‘O pan cuott che cepolle.
Mi ricordo nonna Filumena quando ci scaldavamo i piedi vicino ‘o vrasier e ci raccontava vecchie storielle. Oggi credo che raccontassero la loro vita e quella dei loro genitori in un tempo dove la fame imperava e in quel periodo non si buttava neanche una mollica di pane. Ci raccontava spesso di questo piatto quando lei andava alle elementari (solo la prima per correttezza di cronaca) e per colazione vi era ‘O pan cuott che cepolle. Al posto della zuppa di latte. A vederla bella in carne e combattiva credo che la sua colazione era meglio della nostra attuale colazione.
‘O pane cuott che cepolle. E un piatto povero della tradizione contadina realizzato con i pochi frutti che dava la terra arida: Pomodori, cipolle, aglio, olio e alcune spezie sono gli ingredienti utilizzati per creare una zuppa che veniva versata sul pane duro.
Le famiglie più “agiate” utilizzavano anche le uova. Quella proposta oggi e la versione povera, quella che ci ha insegnato la nostra nonna.

Video ricetta del giorno
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
‘O pane cuott che cepolle.
In una pentola mettiamo a rosolare nell’olio tutti gli ingredienti (01), una volta che si sono insaporiti aggiungiamo i pomodori tagliati a spicchi (02). Appena che inizia il tutto a sfrigolare ci versiamo l’acqua (03).

Lasciamo cuocere il tutto (04) nel frattempo taglieremo il nostro pane a pezzettini (05) e lo sistemiamo nei piatti , quando e pronto il il nostro brodo lo verseremo nei piatti in modo che il pane si ammorbidisca (06).

Un piatto che visti i tempi che corrono ci potrà tornare utile. Buon Appetito e alla prossima ricetta.
