PAPARINE N’FUCATE

Tra le innumerevoli verdure spontanee che si usano nel Salento ci sono queste chiamate “paparine” altrimenti conosciute come rosolacci e non sono altro che le piante del papavero raccolte tenerissime prima che questo faccia il fiore. Sono molto saporite, hanno un solo difetto, come peraltro alcune altre verdure che crescono spontanee nei campi, e cioè che bisogna avere molta pazienza per pulirle. Però vale la pena perdere un po’di tempo perchè sono veramente gustose.Io ho imparato a cucinarle da mia suocera la quale per insaporirle ancora di più le cucinava con alcune foglie di “lapazzu”, lapazio in italiano, un’altra erba spontanea.A tal proposito c’é un detto leccese riportato in un libro di ricette salentine che dice: “senza lu lapazzu la paparina ce me la fazzu” ? Non credo ci sia bisogno di traduzione.Io non so riconoscere questa verdura che cresce spontanea per cui la cucino senza, ma non ne sento la differenza.

La ricetta é semplice e la riporto qui sotto:

Ricetta Paparine n’fucate

Ingredienti per 2/3 persone:

1 kg circa di paparine,
2 o 3 spicchi d’aglio,
1 peperoncino,
1 manciata di olivette,olio abbondante, 2 cucchiaiate di aceto.

Pulire pazientemente le paparine eliminando le foglie di scarto ed eliminare
la radice. Metterle a bagno in un capace recipiente e risciacquarle
ripetutamente per eliminare ogni residuo di terriccio.
In un tegame far fumare dell’olio abbondante con l’aglio e il peperoncino.
Scolare le paparine e versarle nell’olio bollente. Rigirarle e far cuocere per
un quarto d’ora circa. Dopodiché aggiungere le olivette, aggiustare di sale e
continuare la cottura per altri 20 minuti circa.(aggiungere poca acqua se
dovessero asciugarsi)
Alla fine della cottura aggiungere l’aceto, far insaporire per altri 5 minuti e
spegnere.
Cliccare sulla foto sottostante per la fase di preparazione:

Paparine

Pubblicato da azzurratagliaecucina

Mi chiamo Antonietta, ma per familiari e amici sono da sempre Azzurra. Perché Taglia e Cucina? Perché mi piace passare dalla padella… al cucito!