Cinghiale alla cacciatora

Il Cinghiale alla cacciatora così preparato è un piatto corposo caldo rustico, non capita molto spesso di trovare questo tipo di carne peraltro un po’ particolare sia per il sapore che per la consistenza. A me il cinghiale l’hanno regalato e ne ho approfittato subito. Essendo in parte emiliana in parte toscana, diciamo che questo secondo piatto al cinghiale e prettamente invernale l’ho cucinato un po a modo mio, nel modo in cui poteva piacere di più in casa, in modo semplice e gustoso. Non è una ricetta difficile solo un po’ lunghetta se lo si vuole al meglio, sia per sapore che per morbidezza della carne. Si sa, la polpa non è propriamente delle più tenere, ma se avrete la fortuna di trovare un pezzo come si deve ne uscirà sicuramente un piatto buonissimo da offrire anche per le feste di Natale. I pezzi ho preferito tenerli non troppo grossi e pulirli completamente da ogni residuo di grasso. Una buona marinatura per me è importante e per togliere il gusto particolare di selvatico e per ammorbidire la carne ed esaltarne il sapore. Abbondate con il vino, un buon vino rosso, non vi ubriacherete state tranquilli anche perché  andrà poi gettato dopo la marinatura. Siete pronti? passiamo allora alla ricetta!  Questo piatto di Cinghiale alla cacciatora può essere servito da solo od accompagnare un buon piatto di polenta, ad esempio quella Taragna rustica e saporita. Per la preparazione di quest’ultima vi rimando al link più sotto, senza naturalmente l’ aggiunta del formaggio, avrete così un buon piatto unico.

 

Cinghiale alla cacciatora

Cinghiale alla cacciatora
Cinghiale alla cacciatora

 

 

Polenta Taragna e fontina ( questo il link per la preparazione della polenta )

 

Ingredienti

1 kg di spezzatino di cinghiale

( io avevo il pezzo intero, e mi sono armata di santa pazienza per farne tocchetti non troppo grossi e privi completamente di parte bianche e grasse )

vino rosso, circa 1 litro o comunque quanto basta per ricoprire per bene la carne e cucinarla

2 carote, lavate e pulite

2 cipolle, lavate e sbucciate

2 gambi di sedano, lavati e privati dei filamenti

alloro

rosmarino, 1 rametto, lavato solo gli aghetti

qualche foglia di salvia lavata

timo

qualche bacca di ginepro

peperoncino, se piace o pepe

1 spicchio d’aglio, se lo gradite

sale o dado vegetale

4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva

300 grammi di pomodori ( in questo caso Polpa pronta della Star )

brodo vegetale

( alla Piacentina, potete aggiungere 3 noci e 30 grammi di olive nere, io non le ho messe, le olive nere in particolare da me non piacciono )

 

Preparazione

  • Lavare per bene la carne, lasciandola in acqua fredda per qualche ora, cambiando l’acqua più volte a perdere il sangue
  • quando la vedrete chiara, ponete la carne in una ciotola di vetro con tutti gli odori e metà delle verdure tritate ( 1 carota 1 cipolla 1 costa di sedano ) ricoperta abbondantemente di vino rosso.
  • lasciatela in questa infusione per minimo 12 ore, una buona nottata
  • al mattino, riprendere il tutto, scolare completamente dalla marinatura che getterete
  • risciacquare la carne e tamponare con carta da cucina
  • scottare la carne per qualche minuto senza condimento per fare rilasciare eventuale liquido

Passare ora alla vera preparazione

  • In una casseruola nell’olio porre la carota il sedano la cipolla rimasti e tritati finemente e fare appassire a fuoco basso, quando si saranno inteneriti ( unite uno spicchio d’aglio schiacciato, se lo gradite )
  • aggiungere la carne e sfumare con un buon bicchiere di vino ( se lo gradite potete aggiungere anche salvia rosmarino bacche di ginepro timo, io in questa fase non le ho messe ed è venuto ugualmente gustosissimo )
  • aggiungere il pomodoro, aggiustare di sale, pepe e portare lentamente a cottura allungando con brodo vegetale caldo se il fondo asciugasse troppo, per minimo 2 o 3 ore. Io l’ho lasciato andare di più, risultato? si tagliava con la forchetta!
  • prima di togliere dal fuoco, se volete, aggiungere le olive intere e i gherigli di noci tritati, mescolare e spegnere

Un piatto un po’ lungo ma di grande soddisfazione

 

 

 

3 Risposte a “Cinghiale alla cacciatora”

  1. Alt !!! Ho visto il link, pensavo fosse nella parentesi, cioè la parola “Link”, ma era proprio la frase precedente.
    Lo farò questo spezzatino, ma confesso che sia questo che quello al capriolo lo faccio interessare dalla olive nere oblunghe piccole, che sono fantastiche.
    Grazie per la sua ricetta.

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