Risotto al basilico, mazzancolle e pinoli

risotto, basilico, mazzancolle, pinoli

Risotto da gusto fresco e  tanta voglia di estate. Quando cucino piatti con il basilico il mio primo pensiero è l’estate, il caldo, i colori e i profumi della natura. Tutto quello che ci circonda è nel pieno del suo vigore. Tutto risplende di nuovo. Questo risotto al basilico con mazzancolle e pinoli, mi aiuta a sognare un po’ e ad immaginare come sarà l’estate che verrà. La sua preparazione è semplicissima.

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Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di riso carnaroli
  • 50 g di burro
  • 1 scalogno
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 1 busta di mazzancolle precotte decongelate
  • 2 mazzi di basilico
  • 2 cucchiai di panna liquida
  • 2 bustine di pinoli
  • 2 dl di brodo vegetale
  • sale
  • pepe

Procedimento

In una pentola si prepara il brodo con sedano, carota e cipolla o semplicemente usando de dado vegetale. Si puliscono le mazzancolle e si tagliano a pezzetti, ricordandosi di lasciarne da parte 16 ( 4 per persona) intere e si lasciano da parte. Si monda grossolanamente il basilico e lo si mette nel mixer insieme a metà dei pinoli, i 2 cucchiai di panna liquida e un po’ di sale. Si frulla a colpi, accendendo e spegnendo i mixer continuamente, in modo da non fare annerire il pesto. o si estrae a lo si lascia da parte.
In una casseruola si imbiondisce lo scalogno con metà del burro, si tosta il riso e lo si bagna con il vino bianco, si procede la cottura così, aggiungendo di tanto in tanto del brodo bollente per 10 minuti.
A metà cottura si aggiunge il pesto, donando così al risotto un bel colore verde, poi si aggiungono i pinoli (lasciandone da parte qualcuno per la decorazione) e le mazzancolle a pezzetti. Si termina la cottura, mantecando con il restante burro.
Una volta impiattato il risotto, si decora il risotto con i pinoli e le 4 mazzancolle intere.

Non potevo non abbinare un vino fantastico ad un piatto che lo è altrettanto..

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Cosa si scrive a proposito del Ca’ del Bosco Rosè  Cuvée Prestige:

Transizione. Il rosa più che un colore è uno stato d’animo sospeso,
come una delicata transizione tra il bianco e il rosso che
s’inseguono, senza mai essere né uno né l’altro.  Franciacorta Rosé
regala una magia in bilico tra due sfumature. Il colore rosé si
ottiene dopo una breve macerazione delle uve rosse di Pinot nero.
Soltanto poche ore per ottenere quella particolare tonalità
che evoca i tramonti di primavera: bisogna cogliere l’attimo,
un momento prima il colore è troppo chiaro, un attimo dopo
è troppo scuro. E poi il delicato incontro con lo Chardonnay
e una lenta, paziente maturazione. Cuvée Prestige Rosé,
il Franciacorta ideale per le occasioni più importanti.
Soprattutto le più romantiche.

La Cuvée Prestige Rosé nasce dalla vinificazione separata delle uve di Pinot Nero e di Chardonnay. Le uve di Pinot Nero, una volta separate dai raspi, vengono trasferite per gravità all’interno di tini dove viene condotta per 24 – 48 ore una breve macerazione: soltanto poche ore per “cogliere l’attimo”, per ottenere cioè quella particolare e delicata sfumatura di colore rosa che distinguerà il Franciacorta Rosé in bottiglia. In seguito il mosto, separato dalle bucce, fermenta in tini d’acciaio a temperatura controllata. Le uve di Chardonnay vengono invece vinificate in modo tradizionale: dopo la pressatura dei grappoli interi, le diverse frazioni di mosto fermentano separatamente in tini d’acciaio a temperatura controllata. Dopo 8 mesi di affinamento si procede al “rito magico” della creazione della cuvée, assemblando i vini base di Pinot Nero con i vini base di Chardonnay. La Cuvée Rosé così ottenuta viene imbottigliata e affinata sui lieviti in cantine interrate, alla temperatura costante di 12°C.
 
 
 
fonte: http://cadelbosco.it

 

 

 

Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

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