Una foodblogger racconta la food photography

Una foodblogger racconta la food photography. Il mio percorso nel mondo fotografico prosegue da qualche settimana all’interno del Corso Avanzato di Fotografia tenuto da Alessandro Lazzarin Fotografia. Dopo l’esperienza del workshop fotografico a Londra ( che potete leggere QUI ) e la scoperta strana ed entusiasmante del piacere di fotografare, ho avuto il desiderio e la necessità di migliorare la tecnica e di entrare nella sottile visione fotografica, che mescola arte e matematica, regole ed emozione.

Fa parte del mio carattere voler sempre crescere ed imparare e non sentirmi mai arrivata e ci vorranno molti anni prima che io possa dire di un mio scatto che è davvero fatto bene, ma seguo l’onda della passione e dell’entusiasmo e mi lascio trasportare, nel frattempo studio 🙂

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Il genere fotografico che io interpreto quotidianamente è chiamato Still life photography, si riferisce alle nature morte, alle cose ferme ed inanimate in generale, nel mio caso specifico si tratta di Food photography, la fotografia del cibo e chi segue questo blog lo sa bene 😉 Richiede una tecnica particolare, con accorgimenti che spaziano dall’illuminazione, che può essere naturale o artificiale, gestita con fari, pannelli diffusori e riflettenti, dall’allestimento di un set che riprenda un momento del pasto o della preparazione, alle scelte stilistiche minimal o molto molto complesse. Queste tecniche poi, si possono trasferire a tutta la fotografia degli oggetti, come ad esempio quella pubblicitaria.

Ecco, durante il Corso Avanzato ho avuto l’opportunità di portare questa esperienza con il mio set luci, alcuni dei miei props ( accessori per allestire il set ) ed infine il mio stesso cibo, cucinato per l’occasione, e raccontare ai miei colleghi apprendisti fotografi questo mondo particolare che è la Food Photography.

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Molti di loro non avevano idea nemmeno dell’esistenza di questo mondo e quasi nessuno credeva alla quantità di lavoro che comporta. Li ho visti stupiti ed interessati e la domanda che al termine mi hanno rivolto è stata: ” Ma perchè lo fai ? “. Al momento ho risposto semplicemente: ” Perché mi piace ! “, ma al ritorno, con calma, ripensandoci, ho trovato la risposta corretta per spiegare davvero le mie motivazioni e credo sia il nocciolo della mia esperienza di foodblogger, mamma, donna di casa, ma spirito strano che cerca l’arte in tutto per elevarsi.

Ecco il mio pensiero, ecco come una foodblogger racconta la food photography:

” La fotografia della vita coglie un momento unico ed irripetibile di una persona, di una vicenda, di un momento storico. Al cibo sono legati ricordi d’infanzia indelebili, momenti unici della vita come le feste e le celebrazioni, il cibo è la nostra essenza e nel mio caso una grande passione.  Un cibo cucinato con amore e con passione per ore ed ore termina di esistere dopo poco perché finisce nella pancia delle persone per le quali è stato cucinato. Ecco, credo che quel cibo, espressione di arte e di amore, meriti invece di essere ricordato per sempre, con una fotografia ! “

Spero siate d’accordo con me 🙂

Ovviamente i miei amici fotografi, che ringrazio di cuore, hanno realizzato scatti bellissimi sia del food che del backstage e desidero condividerli con voi per trasportarvi un po’ nel mio mondo e, perché no, farvi venire voglia di imparare a fotografare 🙂

Grazie ad Alessandro per aver scelto di raccontare la food photography ed avermi dato questa possibilità. Grazie a Daniela, Nicola, Roberto, Franco, Angelo, Mirko, Federico, Graziano, Ambrogio per la partecipazione, gli scatti, l’amicizia e la pazienza 🙂

Se vuoi fotografare e viaggiare con Alessandro questo è il suo sito www.alessandrolazzarin.it Lo trovi anche alla pagina FB Alessandro Lazzarin Fotografia  🙂  

 

