Un piatto, questo, che da tempo volevo provare. Pur piacendomi in tutti i modi, non sono solita cucinare la zucca, ma essendo io una curiosona ed una testarda, non potevo non mettermi alla prova con questa ricetta cosiddetta difficile.
Per quanto riguarda la pasta non ho avuto nessuna difficoltà in quanto le mani le ho sempre “in pasta” e mi sono fatta aiutare anche dalla planetaria; qualche perplessità mi è venuta per la buona riuscita della farcia in quanto non avevo la mostarda di pere, indicata preferibilmente nella ricetta, che io ho sostituito con la sapa di uva che ha fatto la sua parte dignitosamente. Non me ne vogliano le mantovane!
La ricetta l’ho presa qui dal sito Giallo Zafferano, che non ha bisogno di molte presentazioni.
L’unica cosa che ho trovato imprecisa è la dose per la pasta. Secondo me, per la quantità della farcia indicata non bastano 400 gr di farina; vi consiglio di fare un impasto abbondante; male che va due tagliolini non si buttano certo via!
La sfoglia l’ho stesa con la macchinetta, la classica nonna papera, contrariamente alle mie abitudini; credo però che avrei risparmiato molto più tempo nel fare la sfoglia a man o piuttosto che non le strisce con la macchinetta.
Ho cercato di rispettare le misure indicate nella ricetta. Dapprima ho preso la riga!, ma si attaccava alla pasta e diventava un impiccio; ho preferito il centimetro da sarta, ma dopo ho abbandonato anche quello, l’occhio ha fatto la sua parte; ne ho fatto quasi un centinaio! che naturalmente ho messo in freezer.
Diciamo che anche ieri, giorno di festa, il pomeriggio l’ho trascorso in cucina.
Per concludere devo dire che mi sono piaciuti, e, anche se il coniuge non si è pronunciato,( il che vuol dire che erano passabili!), la sua richiesta di un’altra porzione mi ha fatto capire che il risultato è stato soddisfacente.
