Dolce di castagne alla torrese.
Le castagne di Roccamonfina come quelle di Montella e di altre della nostra terra fanno parte dell’eccellenza Campana.
Un tempo era il cibo dei contadini dell’entroterra Campano, con le castagne si faceva di tutto e questo dolce fa parte di quella cultura contadina fatta di cose semplici e che riusciva a fare sbarcare il lunario a molte famiglie.
E un dolce questo che mamma faceva quando ero piccolo, un vero nome non ce l’ha, ma credo che in ogni Regione dove un tempo imperava l’ abbondanza di castagne, possa esserci un dolce molto similare ma forse sotto altri nomi, io lochiamo il Dolce di castagne alla torrese. Perché un altro titolo non sarebbe stato la stessa cosa. In fondo molte volte i ricordi sono legati a vecchie tradizioni culinarie e questa e una di essa.
Castagne lesse o secche e poi messe in ammollo per una nottata intera e poi bollite nel latte aromatizzato con la cannella e qualche aggiunta di un paio di cucchiai di zucchero. Questi sono gli ingredienti di questo gustosissimo dolce.
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Dolce di castagne alla torrese.
Come quasi in tutte le ricette inizio con un resoconto degli ingredienti utilizzati, oggi sono castagne, latte, zucchero e cannella (01). Io ho utilizzato le castagne secche (02) che ho messo in ammollo per 12 ore (03).
Trascorso le ore di ammollo le ho lessate per 30 minuti (04). Una volta scolate e recuperato il liquido (ma comm me piace) le ho trasferite in una pentola dove ho aggiunto il latte, delle foglia di alloro, un pizzico di sale(pochissimo mi raccomando), 1 cucchiaino di cannella e 3 cucchiai di zucchero (05), il tutto l’ho fatto cuocere poi per altri 90 minuti a fuoco basso, nel caso dovesse asciugarsi il latte aggiungete l’acqua che avete recuperato nella prima lessatura. Le castagne sono pronte per essere mangiate. Calde sono buonissime, ma fredde sono super con quella cremina che li avvolge (06).
Oggi questo dolce lo fanno di rado anche visto i costi elevati delle castagne, un tempo non era cosi. Ma ogni tanto e bello ricordare alcuni piatti dell’infanzia. Buon Appetito e alla prossima ricetta.
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Dosi variate per porzioni