Trippa alla vecchia Napoli.

Trippa alla vecchia Napoli.

Da Nord al Sud, da Est all’Ovest possiamo deliziare il nostro palato con la trippa. Questo prodotto conosciutissimo già nell’antica Roma la troviamo preparata in diversi modi in tutta Italia.

Essa appartiene alle frattaglie che sono gli organi interni dell’animale macellato e ha detta di molti sono le parti meno pregiate. Ma ne siamo cosi sicuri….???

A tal proposito vi racconto una storia vera che ci raccontava sempre mia mamma.
Appena sposata insieme a mio padre decisero di allevare un vitellino, a quei tempi per i macellai era normale dare in “adozione” dei vitellini da fare crescere ai contadini dietro magro compenso. Mamma raccontava che dopo tanta fatica e un bel po’ di tempo per fare crescere il vitellino arrivava puntuale il macellaio e dopo avergli dato il compenso (pochissimo) gli dava come premio le frattaglie e la trippa era quella che maggiormente gli dava, questo perché e facile intuirlo, il macellaio sapeva benissimo che ci voleva troppo tempo per pulirla.

Oggi invece la troviamo sbiancata e precotta pertanto e quasi pronta per l’utilizzo.

Nelle mie ricerche mi sono imbattuto in un’altra ricetta antichissima napoletana della trippa che presto andrò a realizzare ma qui vige per ora “il segreto” .

Chissà quante volte abbiamo sentito le persone discutere ed a un certo punto si sentiva esclamare il detto “Non c’è trippa per gatti” per dire che soldi erano pochi o riferito ad altre cose, un altro esempio potrebbe essere la conquista difficile di una bella donna “Uaglio’ liev man non c’è trippa per gatti”,
Non tutti sanno che questo detto nasce a Roma ad opera dell’allora Sindaco Ernesto Nathan in carica dal 1907 al 1913 che visto il bilancio comunale decise di togliere l’acquisto della trippa che era divenuta in quel periodo molto costosa. Essa veniva acquistata mensilmente per i gatti , indispensabili per cacciare i topi dal Campidoglio. Forse da qui nasce il detto.


Ma dico io con tanta trippa che davano da mangiare ai gatti, altro che cacciare i topi dal Campidoglio, quelli facevano la pennichella a Trastevere. 🙂 🙂 🙂 ….. Bocca mia statte zitta :l :l :l

Trippa alla vecchia Napoli.

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 800 gtrippa di bovino
  • 2limoni
  • 1patata
  • 2carote
  • alcune foglie di alloro
  • 50 gdi pomodori del piennolo del Vesuvio
  • 1cipolla grande
  • 1 pizzicopeperoncino
  • q.b.di sale
  • 1 costadi sedano
  • 1 ciuffodi prezzemolo
  • 5 cucchiaidi olio di oliva

Preparazione

  1. Trippa alla vecchia Napoli. Bene…!!! Inizio questa ricetta lavando la trippa sotto l’acqua corrente e la taglio a striscioline non troppo piccole (01). In una pentola verso dell’acqua e tutte le verdure e gli aromi con un filo d’olio (02). Appena il tutto inizia a sobbollire verso anche la trippa (03).

  2. Trippa alla vecchia Napoli.

    Lasceremo cuocere il tutto per circa 40/45 minuti (04), una volta che e cotta scoliamo la trippa dal brodo evitando di mettere le verdure (05). Servo il tutto con un mix di succo di limone e pezzi di limone intero , del peperoncino, del prezzemolo tritato e con l’olio di oliva (06).

  3. Trippa alla vecchia Napoli.

    Che aggiungere di piu, per questo piatto della vecchia tradizione contadina napoletana. Buon Appetito e alla prossima ricetta succulenta.

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    Ci fate cosa gradita se la commenterete. Cosi possiamo darvi indicazioni e chiarire qualche passaggio.

Curiosità

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