Pinsa con pomodorini freschi

Nella mia cucina in cui il glutine raffinato è bandito, trova ovviamente posto la pinsa! Rispetto ad una normale pizza con farina 00, la pinsa romana:

– è impastata con un mix farine diverse (frumento, riso, soia)

– contiene meno glutine

– è più digeribile

Pare che sia stata inventata nell’antica Roma. Venivano macinati cereali vari e si preparava una sorta di focaccia ovale allungata. Il verbo pinsere vuol proprio dire allungare, da qui il nome pinsa.

Ho cercato di documentarmi da varie fonti per capire quale sia la ricetta originale romana, ma come tutti i piatti antichi, è difficile districarsi fra mille versioni, quindi oggi vi propongo la mia personale!

pinsa con pomodorini freschi
  • DifficoltàFacile
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo5 Ore
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni1
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

100 g farina tipo 2
50 g farina di riso
50 g farina di soia
120 ml acqua
5 g lievito di birra disidratato
1 cucchiaio olio extravergine d’oliva
1/4 cucchiaino zucchero di canna
q.b. sale
qualche pomodorini datterini (oppure ciliegini)
1 mozzarella senza lattosio
q.b. origano secco

Strumenti

1 Forno

Passaggi

pinsa durante la lievitazione

Sciogliere in un bicchiere il lievito di birra con lo zucchero e 20 ml di acqua tiepida ed attendere 10 minuti affinché si possa riattivare.

In una terrina, versare il lievito sciolto, 100 ml di acqua e l’olio.

Aggiungere poco alla volta il mix di farine, e per ultimo il sale, che non deve mai venire a contatto diretto con il lievito.

Mescolare un po’ con la forchetta e poi impastare con le mani fino a formare un bel panetto liscio ed omogeneo.

Coprire l’impasto con un canovaccio e lasciar lievitare a temperatura ambiente almeno 3-5ore.

pinsa stesa pronta da cuocere

Dopo il tempo di riposo, infarinare il panetto e stenderlo su una teglia, dandogli la tipica forma della pinsa ovale.

Cuocere in forno statico preriscaldato a 220°C per 10 minuti senza ingredienti.

Poi aggiungere i pomodorini affettati, la mozzarella a tocchetti e un pizzico di origano e terminare la cottura per ulteriori 5 minuti.

Conservazione e consigli:

La pinsa è ottima se consumata immediatamente, ancora calda appena sfornata.

Queste dosi sono perfette per una pinsa di dimensioni contenute, adatte ad una sola persona, poi ovviamente dipende da quanto viene farcita!

Volendo si può conservarla in frigo per riscaldarla il giorno dopo, ma a mio parere non vale la pena, meglio gustarla appena cotta!

Ho scelto i pomodorini freschi e non una passata perché sono più dolci e succosi, danno un sapore più deciso e gustoso alla pinsa!

Se non ci sono problemi col lattosio, si può utilizzare una mozzarella fiordilatte oppure di bufala.

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