Ribollita piatto d’inverno della Toscana

Ribollita piatto d’inverno della Toscana, quando si parla di cavolo nero la mente va direttamente alla ribollita fiorentina. L’ortaggio in questione deve avere preso almeno una gelata in modo che risulti più tenero. E’ un piatto tradizionale invernale della cucina contadina toscana. Su questa ricetta si discute da sempre nel senso che ce ne sono innumerevoli varianti, tutte deliziose comunque,  nonna era toscana e la faceva in un modo, mamma ha attinto da quella ma a modo suo, io ne ho già messa una leggermente diversa, vediamo ora questa. Ingredienti immancabili? Cannellini, soffritto, cavoli, pane rigorosamente toscano e senza sale. Il nome ribollita deriva dal fatto che in campagna se ne preparava in esubero, e poi riscaldata più volte nei giorni successivi. Se vi accontentate di una semplice zuppa gustatevela anche subito, ma la vera ribollita per essere veramente buona va preparata un giorno per l’altro e riscaldata almeno un paio di volte. L’ideale è coprirla e metterla al freddo ( sul balcone ad esempio, o in frigo ), quindi riscaldarla nella pentola di cottura, deve risultare poco brodosa. Con le varianti del caso, la si può trovare nella zona di Pisa, Firenze, Arezzo.

Ribollita piatto d'inverno della Toscana
Ribollita piatto d’inverno della Toscana

 

Ribollita piatto d’inverno della Toscana

per 4/6 persone, ci occorreranno:

I cannellini devono essere secchi, non in scatola.

150 grammi di cannelli messi in ammollo in acqua fredda almeno per 12 ore, vanno poi scolati e lessati con mezza cipolla bianca tagliata in quattro parti, un gambo di sedano, 1 spicchio d’aglio sbucciato, a fuoco basso con il coperchio a metà, tempo? 1 ora e mezzo circa.

Nel frattempo ci dedicheremo al:

Soffritto, tritare mezza cipolla bianca, un pezzetto di porro, 1 gambo di sedano, 1 carota media, 1 spicchio d’aglio, soffriggere con almeno 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva a fuoco basso, per 10/15 minuti, tagliare 2 patate medie a dadini e aggiungerle, quindi unire il:

Cavolo nero, 250 grammi, lavato eliminando la costa, tagliare il resto a striscioline, tagliare 400 grammi tra cavolo verza e cappuccio ( o verza e bietole ) a stiscioline, unire 250 grammi di pomodori pelati a pezzetti, coprire con l’acqua dei cannellini, unire i fagioli per la maggior parte passati al passaverdure e i rimanenti lasciati interi, portare ad ebollizione, abbassare la fiamma, aggiustare di sale solo prima di togliere dal fuoco e fare cuocere fino a quando le verdure non cominceranno a disfarsi. A questo punto la trasferirete in una zuppiera che coprirete con una pellicola ed il coperchio, conservatela al fresco per una notte, il giorno dopo la trasferiremo nello stesso tegame della cottura aggiungendo il pane raffermo  e del brodo, facendo ‘ribollire’ il tutto a fuoco basso per una decina di minuti. Profumate, a piacere, con un rametto di rosmarino, condite con un goccio d’olio e servite calda.

 

Pane rigorosamente toscano e senza sale, raffermo, ed olio possibilmente toscano

In una zuppiera, di coccio possibilmente,  fate uno strato sottile di pane e qualche mescolo di zuppa, pane e zuppa fino alla fine del pane toscano raffermo..

Vi rimando anche a

La ribollita ricetta toscana invernale

 

 

2 Risposte a “Ribollita piatto d’inverno della Toscana”

  1. D’accordo su tutto meno che sui pomodori, anche se ogni famiglia la fa a modo suo non credo che di inverno i contadini ne avessero a disposizione. Sono fiorentina e mio nonno la faceva distribuendola a mezzo quartiere, zona mercato centrale.

    1. Carissima Patrizia, ti ringrazio per la precisazione e ad ogni modo mi spiace se per caso ho offeso le tue tradizioni culinarie.( dal tono del tuo messaggio ho avuto questa impressione )
      Comunque sia, nella presentazione, ho sottolineato in più punti ” con le varianti del caso”! Da parte di padre sono toscana (Pisana per l’esattezza infatti) e anche solo un pochino questo piatto lo conosco. Non è mia intenzione nè ho la presunzione di non accettare le tue considerazioni, ma per esperienza ti posso dire che anche da noi a seconda delle zone una ricetta tipica varia. La “burtleina” in dialetto Piacentino ad esempio e classico piatto della tradizione povera (una specie di frittatina che accompagna come antipasto i salumi doc piacentini e che si trova spesso e volentieri in ogni ristorante) nasce con ingredienti principali _acqua e farina_ ma la si trova tranquillamente (a seconda del paesino dove vai) con cipolla o senza cipolla, con uova o senza uova! A questo proposito ti lascio un link dove troverai una ricetta che arriva direttamente da Castiglione della Pescaia, presa da un libro di cucina proprio lì quando ero in vacanza e che _perdonami_ prevede anche il pomodoro.
      La ribollita ricetta toscana invernale
      Scusami se mi sono dilungata troppo, questo non per amore di polemica ma solo per “giustificarti”una mia eventuale svista, grazie ancora comunque per la tua considerazione.

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