.
I Sannachiudere o meglio si “devono chiudere” è la storia di una donna molto povera che, non avendo ingredienti sufficienti per fare un dolce vero e proprio, decise di provare a prepararne uno con quello che aveva in casa: un pò di farina, uova e qualche altro ingrediente. Una volta cotto si accorse che non era poi così saporito e l’idea geniale è stata di immergerli nel miele bollente, rendendo i dolcetti golosi e profumati. A tal punto che i figlioletti della donna li trovarono tanto buoni da rischiare di finirli troppo in fretta e così la madre, li ripose in un mobiletto della cucina, dicendo “S’hann’ a chiudere”.
Noi li prepariamo così:
Ingredienti
Per l’impasto:
1 k g farina 00
200 ml di olio evo
3 arance spremute (circa 200 ml di succo)
2 bustine di lievito per dolci
2 mandarini
bucce di limone
200 ml vino bianco
un pizzico di cannella
sale
un pizzico di zucchero
Per insaporire:
200 g di mandorle pelate
500 miele fiori d’arancio
Per friggere
Olio di arachide
Vi servono inoltre:
Codette o gocce di cioccolato (facoltativo)
Procedimento
Tostare per circa dieci minuti le mandorle in forno preriscaldato a 200° e tenere da parte.
Intanto preparare l’impasto:
Mettere sul fuoco i 200 ml di olio con all’interno le bucce del limone e dei mandarini fino a quando non diventerà bollente. (Questa operazione servirà per aromatizzare l’olio).
Versare in una ciotola il succo delle arance e le bustine di lievito, quindi mescolare.
Disporre la farina a fontana su un piano, aggiungere l’olio caldo, il succo delle arance e il lievito e cominciare a mescolare con una forchetta.
Aggiungere la cannella, il pizzico di sale e lo zucchero e continuare ad impastare aggiungendo anche il vino bianco.
Lavorare l’impasto per circa 10 minuti e comunque fino a quando sarà liscio ed omogeneo.
Per i Sannachiudere,
prendere la metà dell’impasto (l’altro lo useremo per fare le cartellate), formare dei cilindri, tagliarli a tocchetti e incavarli come per gli gnocchi usando una tavoletta “riga-gnocchi.”
Friggerli in abbondante olio e lasciarli raffreddare su carta assorbente.
Riscaldare una parte del miele sul fuoco diluendolo con un pò d’acqua e ripassare i dolcetti.
Sistemarli poi in un piatto da portata e decorare a piacere con mandorle tostate o se preferite con codette o gocce di cioccolato.
Per le Cartellate,
prendere la pasta rimanente e dividerla in piccoli pezzi. Tirare ognuno in una sfoglia sottile (utilizzare la macchina per la pasta) e con una rotella dentellata ricavare delle strisce lunghe circa 20 cm e larghe 2 cm. Piegare le strisce in due per tutta la lunghezza facendo combaciare i due lati più lunghi. Pizzicare la pasta con i polpastrelli ogni 2 centimetri circa e arrotolare poi a spirale ogni striscia, in modo da ottenere delle specie di rosette.
Friggerle in abbondante olio e lasciare raffreddare su carta assorbente.
Ripassarle nel miele sciolto sul fuoco diluito con un pò d’acqua.
Sistemarle su un piatto di portata e decorare a piacere con mandorle tostate o se preferite con codette o gocce di cioccolato.