Albe

CIBI PER VERI TEMERARI

Esistono al mondo specialità e preparazioni capaci di far rizzare il pelo anche ai più temerari.

Considerati da alcuni incredibili prelibatezze, sono davvero poco attraenti agli occhi e talvolta all’olfatto e al gusto dei forestieri.

Ma quali sono i cibi del mondo per veri temerari?

SHÉJIǓ:

é una bevanda alcolica all’essenza di serpente tipica della Cina e di altri paesi asiatici. La preparazione più comune di questo prodotto avviene mettendo un serpente velenoso in una bottiglie di vino di riso o un altro alcolico. La bevanda viene lasciata riposare per mesi di modo che il rettili rilasci nell’alcol la sua essenza.

PANIKI:

é una tradizionale zuppa indonesiana a base di pipistrelli che vengono prima “abbrustoliti” per eliminare la tipica peluria e poi cotti con delle spezie nel latte di cocco.
Esiste anche una variante più speziata, per chi ama i sapori piccanti.

CASU MARZU:

detto anche “Formaggio Marcio”, direttamente dalla straordinaria Sardegna. É un formaggio caratterizzato dal suo particolare processo di formazione: si tratta di formaggio pecorino, o meglio caprino, colonizzato dalle larve della mosca del formaggio che quindi è conosciuta come mosca casearia. L’interno della forma si presenta composto da una crema omogenea di colore giallastro e dal sapore molto particolare e pungente.

RAGNI FRITTI:

prelibatezza locale del territorio della Cambogia, precisamente nella cittadina di Skoun. Le tarantole allevate vengono passate in una pastella ancora vivi e poi fritti in olio aromatizzato con aglio. Si dice abbiano un sapore simile al pollo fritto e al merluzzo.

SANNAKJI:

è un tipico piatto coreano, facente parte della categoria degli hoe, piatti di pesce crudo. Nello specifico, il piatto è costituito da nakji (piccolo polpo) ancora vivi. Poiché le ventose presenti sui tentacoli sono ancora attive al momento del servizio, occorre fare particolare attenzione al momento del pasto: è possibile infatti che tali ventose, al momento dell’ingestione di un tentacolo, si attacchino alle mucose della gola o della bocca con un serio rischio di soffocamento.

HAKARL:

in lingua islandese “squalo fermentato”, è da considerarsi una prelibatezza enogastronomica islandese, ed ha un caratteristico odore di ammoniaca. La carne di squalo viene sotterrata, da tre a sei mesi, fino a quando non è putrefatta al punto giusto, ossia quando raggiunge una consistenza gommosa e completamente marcia. Una volta estratto dalla fossa, lo squalo viene tagliato in spesse strisce e appeso a seccare per diversi mesi.

BALUT:

tipico di molto paesi dell’Asia, soprattutto di Cina e Filippine, consiste in un uovo di anatra o di gallina fecondato e bollito nel suo guscio poco prima della schiusa, quando l’embrione al suo interno è quasi completamente formato.

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