patata o elogio a un prodotto diffamato

patata o elogio a un prodotto diffamato

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Importata a Genova attraverso la Spagna nel 1585, la patata non sempre è stato cibo consumato e ritrovato quotidianamente nelle tavole italiane. Scopriamo l’idiosincrasia di un prodotto diffamato fin dall’inizio.

Tutto ebbe inizio in Perú: di certo, non poteva competere con lo splendore del mais, che cresceva verso il cielo e guardava in faccia il sole radiante, senza nominare l’evidente differenza tra le loro forme. Eccoci, un prodotto sociale ma che venne eclissato dal mais che, a dir poco, edificò una grandiosa civiltà e fu comandante assoluto dell’agricoltura dei popoli precolombiani.

E nemmeno con la dicussa storica scoperta delle Americhe le cose migliorarono: considerata dagli europei come un cibo velenoso (poiché allora più vicina allo stato selvatico, era più ricca di solanina, un alcaloide presente nella intera pianta e mezzo di diffesa naturale della stessa), il suo gusto sapido non fu di grande aiuto. L’entità della patata fu confusa e conseguentemente catalogata malsana, propiziatrice di malattie tali come la lebbra e la malaria, con proprietà narcotiche che alteravano il comportamento umano fino a far incorrere nel peccato… E chissà quanti altri delitti le furono attribuiti.

E così passarono 2 secoli prima di essere vista con diversi occhi, ossia, quegli della fame: i monarchi franchesi la introdussero nel regno per sfamare il popolo cercando di evitare “una rivoluzione”.

Ed incominciò la sua ascesa verso la fama della quale oggi si vanta clamorosamente: la nuvola sospetta che avvolgeva tutto quanto sparì quando il popolo irlandese l’accolse con le braccia aperte e mise su di essa un sguardo speranzoso, infatti, un bel piatto di patate sostituiva in gran parte la scarsità di pane, pasta e cereali.

Ah, è proprio a questo viaggio maledetto che dobbiamo ringraziare: la patata è, senza ombra di dubbio, monarca indiscusso delle tavole europee.

La patata è ricca di potassio (adatta alle diete dimagranti sempre che non venga condita con oli e grassi), presenta molte sostanze nutritive (calcio, cloro, ferro, fosforo, magnesio, manganese, ferro) e vitamina A, B e C. Ha propietà terapeutiche a livello digestivo favorendo la flora batterica, è povera di grassi e amidi (contrario a quello che si è sempre creduto), è molto digeribile.

Le patate sono tuberi facilmente trovabili tutto l’anno. La sana alimentazione consiglia di consumarle fresche, cuocerle intere e con la buccia al vapore e al forno per conservare al massimo le loro proprietà nutritive. Ma nessuno ci priverà di friggerle ogni tanto. Se la ricetta prevede l’eliminazione della buccia, usate un pelapatate per toglierne la minor quantità possibile. Prima di cuocerle, controllate che non presentino germogli ne parti colorate di verde, che in tal caso vanno buttate via. Conservatele in luoghi non esposti alla luce o en frigorifero.

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