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La foto di copertina è di Nicola Brognara che ringrazio ed abbraccio 🙂

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Aspetto le foto delle vostre realizzazioni sulla mia fanpage 🙂

In bocca al forno! ARYBLUE

18 Risposte a “Una foodblogger racconta la food photography”

  1. “cercare l’arte in tutto per elevarsi….” cercando la perfezione, credo che la tua sia una riflessione che rende la verità, tu sei così, mai banale, mai disattenta, sempre generosa e sempre in movimento per migliorarsi. E’ vero, non ci si immagina proprio il grande lavoro che sta dietro ad una ricetta o ad una foto che rappresenta i momenti della preparazione e dell’esito finale che vanno decisamente colti….un cibo che ha richiesto ore ed ore di preparazione va immortalato, porterà ricordi e saprà emozionare sempre, come sarà indelebile nella memoria la serata di food photography che abbiamo avuto con te protagonista ed esperta, abbiamo imparato un nuovo approccio alla fotografia, e alcuni particolari che la food photography richiede….sei un’artista nell’anima, felice che tu sia entrata nel mio mondo …il tuo entusiasmo e la tua passione erano palpabili e ci hanno arricchito di curiosità e nuovi concetti, oltre che aver deliziato il nostro palato con le tue magiche ricette……

  2. Che dire di più ? Lo dici tu stessa, sei sempre in movimento, esplorazione, crescita, studio …alcune persone sono nate e portate per questo, e per essere di spunto, di motivazione o semplicemente un “piacere ” per gli altri : tu rientri di diritto in questo ! Trovo giustissima la tua motivazione, anzi mi permetto di aggiungere che le foto fatte con arte e passione, sono sia un godimento per gli occhi sia un mezzo di comunicazione eccezzionale : con le tue fantastiche foto del cibo, oltre che fissare un ricordo ed un giusto tributo ad ore di lavoro, arrivi a tutti, sollevando in ognuno sensazioni diverse. Chissà cosa ci riserverai nel presente e nel futuro, se già le premesse sono sempre così “appetitose ” !!! un bacio e buon lavoro !

  3. Ciao Arianna, questo tuo intervento mi piace e mi aiuta a entrare nel mondo della fotografia che fino a oggi ho vissuto da perfetto apprendista. Non mi interessa trasformarlo in una professione, ma arricchirlo di conoscenze e compagnia, quello sì. Con questo spirito mi permetto di integrare una frase del tuo pensiero “Un cibo cucinato con amore e con passione per ore ed ore termina di esistere dopo poco perché finisce nella pancia delle persone …”. Prima di finire nella pancia quel cibo gratifica la vista con la sua bellezza e i suoi colori, passa sotto il naso e libera il suo profumo che in un attimo va al cervello, si incrocia con l’immagine e ne fissa il ricordo, entra in bocca, si adagia tra la lingua e il palato, rilascia il suo sapore che rende indelebile il ricordo. Solo dopo aver fatto tutto questo finisce nella pancia, dove però non muore, ma al contrario si dà un gran da fare per generare la piacevole sensazione di sazietà e completare il capolavoro.
    Il miracolo succede tanto tempo dopo, quando, guardando la bellissima foto che hai fatto … riprovi esattamente le stesse sensazioni.
    Complimenti

    1. Grazie Franco per la tua osservazione !
      In effetti osservare i volti delle persone che assaggiano quello che cucino per loro è un bel momento 🙂
      Onorata di aver conosciuto belle persone come te e di condividere con voi questa passione 🙂

    1. Cara Francy… grazie 🙂 sono già molto felice di fare ogni giorno quello che mi fa stare bene… è una conquista ed un privilegio che non è dato a tutti purtroppo.
      Grazie del tuo sostegno 😉

  4. Che dire…ti ho conosciuta prima dell’inizio di questa tua avventura e mi hai emozionato ogni volta con le tue creazioni. Secondo me hai già realizzato diversi scatti interessanti…e anche ottime pietanze! Ovviamente migliorerai ancora….ma sei sempre emozionante, anche quando solamente ne parli!

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