Zeppole di San Giuseppe al forno.
La vera zeppola napoletana nasce fritta, ma queste di oggi sono cotte al forno. La versione più moderna prevede l’uso della pâte à choux, le cui origini risalgono al ‘500 creata da un pasticcere italiano al seguito di Caterina de’ Medici a Parigi. Sull’ etimologia e l’origine della parola “zeppola” i pareri sono come sempre molto discordanti. Alcuni pensano che derivi dal latino serpula(m), serpe, il che giustificherebbe la forma di serpente attorcigliato su se stesso.
Come e quando e nata la zeppola di San Giuseppe? Qui entriamo in un campo minato , ma se amiamo la buona lettura mettiamoci comodi e immergiamoci nel racconto.
Io direi di partire dal 500 a.C fino ad arrivare intorno al 1800 suppergiù, dove il celebre gastronomo Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino mise la sua ricetta nero su bianco nel suo Trattato di Cucina Teorico-Pratico del 1837. La prima stesura della ricetta prevedevano pochi ingredienti: Farina, acqua , vino bianco, anice, sale, zucchero e olio per friggere.
Ma voi pensate che in questo lasso di tempo non ci siano state altre zeppole ??? Indovinato…!!! Intorno al 1400 sembra che le Zeppole di San Giuseppe rientrassero addirittura tra i “privilegi” del Viceré di Napoli, Juan II de Ribagorza.
Nel 1700 il dolce inizia a prendere la forma che conosciamo oggi. ma non possiamo affermare con sicurezza se furono preparate dalle monache dello Splendore e della Croce di Lucca o invece, dalle monache di San Basilio del Monastero di San Gregorio Armeno.
Molte ricette della tradizione culinaria napoletana sono avvolte nel mistero e anche per questo dolce tante leggende se ne sono raccontate, ma per essere più conciso ne illustrerò solo alcune. La prima leggenda e di matrice cristiana e la nascita risale alla fuga in Egitto della Sacra Famiglia. San Giuseppe per mantenere la moglie Maria e il figlioletto Gesù, oltre al mestiere di falegname dovette affiancare quello di friggitore e venditore di frittelle.
La seconda leggenda invece ci trasferiamo a Roma, durante le celebrazioni delle Liberalie il 17 marzo. Queste feste erano organizzate dai romani in onore delle divinità dispensatrici del vino e del grano. Durante i lunghi festeggiamenti si bevevano fiumi di vino e ambrosia che accompagnavano delle profumatissime frittelle realizzate con il frumento e cotte nello strutto bollente. Le Liberalie con l’avvento dell’Imperatore Teodosio II, cessarono, avendo proibito qualsiasi culto pagano.
Il 19 Marzo del 1968 diventa il giorno della festa del papà e di conseguenza delle zeppole di San Giuseppe. Questo giorno sembra che si potesse ricollegare ai tradizionali riti di purificazione agraria dell’Italia meridionale, si accendevano dei falò che divenivano il fulcro di danze per festeggiare l’equinozio di primavera, condividendo con la comunità proprio delle frittelle ricoperte di miele. Questa usanza delle frittelle o zeppole e ancora in auge in alcuni paesi del sud Italia.

Video ricetta del giorno
- DifficoltàFacile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione40 Minuti
- Tempo di cottura40 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàPrimavera
Ingredienti
Per la pasta choux
Per la crema pasticcera.
Per la guarnizione.
Strumenti
Passaggi
Zeppole di San Giuseppe al forno.
Uova, burro, farina, acqua e sale sono gli ingredienti per realizzare la pasta choux (01). Versiamo l’acqua nella pentola (02), il burro (03).

e un pizzico di sale (04). Lasciamo sciogliere il burro (05) e quando inizia il primo bollore buttiamo la farina in una sola volta (06) e giriamo fino a che non si stacca dalle parti, continuiamo a mescolare e quando inizia a formarsi una patina bianca sul fondo della pentola possiamo anche spegnere il fuoco.

Trasferiamo l’impasto in una ciotola per farlo intiepidire (07). In una ciotola prepariamo le uova (08) e aggiungiamole una alla volta all’impasto, mescoliamo bene per renderlo liscio e senza grumi (09).

Mettiamo tutto nel sac a poche (10) e su una teglia foderata da carta da forno formiamo le nostre zeppole, un giro e un altro ancora e la zeppola e pronta (11). Inforniamo a 205° nel forno ventilato per 25 minuti , gli ultimi 5 minuti a sportello del forno aperto. Per la crema pasticcera CLICCA QUI. Quando tutto e bello freddo mettiamo nel sac a poche la crema e riempiamo le zeppole e aggiungiamo un filo anche sopra insieme a tre amarene sciroppate e in ultimo lo zucchero a velo (12).

Fritte sono la sua morte ma al forno sono buonissime. Buon Appetito e alla prossima ricetta.
