Effetto yo-yo nella dieta diamoci un taglio

L’effetto yo-yo

In questo articolo confesso di fare molta autocritica, affrontare questo tema, come altri che vorrei affrontare insieme a voi, mi da la scusa per fare un percorso di autoanalisi per capire veramente i motivi dei fallimenti delle mie diete. Sicuramente da qualche anno a questa parte, anche se non riesco a perdere i chili che vorrei, cerco di mangiare in maniera sana ed equilibrata, sicuramente dovrei rivedere le quantità e fare maggiore attività fisica…ma affrontiamo i problemi per gradi.

 

 

Perdere e riprendere peso può essere dannoso per la nostra salute ed è spesso la conseguenza di regimi dietetici troppo rigidi. Per dimagrire bene non bisogna avere fretta, ma imparare a mangiare nel modo corretto. Quando si perde peso velocemente, accade spesso che si riprenda altrettanto velocemente, ciò ha conseguenze negative per la nostra salute non solo fisica a anche e soprattutto psicologica.

Uno dei problemi che comporta l’effetto yo-yo sta sicuramente nella motivazione. Per motivazione non intendo solo la decisione di voler perdere peso, che è certamente indispensabile per qualunque percorso di dimagrimento, ma altre motivazioni che spesso possono essere fuorvianti, come ad esempio voler diventare più belle, entrare in un certo vestito per il matrimonio dell’amica, o per trovare un partner…., purtroppo in questi casi la motivazione diventa schiava del risultato, cioè se una volta perso qualche chilo il fidanzato non arriva…crolliamo, molliamo la dieta, ricominciamo a mangiare come e più di prima, riprendiamo il peso perso e diventiamo vittime dell’effetto yo-yo.

Per raggiungere gli obiettivi desiderati spesso si seguono diete drastiche e severe che prevedono dei cambiamenti che sono lontanissimi dalle nostre abitudini. Ciò comporta un aumento della pressione e dello stress che non sono amici di nessuna cosa e men che meno delle diete, si ricomincia quindi a mangiare in maniera poco salutare una volta raggiunto l’obiettivo momentaneo o quando non si tollerano più le privazioni di un regime troppo restrittivo.

Come possiamo evitarlo?

Dobbiamo affrontare la dieta con la giusta prospettiva, vediamo qualche suggerimento concreto:

  1. La dieta deve essere considerata come un percorso verso il benessere e non un modo per soddisfare un bisogno temporaneo. Decidere di dimagrire un mese prima della prova costume porterà a seguire una dieta last minute, spesso molto drastica, con il risultato di tornare rapidamente alle vecchie abitudini riprendendo tutto il peso perso. Dobbiamo sforzarci di imparare un nuovo stile di vita, che preveda un’alimentazione sana, varia, equilibrata, senza troppe proibizioni e che tenga conto delle nostre esigenze personali. Non dobbiamo pensare di stare a dieta qualche mese, ma di imparare a mangiare nel modo giusto.
  2. Non dobbiamo avere fretta di dimagrire. Se per qualunque ragione una settimana non riusciamo a perdere peso, la fretta porterà a farci abbattere ritornando a mangiare ingrassando di nuovo.
  3. Non viviamo la dieta in maniera ossessiva. Per essere efficace una dieta non deve essere troppo rigida, altrimenti ci colpevolizziamo per ogni minimo sgarro, rinunciando alla vita sociale per non cadere in tentazione, alla fine il sacrificio diventerà insostenibile molleremo la dieta e riprenderemo perso.

Conseguenze psicologiche

Per evitare l’effetto yo-yo, occorre affrontare la dieta con la giusta prospettiva mentale, cercando di conoscere le conseguenze psicologiche evitando le motivazioni errate e farne una scelta di salute, optando per una dieta sana, che ci faccia perdere peso, magari lentamente, ma con risultati che riusciremo a mantenere nel tempo. Vediamo quali pericoli psicologici si celano dietro:

  • Ansia di dimagrire. Se si riprende peso dopo una dieta severa, si può riavere l’ansia di riperderlo altrettanto velocemente ripartendo con un’altra dieta drastica e pericolosa per la salute.
  • Calo di autostima. Mollare le diete perché non ci hanno portato i risultati prefissati comporta inevitabilmente un calo di autostima. Questo innesca dei meccanismi nella nostra mente per cui ci riteniamo incapaci di riuscire veramente a dimagrire.
  • Giudizio sociale. Riprendere peso comporterà inevitabilmente delle critiche, non solo le nostre ma anche quelle degli altri, questo potrebbe mettere a rischio la vita sociale, e quindi un isolamento che potrebbe sfociare in un’ulteriore ricerca di rifugio e gratificazione nel cibo.
  • Malumori e depressione. L’effetto yo-yo può comportare anche un forte senso di colpa, vedere vanificati gli sforzi fatti può generare sentimenti quali rabbia, frustrazione e tristezza che in prima battuta comporteranno malumore, ma alla lunga rischiano di trasformarsi in depressione.
  • Disturbi alimentari. Chi alterna periodi di severità e privazioni a periodi di libertà sfrenata e grandi abbuffate, corre il rischio di sviluppare disturbi alimentari come bulimia e anoressia.
  • Ossessione per il cibo. L’alternanza di cui si diceva prima può fare venire una vera e propria ossessione per il cibo. Cercheremo allora di evitarlo quando siamo nel periodo di dieta e desiderarlo troppo quando siamo nel periodo libero, perdendo così di vista il vero obiettivo che è e deve restare stare bene, e non quanto e quando mangiare.