Un’idea per le feste di Natale e Capodanno tutto alla napoletana.
Mi e sembrato doveroso dare delle “dritte” culinarie per queste feste Natalizie e di Fine Anno. Da blogger , Napoletano e appassionato della Cucina Tradizionale Campana, propongo 17 ricette tutte della nostra cucina Campana.
Non e stato facile scegliere i piatti da proporre, ma rileggendole tutte credo di avere accontentato un po’ tutti. O forse no. Inoltre ci sono piatti rielaborati, per la verità non ne sono molti.
Auguro a tutti voi un Felice e Sereno Natale e Buon 2025 a tutte le vostre famiglie.

Piatti della tradizione napoletana per le feste.

Tartare di petali di seppia
Diciamocela tutta. Cuocere i molluschi (seppie, calamari, totani, polpo) e una vera impresa. Cottura veloce di pochi minuti per non renderli duri e gommosi o lunga per riuscire a renderli teneri, la scelta e sempre difficile nonostante tutti i consigli presi dalla rete. La tartare mette tutti d’accordo anche a chi non piace il pesce crudo.

Alici “Nchiappate” alla cilentana.
Alici “Nchiappate” alla cilentana.
Qui e facile confondersi e chissà forse potrebbe strappare anche un sorriso 🙂 🙂 🙂 Le avrei potuto chiamarle ” imbuttunate” ma cosi il titolo e più colorito 😉
Questo e uno dei piatti tradizionali di Pisciotta un comune che fa parte del Parco del Cilento e del Vallo di Diano essa e una delle tante ricette tradizionali della cucina Campana.

Spaghettone con friarielli e cozze alla napoletana.
Spaghettone con friarielli e cozze alla napoletana.
Cozze e friarielli vanno d’accordo insieme..??? Sicuramente… Inoltre scoprirete che la sapidità ben si sposa con il gusto poco accentuato del retrogusto amarognolo dei friarielli, E qui ci vuole l’aglio e il peperoncino, che sono la “morte” dei friarielli 😉 Senza che gusto c’è.

Spaghettoni con polpo alla napoletana.
Spaghettoni con polpo alla napoletana.
Cuocere il polpo sembra facile, mà renderlo tenero e succoso e un’impresa. E neanche oggi scopriremo la formula magica, perche non esiste.
Oggi ho sperimentato una delle tante varianti di cottura. Ho giocato molto sui tempi di cottura e devo dire scelta azzeccata. Sugo da favola, polpo tenerissimo e due amici che mi hanno portato fuori dalla cucina di peso. Il motivo…!!!

Risotto ai frutti di mare surgelati.
Risotto ai frutti di mare surgelati.
Oggi con un po’ di fantasia e qualche trucchetto faremo un risotto con i frutti di mare surgelati. E facile cucinare avendo tutti i prodotti freschi a portata di mano, a chi non piacerebbe. Io posso solo dire che i miei amici scopriranno solo ora che leggeranno l’articolo che ho usato dei frutti di mare surgelati.

Farfalle mare e monti “A modo mio”.
Con questa ricetta molto tempo fa partecipai ad un contest di cucina, allora questi eventi venivano pubblicizzati dalle riviste del settore e non come oggi sui blog di cucina.
Un piatto nato dalla fretta di preparare da mangiare per un gruppo di amici affamati(tutti vivi e vegeti dopo anni che li torturo con le mie novità culinarie), poi si cresce e si vuole migliorare quello che in passato si e fatto con superficialità e cosi coi tempi giusti mi venne fuori un ragù molto profumato e saporito che presentai al contest con ottimi risultati.

Pasta e fagioli ru’ turrese.
Oggi parliamo di una ricetta storica napoletana. Pasta e fagioli con le cozze abbina i sapori della terra a quelli del mare. Nei vicoli storici di Napoli non e difficile imbattervi in vecchie osterie che servono questo piatto. E d’obbligo la scarpetta finale con un buon pane caldo casereccio.

Minestra maritata. Non solo a Natale.
Minestra maritata. Non solo a Natale
Nella Napoli borbonica e i suoi dintorni si mostrava ai suoi frequentatori d’oltralpe come una sorte di luogo incantato ed e per questo che ci invidiano tutti.
“Non v’è stagione in cui non ci si veda circondati d’ogni parte da generi commestibili; il napoletano non solo ama mangiare, ma esige pure che la merce in vendita sia bellamente presentata”.
(J.W. Goethe, Viaggi in Italia, lettera del 29.5.1787)
Nella Reggia di Caserta suntuosi banchetti di corte di chiara connotazione francese e spagnola stavano ormai per cedere alla cucina povera partenopea.

