Si tratta sostanzialmente di una focaccia realizzata con l’impasto del pane… un piatto povero, come molti altri della cucina toscana, che sicuramente molti di voi conoscono e apprezzano.
La ricetta è della mia amica Josella, fiorentina d.o.c. trapiantata a Roma da una vita, che conserva però le sue radici e tradizioni… e meno male direi!!!
Patrizia
Schiacciata con l’Uva
Categoria: Dolci
Ingredienti per l’impasto:
400 gr di farina
2 cucchiai d’olio evo
1 cucchiaino di sale
4 cucchiai di zucchero
circa 250 ml d’acqua
1 bustina di lievito in polvere Mastrofornaio
Ingredienti per farcire:
1 kg e 300 gr di uva fragola (o uva nera piccola da vino)
6 cucchiai rasi di zucchero
olio evo q.b.
semi di anice q.b. (facoltativi)
Procedimento:
Lavare bene l’uva fragola e lasciarla asciugare, poi staccarne tutti gli acini e tenerli da parte.
Preparare l’impasto mescolando tutti gli ingredienti e lavorandolo fino ad ottenere un panetto omogeneo. Metterlo in una ciotola capiente e farlo riposare un paio d’ore, coperto da un canovaccio.
Quando sarà ben lievitato, trasferirlo su un piano di lavoro leggermente infarinato e dividerlo in due parti uguali. Stendere il primo panetto, cercando di ottenere un rettangolo dello spessore di circa 1 cm e disporlo in una teglia di circa 30 x 40 cm, oliata o rivestita di carta forno (va benissimo anche la leccarda del forno).
Distribuire sull’impasto poco più della metà dei chicchi d’uva fragola a disposizione, spolverarli con 3 cucchiai rasi di zucchero ed aggiungere un giro d’olio (senza esagerare) e semi di anice (se graditi).
Stendere il secondo panetto e, con il rettangolo ottenuto, coprire completamente l’uva fragola, cercando di sigillare bene i bordi e di modellare tutto il perimetro della focaccia in modo da creare una specie di bordo un po’ rialzato perchè, altrimenti, il liquido rilasciato dall’uva potrebbe fuoriuscire in quantità eccessiva e bruciacchiarsi, conferendo un po’ d’amarognolo alla Schiacciata con l’Uva.
Distribuire in superficie il resto dei chicchi d’uva (lasciando un bordo libero lungo il perimetro, sempre per il “problema liquido”), spolverarla con 3 cucchiai di zucchero e completare con un leggero giro d’olio e i semi d’anice.
Cuocere, in forno preriscaldato ventilato, a 180° per circa 50-60 minuti fino a doratura (dipende dai forni).
Difficoltà: bassa
Tempi di preparazione: 30 minuti + lievitazione
Tempi di cottura: 50-60 minuti
Consigli: La ricetta originale prevede che gli acini d’uva vengano usati interi ma, se proprio avete parenti o amici particolarmente viziati, potete armarvi di pazienza ed eliminare tutti i semini tagliando a metà tutti gli acini, uno ad uno… da esaurimento nervoso direi, ma vi saranno grati per l’eternità! 😀
Volendo, potete utilizzare quest’impasto anche per preparazioni salate!
