Vin brulè

Vin brulè. Immaginatevi quelle belle giornate d’inverno. Fa freddo, siete in montagna, in una baita  e  c’è tanta neve. Avete voglia di qualcosa di buono che vi riscaldi dentro e fuori, non il solito tè che certamente e’ buono, però vorreste di più. Ecco che un amico vi offre il  vin brulè  bollente, profumato da tante spezie, dolce, avvolgente come una copertina di lana morbida, accompagnato da caldarroste e una fantastica ciambella da pucciarvi dentro. Una goduria pazzesca e ti senti in pace con te stesso e il mondo. Se andate in alcune strade romagnole ma non solo, anche in altre zone d’Italia e all’estero, a Natale nei mercatini vi offrono proprio queste delizie e passeggiare diventa più piacevole..
Dopo aver creato l’atmosfera magica passiamo alla ricetta. Io resterei ancora nella baita, molto volentieri

vin brulè

Vin brulè

  • 1lt di vino rosso bello corposo ( io ho usato sangiovese di Romagna)
  • n 4 di  anice stella
  • n 6 di cardamomo
  • 200 g di zucchero grezzo
  • 1 mela non trattata tagliata a fette
  • la scorza di un limone non trattato
  • la scorza di 2 arance medie non trattate
  • 1 foglia di alloro piccola
  • 1 stecca di vaniglia piccola
  • 6 chiodi di garofano
  • 4 bacche di ginepro
  • noce moscata
  • 1 pezzetto di zenzero

Il quantitativo di spezie va in base ai propri gusti, come anche lo zucchero. La ricetta che vi ho messo si basa sul mio gusto personale..

Procedimento 
Ponete in un tegame di acciaio lo zucchero con le scorze degli agrumi. Bagnateli con il vino rosso e fate andare a fuoco moderato.
Appena si riscalda mettetevi tutte le spezie e gli altri ingredienti, rimestando di tanto in tanto  con un cucchiaio di legno. A  fuoco dolce, portate  il vino al limite del bollore  (quest’ultimo però non deve avvenire. Mi fu detto da uno che se ne intende di vin brulè) e fiammeggiate, avvicinando uno stecchino acceso (mi raccomando state attenti alla fiamma causata dalla combustione dell’alcool) e lasciate andare a cottura finche’ non si esaurirà  la fiamma completamente. Questa operazione farà svanire la gradazione alcolica lasciando integro tutto il gusto del vino. Filtrate il tutto con un colino a maglia fitta, solo nel momento in cui  lo servirete, naturalmente  bollente.

vin brulè
Non tutti utilizzano tante spezie, alcuni vin brulè ne hanno di meno. Io se devo dirla tutta mi piace così ricco di spezie. L’importante e’ che vi siano le arance, limoni, anice stellato, chiodi di garofano, la noce moscata e la vaniglia. Se occorre potete aggiungere ancora un pò di zucchero
Vi sono altri vini che si prestano a questa ricetta, l’importante è che siano corposi e soprattutto di ottima qualità, come anche tutto il resto. Quando lo riscaldate, non portatelo a bollore
Grazie per essere stati quì.

Vi invito nella mia pagina fb per leggere tante altre ricette 4 matti in cucina+1

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