Il pecorino, varietà e stagionatura è un articolo che permette di vedere nel dettaglio quanti tipi di questo formaggio esistono e che tipo di stagionatura hanno.
Il pecorino sia grattugiato che a scagliette rappresenta uno dei formaggi più usati in cucina per via del sapore particolare e si abbina soprattutto a ingredienti dal gusto forte e piuttosto rustico.
Il pecorino viene usato soprattutto nel centro e Sud Italia per dare sapore non solo ai primi ma anche a secondi e contorni e per rendere più gustosi i ripieni.
Se è fresco o semistagionato può essere servito anche come formaggio da tavola.
Il pecorino viene prodotto con latte di pecora ma a seconda della zona di produzione acquisisce caratteristiche diverse.
Le varietà:
il romano si produce da ottobre a Giugno nell’agro Romano nella provincia di Grosseto e in Sardegna. Lo si riconosce per il colore bruno della crosta mentre all’interno la pasta bianca.
Il suo sapore è piuttosto piccante perché durante la lavorazione viene di tanto in tanto forato e lavato con acqua e sale.
Si può consumare come formaggio da tavola se la sua stagionatura va dai 3 agli 8 mesi, mentre dopo tale periodo è ottimo da grattugiare.
Il siciliano si produce sempre da ottobre a giugno ma solo in Sicilia. La sua Crosta è gialla e porta impressi i segni del canestro in cui è stato prodotto mentre la pasta è di colore bianco il suo sapore piccante soprattutto se vengono aggiunti i grani di pepe nero.
Si consuma fresco oppure dopo una stagionatura di 4 mesi anche grattugiato.
Il Toscano dal sapore più dolce è il comune Cacio a pasta semidura prodotto in Toscana e in alcuni comuni dell’Umbria del Lazio. La crosta è gialla mentre la pasta bianca ed è molto consistente. Se lasciato stagionare dopo 8 mesi può anche essere grattugiato.
Il sardo si dice stagionato se ha un’età compresa tra i 20 ed i 60 giorni altrimenti da 2 a 12 mesi viene detto maturo. Con il passare del tempo questo pecorino diventa più saporito e consistente e può essere anche grattugiato.