Il baccalà alla vicentina della nostra amica Eleonora F., un secondo piatto di pesce, una ricetta tipica veneta a base di merluzzo, olio d’oliva e latte.
- Preparazione: 20 Minuti
- Cottura: 30 Minuti
- Difficoltà: Medio
- Porzioni: 4 persone
- Costo: Medio
Ingredienti
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600 g Baccalà
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3 Cipolle
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5 Acciughe sott'olio
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1 bicchiere Latte
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50 g Parmigiano reggiano (grattugiato)
Preparazione
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Tenete in ammollo sotto un filo di acqua corrente il baccalà per 24 ore.
Tagliate le cipolle a fette sottili e mettetele in un tegame con le acciughe e tre cucchiai di olio.
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Fate diventare le cipolle morbide, toglietele dal fuoco e aggiungete il prezzemolo tritato.
Spallate il filetto di baccalà.
Asciugatelo e tagliatelo a pezzi.
Infarinate i pezzi e metteteli nel tegame assieme alle cipolle.
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Ricopriteli con le cipolle.
Aggiungete il latte ed il parmigiano, aggiustate di pepe e sale, irrorate con un po’ di olio e coprite.
Lasciate cuocere a fuoco dolce per un’ora e mezza senza rimestare.
Buon Appetito!
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Approfondimenti
L’uso di essiccare il merluzzo (Gadus morhua) per conservarlo è antichissimo: vi sono documenti che attestano questa pratica nei Mari del Nord sin dai tempi di Carlo Magno (IX secolo).
Lo stoccafisso sarebbe stato introdotto nel Triveneto dai veneziani, che erano grandi navigatori e portavano in patria ogni novità.
La più diffusa versione dei fatti sostiene che nel 1432 la spedizione agli ordini del capitano veneziano Pietro Querini naufragò in Norvegia, sull’isola di Røst.
Rientrando a casa, il Querini portò lo stoccafisso, che nel Triveneto è tuttora chiamato baccalà (mentre il baccalà nel resto d’Italia indica il merluzzo conservato sotto sale).
I veneziani videro nello stoccafisso un’allettante alternativa al pesce fresco, costoso e facilmente deperibile. Nacque allora la tradizione di consumare questo piatto secondo varie ricette, tra le quali il baccalà alla vicentina.
Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Gaufre