Esistono numerose “alternative dolci” che possiamo integrare alla frutta e che non conosciamo abbastanza, una tra queste è l’Amasake, una preparazione alimentare ottenuta dalla fermentazione del riso dolce (mochi rice o riso glutinoso) con il fungo koji (aspergillus oryzae), lo stesso usato talvolta per la produzione del miso e del sakè (vino di riso). L’amasake può essere preparato con il riso oppure con miglio o avena. Il Koji conferisce principalmente degli enzimi che scindono l’amido del cereale in zuccheri più semplici e più dolci (maltosio). Allo stesso tempo il Koji determina, durante la fermentazione, una cambiamento di colore al riso (si formano ad esempio delle flavine e altri componenti coloranti) e il sapore.
L’amasake si presenta come una liquido denso, gelatinoso, con frammenti di riso ancora in parte visibili e con un sapore dolce molto gradevole. Da un punto di vista nutrizionale è molto equilibrato, povero di grassi, contiene in abbondanza maltosio (40%), destrine, fruttosio, sali minerali, fibre e vitamine del gruppo B. L’amasake può essere consumato come dessert, merenda, dolcificante, condimento per l’insalata e ingrediente per frullati.
Oltre ad essere buono e genuino, l’amasake è un prodotto a basso indice glicemico perché, grazie al suo lento rilascio di zuccheri non crea sbalzi glicemici nel sangue inoltre, rispetto al normale zucchero, ha un apporto calorico molto basso, ha infine azione lenitiva sulle sindromi delle malattie infiammatorie croniche intestinali.
L’amasake può essere utilizzato in modi diversi, oltre al consumo in tè, tisane ed infusi: si può gustare al naturale come crema dolce, servito in coppette e guarnito con biscotti secchi; ottimo come dessert a fine pasto, servito con frutta secca come mandorle, noci e nocciole; si utilizza nella preparazione di budini e gelati e nella preparazione di creme per la guarnizione.
L’amasake è particolarmente gradito ai bambini, anche quelli molto piccoli. Può quindi rappresentare un’alternativa naturale alle merendine ricche di zuccheri e grassi, ma anche ai dolci dolcificati con malto. Con l’amasake non serve aggiungere altro!
Purtroppo non ho trovato in commercio amasake certificato senza glutine pur essendo di riso ma, trovando i funghi Koji è possibile produrlo in casa… QUI qualche suggerimento 😀
Il dessert che vi propongo è un’idea di Dealma Franceschetti, facile e veloce, pronto in 5 minuti!
Ingredienti per un bicchiere:
- 5-6 fragole
- 4-5 cucchiai di amasake
- 1 limone
Preparazione delle Fragole dolci con amasake
Lavate bene le fragole e tagliatele a pezzetti. Frullatene metà con l’amasake.
Versate la crema in una coppetta o in un bicchiere. Condite le fragole restanti con qualche goccia di succo di limone e versatele sulla crema.
Conservate il dolce in frigorifero fino al momento di consumarlo.
Bibliografia:
- “La grande via” Berrino-Fontana ed. Mondadori
- “Medicina da mangiare” Berrino ed. La Grande Via
- “Il cibo della gratitudine” AA. VV. ed. Terra Nuova
- “L’apprendista macrobiotico” Dealma Franceschetti ed. Macro
- “Il sale della vita” Pietro Leeman ed. Mondadori Electa
- “Cucinare è un atto d’amore” Marco Bianchi ed. Harper
- “Ventuno giorni per rinascere” Berrino-Lumera-Mariani ed Mondadori
- “Ciò che non sai sul cibo e che potrebbe salvarti la vita” Stefano Momentè ed Il punto d’incontro
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Uaaahhhhhhhhhh che meraviglia, deliziose…………….
Grazie 😀