Il mio Baccalà fritto.
Baccalà o stoccafisso? In ogni caso parliamo di merluzzo pescato nei mari Norvegesi e non solo. Il baccalà una volta pescato viene pulito e messo sotto sale e questa lavorazione la si può fare tutto l’anno. Invece per lo stoccafisso la lavorazione e diversa viene fatta all’aperto al sole e al vento disposti su delle rastrelliere. Le carni sono bianche e ricche di omega 3, un toccasana per l’apparato cardiocircolatorio.
Per chi soffre di acido urico o iperuricemia il baccalà e sconsigliato per l’alta quantità di sale, meglio lo stoccafisso in questo caso.
Per rendere il nostro baccalà fritto più leggero e digeribile consiglio di aggiungere la buccia grattugiata del limone o dell’arancia.

E mammarelle ‘mbuttunate alias Carciofi imbottiti.
Dite quello che volete ma detto e scritto in napoletano e tutt’altra musica e pura melodia. Oltre al dialetto che poi e una lingua si aggiungono i ricordi di quando tutta la famiglia era unita per le occasioni importanti.
Non semplicemente un piatto, ma il piatto per eccellenza, e come un fiore si parte dai “petali” per arrivare al cuore morbido e saporito 😉 😉 😉 .
Se non avete mai mangiato cosi i carciofi vi consiglio di provare, la farcitura tutta made in Naples 😉 Vi conquisterà.

Le mie papaccella ‘mbuttunat.
Le mie papaccella ‘mbuttunat.
Molti storceranno il naso per questo mio piatto fatto di tanti ricordi belli e dalla semplicità della farcitura. Questo lo faceva mamma e gli era stato insegnato dalla nonna che a sua volta gli era stata insegnata dalla bisnonna…….. Fermatemi…..!!!! 🙂 🙂 🙂 Và a finire che facciamo notte 😉

Pane cotto con i friarielli: Antichi sapori.
Questa ricetta mi riporta indietro nel tempo a quando lavoravo sulle montagne di Taburno Camposauro chiamata anche “la donna Dormiente” nel Beneventano.
Una sera a cena trovammo una ciotola bell’abbondante con del pane tostato cotto e mischiato con i friarielli amari , sulle prime pensavamo che era della salsiccia sbriciolata e invece fummo sorpresi dal sapore di quel piatto insolito che mi sono portato indietro negli anni 🙂

La mia orata all’acqua pazza.
Si pensa che la ricetta dell’orata all’acqua pazza sia nata a Ponza, qualcuno asserisce invece che non solo la ricetta ma anche la tecnica di cottura sia nata da quelle parti. Qui mi fermo perché ho i mie dubbi.

Mustacciuoli morbidi all’amerena.
Mustacciuoli morbidi all’amerena.
Oggi vi regalo una chicca. La “vera” ricetta originale dei mustacciuoli. Partiamo dalla etimologia del nome che deriva dal latino “mustaceum”.
Cos’era il “mustaceum”? Il nome faceva riferimento ad una focaccia dolce fatta con il mosto d’uva cotto su foglie di lauro.

Struffoli napoletani il dolce del Natale.
Struffoli napoletani il dolce del Natale.
Tanti sono i dolci della pasticceria napoletana che durante queste feste Natalizie fanno bella mostra sulle nostre tavole. Sicuramente in ogni casa dei napoletani come il presepe e l’albero ( entrato nelle nostre abitudini Natalizie solo di recente) gli struffoli non possono mai mancare. Un dolce antichissimo arrivato a noi grazie ai greci (ma sarà cosi..???), non a caso esiste una preparazione molto simile nella cucina greca che chiamano loukoumades (ghiottonerie).

Il Babà napoletano il dolce della tradizione.
Il Babà napoletano il dolce della tradizione.
“Si nu babà” Questa dolce e melodiosa parola racchiude il bello della napoletanità. Essa descrive momenti di gioia, “Si nu babà” lo si dice a una bella donna dal carattere dolce, alle persone che sono brave nell’eseguire lavori difficili, mà sovente viene detto anche per ringraziare di un regalo o di un’attenzione ricevuta. Gli esempi sono tantissimi, magari lo si dice anche per un oggetto, auto, macchina fotografica sempre perfetta e funzionante.

Limoncello Torrese fatto in casa.
Che sia di Amalfi,di Sorrento o di Capri poco importa. E bello lasciarsi avvolgere dal profumo di limoni freschi che tanto fanno ricordare le bellezze della nostra bella regione, il suo essere poco alcolico e perfetto per un fine pranzo o cene profumatissime.
Limoncello Torrese fatto in casa. Il titolo non deve trarre in inganno, gli ingredienti che troverete enunciati in questa ricetta sono rigorosamente di Sorrento e della costiera Amalfitana. Queste due zone insieme a Capri sono le detentrici di questo segreto che rende il limoncello unico in tutto il mondo.