Da noi se ne incominciò a parlare con BARTOLOMEO STEFANI cuoco (nel 600 ) alla corte di Mantova. Chi ha codificato però tutti i vari dettagli ( ingredienti, forma, grandezza….) fu Pellegrino Artusi verso la fine dell’800 nel suo libro_ricettario. Un piccolo accorgimento? inumidite sempre le mani prima di lavorare l’impasto.
Polpette formaggio di capra mirtilli
Quando si parla di formaggio di capra sembra ci si voglia riferire al solo caprino, in realtà anche in Italia esistono altri formaggi con il latte di capra, anche se non sono tanti anche se non si equivalgono a quelli vaccini e pecorini, non per questo sono meno buoni.
Sono quasi sempre freschi e a pasta molle o semiduri al massimo, questo dipende dalla caseina, che è in quantità inferiore rispetto al latte di vacca e di pecora. Il caglio che fa rapprendere la caseina fatica a tenere insieme la pasta.
Vediamo alcuni che non hanno la consistenza del classico caprino
ALGUNDER ZIEGENKASE, il formaggio di capra di Lagundo (Alto Adige )
FATULI, in Lombardia, con il latte di capra Bionda dell’Adamello prodotto solo in alpeggio.
Impossibile dimenticarci della CACIORICOTTA del CILENTO, in Campania
Spendiamo due paroline anche sul mirtillo secco
Se non li possiamo avere freschi possiamo mangiarli secchi, i mirtilli essicati perdono liquido, il volume si riduce di circa 4 volte diventando un concentrato di salute.
Attenzione però, i mirtilli essicati risultano essere particolarmente calorici, sono comunque anche degli ottimi ossidanti, non dimentichiamocene per la nostra salute, conviene dunque farne uso anche se non esagerato.
Quindi, se siamo a dieta o seguiamo un regime ipocalorico, non trascuriamo questo importante dettaglio. Metteremmo a rischio i nostri sacrifici, la nostra buona volontà spirito di sacrificio e, più importante ancora, la resa finale.
Ricettina con polpette?
Polpette di broccoli e prosciutto cotto