Io ogni anno preparo questo dolce, con qualche modifica arricchendolo con un pò di cacao e cioccolato, però ricordando tutto il sapore base di una volta.
Oggi voglio raccontarvi un pò della tradizione di questo dolce, faccio un tuffo nel passato un ritorno all’infanzia.
Ricordo da piccola quando mio nonno faceva il vino, io ero presente quando si raccoglieva l’uva, quando veniva schiacciata nel palmento e, non avendo attrezzi tecnologici, si pigiava con i piedi, giocherellando ci ho saltellato su anch’io assieme ai miei cugini; da lì si formava il mosto che poi una volta fermentato si passava nelle botti di legno per farlo diventare vino.
La mia nonna prendeva un pò di mosto fermentato lo faceva ridurre sul fuoco con lo zucchero e da lì si preparava la mostarda, come una specie di budino, aromatizzato e poi arricchito con frutta secca: come noci e mandorle, anche queste raccolti nel nostro giardino, tutto in casa genuino.
Ricordo ancora il sapore e l’odore che inebriava la cucina, e non vedevo l’ora che si raffreddasse per mangiare a cucchiaiate questo goloso dolce.
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Mostarda Calabrese di uva nera
- Ingredienti :
- 1 litro di mosto (ridotto da 2 litri)
- 80 gr. di zucchero
- 100 gr. di amido
- 80 g di mandorle tostate
- 80 g di gherigli di noce
- cannella q.b.
- chiodi di garofano q.b.
- buccia di 1 mandarino acerbo grattugiata
- 1 cucchiaio di cacao amaro (facoltativo)
- cioccolato fondente q.b. (facoltativo)
Procedimento:
Periodo di vendemmia facile trovare il mosto in qualche azienda vinicola, altrimenti comprate l’uva e preparatelo in casa, bollite un pò gli acini d’uva con zucchero poi passateli nel passa verdure, il succo ottenuto lasciatelo fermentare per qualche giorno in frigo, si ottiene il mosto che serve per fare questa buonissima mostarda.
Fate sobbollire i 2 litri mosto con 80 grammi di zucchero, vi regolate in base alla dolcezza dell’uva, se è troppo aspra aggiungetene dell’altro, che dovrà essere ridotto sul fuoco lentamente, finché si ridurrà della metà mediante lenta evaporazione.
Lasciate raffreddare e conservate in frigo (anche per 12 ore) per preparare la mostarda su ogni litro di mosto ridotto servono circa sui 100 grammi di amido, dipende da quanto volete denso il dessert oppure della farina ma ne va qualcosa in più perchè addensa di meno dell’amido.
Preparazione mostarda:
Prima di preparare la mostarda occorre tostare la frutta secca, quindi passate in forno col grill sia le mandorle che le noci fino a farle diventare dorate e tostate.
Prendete una ciotolina versate una parte di mosto circa 100 ml, mescolate i 100 gr di amido o farina, il cacao e mescolate bene con una frusta.
Il cacao l’ho aggiunto io per un tocco di gusto in più nella ricetta originale non è previsto.
Unite se gradite ancora un po’ di zucchero, io ne ho aggiunto ancora un cucchiaio, a secondo del tipo di uva dipende se è asprigna o abbastanza dolce.
Versate il tutto attraverso un colino, così si evitano grumi, in una capiente pentola, aggiungete il rimanente mosto, la cannella i chiodi di garofano e la buccia del mandarino grattugiato, mescolate accuratamente e porre sul fuoco.
Lasciate bollire rigirando in continuazione, fino a quando la mostarda non avrà raggiunto la giusta consistenza di una crema addensata.
A cottura ultimata, fuori dal fuoco, aggiungete una parte di mandorle e noci tostate intere.
Versate il composto in apposite formine da budino o in piatti e ciotole, versate la restante frutta secca tostata e scaglie di cioccolato sminuzzati al centro di ogni contenitore.
Lasciate raffreddare in frigo e poi servite la mostarda Calabrese di uva come dessert di fine pasto.
La mostarda si conserva in frigo per circa 3/4 giorni.
NOTE
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Come faccio il mosto con il bimby?
ciao Filomena fai bollire gli acini di uva nel bimby, io li ho cotti in pentola, appena arrivano ad ebollizione spegni, poi deve passare il tutto nel passaverdure per togliere la pelle e i semini, fai fermentare il mosto come descrive la ricetta e poi prosegui nella preparazione della mostarda, segui le indicazioni della ricetta.