pulire i carciofi
Pulire i carciofi può sembrare, per lo più, difficile e complicato ma con i gusti accorgimenti e pochi utilissimi passaggi, diventerà, per chi si decide a realizzarlo, un gratificante momento di creatività.
Scegliete con accortezza i carciofi, devono essere molto freschi: il gambo dovrebbe spezzarsi con la pressione di un dito.
Lavate i carciofi tenendoli per il gambo, sommergendoli in un recipiente pieno d’acqua e premendo leggermente le bratee (foglie). Una volta lavati, scolateli e appogiateli sul tagliere; spezzate il gambo, tagliandolo a pochi centimetri sotto il bulbo.
Preferilbilmente, munitevi di guanti per evitare di pungervi e di annerirvi le dita. Con l’aiuto di un coltello affilato, procedete a tagliare le punte per eliminare le spine (se è il caso); togliete i filamenti del gambo; strofinate le parti tagliate con il limone ( il quale aiuta a prevenire l’annerimento dei carciofi che, essendo ricchi di ferro, si ossidano al contatto con l’aria quando vengono tagliati). Procedete a rimuovere le foglie più dure.
Tornite la base del fondo; arrotolateli e schiacciateli un po’ per aprirli leggermente da poter prelevare il fieno all’interno, ossia le barbe sottili che crescono al centro delle bratee con l’invecchiamento del prodotto. A questo punto, metteteli a bagno (preferibilmente in un recipiente smaltato, il metallo tende ad annerirli) in acqua acidulata con succo del limone per un’ora circa.