Amatriciana o Matriciana? Spaghetti o bucatini?
Amatrice e una cittadina della provincia di Rieti che il 24 Agosto del 2016 e stata colpita da una violenta scossa di terremoto ma e anche la città dove si mangia la vera Amatriciana figlia della “Gricia”, nel tempo la ricetta e diventata un classico della cucina tradizionale laziale o meglio dire “tradizionale abruzzese”? Certo! Non dimentichiamoci che negli anni 20” Mussolini per creare la 5^ città laziale assorbì la zona del Reatino che era in Abruzzo. Si racconta che i pastori di Amatrice, svernavano nel Lazio durante i mesi invernali, è forse durante quella permanenza la ricetta abbia varcato i confini di Amatrice. In terra laziale la ricetta poi è stata modificata con l’aggiunta della cipolla e dei pomodori e in romanesco e diventata matriciana. Ho voluto documentarmi come faccio sempre con tutte le ricette che inserisco nel blog, ora leggendo vari post sull’argomento, la diatriba che ne consegue mi porta a non andare oltre a quello che già ho citato in precedenza su questo piatto (sono sicuro che in tanti mi manderanno a quel paese dopo che avranno letto).
Amatriciana o Matriciana è una ricetta popolare che appartiene al popolo e a tutti noi. Ognuno di noi penso che abbia la sua ricetta adattata ai propri gusti, pomodori, bucatini, pancetta o guanciale, cipolla si cipolla no è solo una questione di gusti, noi non possiamo fare altro che prepararla e gustarla in compagnia di un buon bicchiere di vino.
La cucina e creatività, un atto di libertà e non un dogma.
Io oggi ho provato a prepararla in tutte e due le maniere, buonissime tutte e due ma sicuramente rifarei la vera Amatriciana.
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150 g spaghetti
60 g di guanciale
50 g di pecorino romano
150 g di pomodoro
25 g di vino bianco secco
1 cucchiaio di olio d’oliva
Sale q.b
Pepe o peperoncino q.b
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Prendo i pomodori li lavo e li sbollento per qualche minuto (1). Quando saranno intiepiditi li spello e li taglio a pezzi grossolani, scolando l’acqua di vegetazione (2). Sul fuoco metto sia la pentola per la pasta, sia il tegame per il sugo a cui aggiungo l’olio, il guanciale e il pepe, lascio rosolare per qualche minuto (3).
Bagno con il vino e lascio evaporare, aggiungo i pomodori ( 4), aggiusto di sale e porto a termine la cottura. Appena l’acqua per la pasta bolle (5) butto gli spaghetti e li faccio faccio cuocere (6).
A mè piacciono al dente cosi scolo la pasta (7) e l’aggiungo nella padella con il sughetto insieme ad una manciata di pecorino (8), amalgamo il tutto e lo servo in un piatto spolverando con altro pecorino (9).
Buon Appetito e alla prossima ricetta. Se vi e piaciuta condividetela . Grazie