Da cosa nasce cosa. Ieri mattina facendo un giro in giardino, dove l’erba è già spaventosamente alta, ho visto che sono cresciute, meno male, anche le mie erbette preferite. Tarassaco, malva, ortica ma soprattutto quella che amo di più la borragine. Ho fatto un piccolo raccolto e poi meditavo su come mangiarle. Il pensiero della erbette mi ha condotto al famoso crescione che si mangia in Romagna. E dal crescione alla piadina il passo è breve, praticamente è la stessa cosa, con la differenza che il crescione è una piadina ripiena di erbette.
Mangiare la piadina in terra di Romagna è tutta un’altra cosa, ma, se questo al momento non può essere, farla a casa è facilissimo. Basta un poco di voglia e la piadina si materializza in un’ora, anche meno.
L’ingrediente principale che dà sapore alla piadina è lo strutto ed io lo uso anche se in quantità minore rispetto a quello che ne richiede la vera ricetta romagnola per farle un poco più light. Che poi, quella vera vera vai a trovarla! ognuno ha la sua, ma il risultato è sempre unico.
Ripropongo qui la mia ricetta con qualche piccola aggiunta del momento (ma non indispensabile)
PIADINA ROMAGNOLA
farina 0 (od anche 00) gr 500
strutto gr 50
1 cucchiaino di miele
1 pizzico di bicarbonato
acqua qb (a seconda della farina)
optional: 50 gr di lievito madre
Preparazione
Setacciare la farina, mettere tutti gli ingredienti aggiungendo l’acqua, possibilmente abbastanza calda, a poco a poco. L’impasto non deve essere troppo molle perchè poi va lavorato senza aggiunta di farina.
Far riposare l’impasto, giusto il tempo per dare modo alla pasta di rilassarsi e poterla maneggiare agevolmente.
Ricavare dei pezzetti di pasta non troppo grandi e formare tante palline. fatele riposare coperte da un telo per pochissimi minuti, giusto il tempo di riscaldare il testo per la cottura. (c’è chi dice che bisogna preferibilmente lasciarle in frigo tutta una notte; io le faccio all’istante e vengono buonissime)
Incominciare a stendere col mattarello le palline. Se volete agevolare la preparazione potete anche passarle nella macchinetta della pasta nello spessore più grande, così siete sicure di farle tutte dello stesso spessore.
Intanto che le stendete pote incominciare a cuocerle stando attenti a non dimenticarle sul fuoco! mi raccomando.
Mettere la piadina sul testo, punzecchiarla con la forchetta
Dopo qualche minuto rigirarla con una spatola e schiacciarla per farla aderire bene al testo.
La piadina romagnola è pronta.
Per il Crescione
raccogliere o comperare un misto di erbette, sbollentarle e farle saltare in padella con una noce di burro. Insaporirle con sale e pepe ed aggiungere altri ingredienti a vostro piacere, tipo mozzarella, ricotta etc. Io ho aggiunto solo un poco di parmigiano. Stendere la piadina leggermente più sottile perchè poi andrà ripiegata, farcirla con un poco di erbette raffreddate e richiudere come fosse un raviolone. Cuocere come per la piadina.
Le piadine si conservano bene per alcuni giorni, avvolte in carta assorbente; altrimenti si possono congelare.
In estate le piadine si mangiano con lo squaccherone e la rucola: è la morte loro!!!