Gnocchi con panna, pesto di basilico e grana – ricetta inviata da Rosalinda

Gnocchi panna pesto e grana - R

 

Ricetta degli gnocchi inviataci dalla Nostra Amica Rosalinda – ottima per chi ama la pre e post-scarpetta

Gnocchi con panna, pesto di basilico e grana

Vediamo passo passo come si preparano

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 gr di Gnocchi
  • 100 gr di panna da cucina
  • 140 gr di pesto di basilico
  • 50 gr grana padano
  • olio EVO q.b.
  • sale q.b.
  • curcuma q.b.
  • prezzemolo
  • noce moscata

Preparazione:

Preparare il brodo vegetale con acqua, prezzemolo, sale, curcuma e noce moscata (eventualmente aggiungere qualche altro ingrediente a vostro piacimento). Una volta in ebollizione, buttare gli gnocchi e aspettare 3 minuti. Contemporaneamente alla preparazione del brodo mettere in una padella a fuoco lento la panna ed il pesto di basilico e mescolare (se ritenete di avere in padella un composto troppo asciutto aggiungere un filo d’olio).

Una volta cotti e scolati, versare gli gnocchi in padella e maneggiare, infine impiattare il tutto aggiungendo il grana a piacimento. E vai con le scarpette!!!!  Buon appetito!!!!

Preparazione gnocchi

Informazioni:

  • Tempo di cottura: 10 minuti
  • Tempo di preparazione: 10 minuti
  • Tempo totale: 20

Approfondimenti:

La storia del pesto

Il pesto, dando un dispiacere a presunti esperti gastronomi (lo indicano discendente del “garum”. Sic!) non è antichissimo. La sua nascita risale al primo trentennio dell’Ottocento, quando Giovanni Battista Ratto, raffinato gourmet, ne cita la ricetta (sia pure approssimativa, con una stranezza: l’impiego di formaggio olandese, poi fortunatamente sostituito) nel suo libro “La cuciniera genovese”, edita a Genova dai fratelli Pagano nel 1865. Successivamente, a distanza d’alcuni anni, copiandone la ricetta ed aggiungendone molte altre (troppe), Emanuele Rossi da alle stampe il suo volume “La vera cuciniera genovese facile ed economica ossia Maniera di preparare e cuocere ogni genere di vivande”. Nel 1910, Emerico Romano Calvetti, facendo una stringata sintesi delle due cuciniere, dà una sua versione, citando la ricetta n° 39, la battuta o savore d’aglio. Infatti, da ricerche serie, il pesto deriva dall’aggiadda (agliata); una salsa a base d’aglio pesto con aceto, olio d’oliva e sale, risalente al 1200, che serviva per conservare meglio i cibi cotti e per coprire gli aromi e sapori di carni troppo frollate o già con inizio di putrefazione.

 

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