Tarallini pugliesi – Marina C.

La nostra amica Marina C. ci manda questi bellissimi tarallini pugliesi, una specialità tipica pugliese il cui impasto di base è formato da farina, olio, sale e semi di finocchio. Ideali come spuntino, come stuzzichino, accompagnati da salumi o formaggi.

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Vediamo, passo passo, come si preparano

Ingredienti

  • 1kg di farina
  • 250 gr di olio di oliva
  • 300 gr di vino bianco tiepido
  • 50 gr di semi di finocchio
  • 1 cucchiaio di sale

Preparazione:

Impastare tutto insieme e lavorare almeno 10 minuti dopo di che formare dei tarallini che vanno bolliti in acqua salata.

Si mettono una decina alla volta e come vengono a galla si tolgono e si mettono ad asciugare su un canovaccio.

Quando tutti sono bollitisi  smettono in teglie con carta forno e si infornano a 180° fino a doratura !!

Informazioni

  • Tempo di preparazione: 30 minuti
  • Tempo di cottura: 30 minuti
  • Tempo totale: 60 minuti

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Approfondimenti

I taralli sono degli anelli di pasta di pane non lievitata bolliti e successivamente cotti in forno. Il semplice impasto consiste in farina, acqua, sale e olio d’oliva.

Benché possano essere di varie forme che dipendono spesso dalla zona di produzione, sono comunemente presentati come degli anelli, delle strisce di pasta lunghe qualche centimetro unite alle estremità in una forma semi ellittica.

La loro storia è sicuramente lunga e in Puglia risale almeno al XV secolo ma il significato del loro nome resta ancora oscuro: se qualcuno pensa possa derivare dal latino torrere, abbrustolire, altri credono discenda dall’italico “tar”, avvolgere o la modalità in cui in francese antico si indicava il pane arrotolato.

Inseriti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) i Taralli sono diffusi in tutte le zone della Puglia.

Queste piccole delizie di pane hanno anche molte varianti nella stessa regione: dai taralli al capocollo a quelli alla pizzaiola, da quelli con lo zucchero a quelli al cioccolato, da quelli neri con il vincotto a quelli coi semi di finocchio.

La loro fama (e la loro produzione) ha travalicato i confini pugliesi per sbarcare in Calabria, Campania, Lazio, Molise, Sicilia e Basilicata. In quest’ultima regione, in particolare, si produce il tarallo aviglianese ricoperto di zucchero fondente.

Tratto da http://lorenzovinci.ilgiornale.it/recipe/i-taralli-o-tarallini-pugliesi-storia-calorie-e-ricetta-originale/