Crostata crudista con scarto di spremuta, zucca e zenzero

crostata crudista

Premetto: non seguo l’alimentazione crudista, ma spesso mi piace sperimentare piatti nuovi. E poi se penso a quanta energia sprechiamo e quanto cibo gettiamo ogni giorno, cerco d’impegnarmi il più possibile per creare piatti che facciano del bene a noi e all’ambiente. Ecco il mio primo “esperimento crudista” : crostata crudista con scarto di spremuta, zucca e zenzero. Favolosa!!

“La cucina crudista è sicuramente una delle più basse per impatto ambientale, principalmente per l’utilizzo di materie prime esclusivamente vegetali. In secondo luogo perchè in gran parte delle ricette si usa pochissima energia ed acqua, rispetto alle cotture tradizionali, un motivo in più per provarla. L’essiccatore molto usato nella cucina crudista (super presente anche in Ecocucina) consuma come una lampadina per cui, anche se viene fatto funzionare per diverse ore, ha comunque un basso consumo di energia.” Cit. Lisa Casali

Il nuovo concetto di “Crudismo Intelligente” di nutrizione.it

Dopo diversi anni di esperienza con una nutrizione vegana e crudista è stato coniato questo nuovo termine: “Crudismo Intelligente”. Il miglior modo di avere successo con una dieta vegana crudista è quello di approcciarsi gradualmente.
Il concetto più importante da tenere bene a mente è che passando ad uno stile di vita veramente naturale quale il crudismo, stiamo facendo compiere al nostro corpo una vera e propria metamorfosi, in cui il sistema immunitario dovrà piano piano ripulire ogni organo dai pesanti residui della vecchia alimentazione sostenuta per anni.

I 6 errori da evitare

Ci sono alcuni errori sicuramente da evitare nel fare questo percorso virtuoso e conoscerli ti renderà sicuramente la strada più facile, evitando di perdere tempo:

  1. L’errore più comune è quello proprio di avere un eccessivo entusiasmo e inserire dall’oggi al domani enormi quantità di frutta e verdura cruda della dieta… Questo rischia di creare processi fermentativi, dovuti non alla frutta e verdura in sé, ma dai vecchi residui che entrano in contatto con le fibre vegetali;
  2.  Un altro errore comune è quello di pensare che crudo = salutare… niente di più lontano dalla verità; è imperativo evitare di consumare una eccessiva quantità di grassi quali semi, noci, avocado, noci di cocco; questi alimenti vanno inclusi, ma bisogna dare priorità a frutta e verdura;
  3.  Non rispettare le giuste associazioni di cibi può rivelarsi un errore sgradevole; la frutta và necessariamente consumata da sola e il modo migliore di digerire e assorbire i nutrienti è quello di seguire un regime dissociato, quindi stare attenti a non mischiare proteine e carboidrati;
  4.  Confrontare la quantità di energia del cibo crudo usando le calorie come unità di misura può rivelarsi ingannevole: spesso i cibi cotti industriali ritenuti più ricchi di energia e nutrienti ( come la pasta bianca), sono in realtà cibi morti, mentre nutrirsi di una quantità inferiore di cibi vivi e naturali può apportare una quantità e qualità di energia effettiva decisamente superiore;
  5.  Spaventarsi di eventuali effetti disintossicanti quali eccessiva magrezza iniziale, pesantezza, mal di testa. Molto spesso, come già sottolineato nell’articolo, il regime crudista “scioglie” i depositi di muco e tossine accumulate o di minerali inorganici depositati, e questo può portare a degli sgradevoli effetti disintossicanti…
  6. Anche se ultimo, l’errore più fatale si rivela spesso quello della eccessiva rigidità mentale: disintossicarsi dalla dipendenza dal cibo cotto è difficile e può esserci una richiesta del nostro organismo di fare un passo indietro e rallentare il processo di cambiamento. Importante assecondare e ascoltare la saggezza del nostro corpo, cercando di trattarlo con saggezza e aiutandolo a trovare il suo giusto equilibrio, che può variare da persona a persona.

Ingredienti per 6 persone:

  • 280 g di biscotti secchi ( i biscotti secchi non sono crudisti. Sostituiteli con farina d’avena, farina di nocciole e farina di mandorle in uguali quantità)
  • 80 g di amaretti (potete evitarli e sostituirli con ulteriore farina di mandorle)
  • 180 g di margarina o burro di sesamo
  • 80 g di zucca marina di chioggia (o butternut)
  • 100 g di scarti di spremuta d’arancia
  • 100 g di albicocche secche
  • 50 g di zucchero di canna
  • 1 radice piccola di zenzero

Preparazione:

  1. Sbriciolate i biscotti e gli amaretti in un mixer poi unire la margarina morbida e frullate fino ad ottenere uno sbriciolato piuttosto fine.
  2. Compattate questo composto in uno stampo da crostata di 22 cm con fondo removibile sia alla base che sui bordi a formare il guscio di una crostata.
  3. Mettete il tutto in freezer per almeno un’ora.
  4. Mettete lo zucchero in una padella e lasciatelo caramellare leggermente.
  5. Nel mixer frullate le albicocche secche con la zucca tagliata a cubetti piccolissimi.
  6. Aggiungete acqua se necessario e unite la polpa di scarto della spremuta.
  7. Aggiungete il mix frullato allo zucchero e se s’indurisce aspettate e vedrete che tornerà cremosa. Al massimo potete aggiungere ancora acqua.
  8. La fiamma deve essere bassa e la temperatura non deve superare i 45° C.
  9. Lasciate raffreddare la marmellata, farcite la crostata e mettete in frigo fino al momento di servire.

Mara Toscani

Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

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