Con le farine deboli di grani antichi (il farro ad esempio) non è affatto necessario passare attraverso lunghe maturazioni di 24 o 48 ore come solitamente si fa invece con le farine forti e le 6-8 ore di lievitazione con piccolissime quantità di lievito, a seconda della temperatura, sono un’ottima strategia per avere un buon prodotto, salubre e digeribile. Eliminiamo le farine forti, la “manitoba” e le farine tecniche ed eliminiamo così la necessità di fare mille passaggi ed una delle principali cause di infiammazione della nostra pancia 😀
Quando si prepara la pizza inoltre, non è nemmeno necessario utilizzare il lievito madre poichè solitamente essa non ha bisogno di essere conservata a lungo (il lievito madre ha la caratteristica di allungare la shelflife di un prodotto di grande pezzatura) ed essendo molto sottile non consente al lievito di rimanere vivo al cuore quindi se ne perdono quasi completamente i benefici: un pizzico di lievito di birra lasciato lavorare con calma, a lungo, darà un ottimo risultato sia in termini tecnici che di digeribilità.
E poi mi raccomando, poco formaggio, molto pomodoro ed abbondante origano 😉 Beh eccovi quindi la pizza in teglia buona e sana che si impasta al mattino e si mangia a cena!
Per la mia porzione di pizza non uso formaggi e la arricchisco con abbondanti verdure di stagione. Purtroppo però non riesco mai a conservarla per la mattina successiva quando le condizioni per fotografarla sarebbero ottimali, e quindi vi mostro solo la versione margherita 😀 Prometto di mostrarvela prima o poi 😀
Ingredienti
Per il lievitino:
- 20 g di farina di farro integrale
- 100 ml di acqua
- 0,5 g (mezzo grammo!) di lievito di birra liofilizzato
Per l’impasto:
- 500 g di farina di farro semintegrale
- 250 ml di acqua
- 8 g di sale marino integrale
- 3 cucchiai (15 g) di olio extravergine d’oliva + 2 cucchiai per stendere l’impasto
Per la farcitura:
- 300 g di passato di pomodoro
- 1 formaggio vegetale o mozzarella (facoltativo)
- abbondante origano
Preparazione della Pizza di farro in teglia
Bibliografia:
- “La grande via” Berrino-Fontana ed. Mondadori
- “Medicina da mangiare” Berrino ed. La Grande Via
- “Il cibo della gratitudine” AA. VV. ed. Terra Nuova
- “L’apprendista macrobiotico” Dealma Franceschetti ed. Macro
- “Il sale della vita” Pietro Leeman ed. Mondadori Electa
- “Cucinare è un atto d’amore” Marco Bianchi ed. Harper
- “Ventuno giorni per rinascere” Berrino-Lumera-Mariani ed. Mondadori
- “Ciò che non sai sul cibo e che potrebbe salvarti la vita” Stefano Momentè ed. Il punto d’incontro
- “The China Study” Colin & Thomas Campbell ed. Macro
- “La dieta cinese dei sapori” Gabriele Piuri ed. LSWR
- “I magnifici 20 e le ricette” Marco Bianchi ed. Ponte alle Grazie
- “Il potere curativo del digiuno” Raffaele e Michael Morelli ed. Mondadori
- “La felicità ha il sapore della salute” Luigi Fontana ed. Slow Food
- “Pasta Madre” Riccardo Astolfi ed. Guido Tommasi
- “Pasta madre, pane nuovo, grani antichi” Antonella Scialdone ed Agricole
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