Se vi dico che a casa, con il forno che avete in cucina, riuscirete ad ottenere una pizza come quella della pizzeria, ci credete? La mia pizza con lievito madre è la risposta ai più scettici!
In realtà, ero scettica anche io ed ho cercato in lungo e in largo sul web e sui libri tutti i segreti per realizzare una pizza casalinga come quella che si mangia in pizzeria: l’esito dei miei studi è stata questa ricetta, che per la sua massima riuscita necessita di un accessorio indispensabile, che si chiama pietra refrattaria.
La pietra refrattaria vi consente di riprodurre nel forno di casa le condizioni del forno a legna, cioè un fortissimo calore, che permette di cuocere la pizza in poco tempo e con ottimi risultati: non costa molto (io l’ho comprata in offerta a 12 euro), ma per usarla bisogna fare un po’ di attenzione, trattandosi di un oggetto da maneggiare a temperature elevatissime.
Se volte fare invidia alla pizzeria di fiducia con la vostra pizza, seguitemi in cucina e prepariamo insieme questa pizza con lievito madre!
Ingredienti per una pizza di circa 30 cm di diametro (o per 2 pizze più piccole):
Per l’impasto:
- 250 grammi di farina per pizza (io ho usato la farina speciale per pizza del Frantoio Moro; se non avete la farina per pizza, mescolate 150 grammi di farina 00 e 100 grammi di farina di grano duro);
- 17 grammi di lievito madre essiccato (oppure mezzo panetto di lievito di birra);
- mezzo bicchiere di acqua tiepida;
- 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva (io ho usato l’olio novello del Frantoio Moro);
- 1 cucchiaino di sale;
- 1 cucchiaino di zucchero.
Per la farcitura (naturalmente potete sbizzarrirvi con la vostra fantasia):
- 150 grammi di polpa di pomodoro;
- 80 grammi di prosciutto cotto di Praga;
- 100 grammi di scamorza affumicata;
- 75 grammi di funghetti al naturale;
- un cucchiaio di olio extravergine di oliva (io ho usato l’olio novello del Frantoio Moro).
Se usate il metodo tradizionale, fate sciogliere il lievito nell’acqua tiepida insieme allo zucchero.
In una ciotola capiente, mettete la farina, fate un buco al centro e versatevi l’olio, l’acqua con il lievito e il sale (quest’ultimo non a contatto con il lievito): cominciate ad impastare energicamente, cercando di ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso (durante la lavorazione potrebbe occorrervi più farina o più acqua).
Lavorate l’impasto su un piano di lavoro per circa 10 minuti fino ad ottenere un aspetto liscio.
Se usate il Bimby, mettete nel boccale la farina, l’acqua, il lievito, lo zucchero, l’olio e il sale (quest’ultimo non a contatto con il lievito) e impastate per 3 minuti a velocità Spiga: mentre il Bimby impasta, date un occhiata dal foro del coperchio per controllare la consistenza dell’impasto e casomai aggiungete acqua, se vi sembra troppo secco, o farina, se vi sembra troppo liquido.
Terminata la lavorazione, mettete l’impasto in una ciotola coperta con pellicola e mettetelo a lievitare nel forno spento con la luce accesa per almeno 4 ore.
Trascorso il tempo di lievitazione, accendete il forno alla massima potenza e mettete (con la griglia posizionata sull’ultimo ripiano) la pietra refrattaria a riscaldare per almeno 10 minuti.
Nel frattempo, prendete l’impasto, sgonfiatelo e, aiutandovi con un foglio di carta da forno e un po’ di farina, stendetelo con il mattarello molto sottile (direi più sottile che potete, senza romperlo ovviamente): una volta raggiunto il giusto spessore, condite la vostra pizza come preferite (io ho usato polpa di pomodoro, scamorza affumicata, prosciutto di Praga e funghetti, completando con un filo di olio extravergine).
A questo punto, abbassate la temperatura del forno a 220 gradi e mettetelo in modalità ventilata; quindi, facendo molta attenzione, estraete la pietra refrattaria dal forno e mettetevi sopra, aiutandovi con la carta da forno, la vostra pizza (effettuate questa operazione nel più breve tempo possibile).
Ponete nuovamente la pietra refrattaria nel forno e fate cuocere la vostra pizza per circa 10 minuti (la prima volta non perdete di vista la vostra pizza per regolarvi con i tempi di cottura): ora non vi resta che estrarla e gustarvela, buona e fragrante!
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