Come sapete, non sono crudista, ma mi piace sperimentare piatti e consistenze nuove, primoper il gusto di scoprire, secondo per evitare di sprecare e di consumare energia. Un modo originale per salvaguardare ciò che ci circonda. Ecco il secondo esperimento della crostata crudista, l’impasto base.
I 6 ERRORI DA EVITARE nel diventare crudista
Ci sono alcuni errori sicuramente da evitare nel fare questo percorso virtuoso e conoscerli ti renderà sicuramente la strada più facile, evitando di perdere tempo:
- L’errore più comune è quello proprio di avere un eccessivo entusiasmo e inserire dall’oggi al domani enormi quantità di frutta e verdura cruda della dieta… Questo rischia di creare processi fermentativi, dovuti non alla frutta e verdura in sé, ma dai vecchi residui che entrano in contatto con le fibre vegetali;
- Un altro errore comune è quello di pensare che crudo = salutare… niente di più lontano dalla verità; è imperativo evitare di consumare una eccessiva quantità di grassi quali semi, noci, avocado, noci di cocco; questi alimenti vanno inclusi, ma bisogna dare priorità a frutta e verdura;
- Non rispettare le giuste associazioni di cibi può rivelarsi un errore sgradevole; la frutta và necessariamente consumata da sola e il modo migliore di digerire e assorbire i nutrienti è quello di seguire un regime dissociato, quindi stare attenti a non mischiare proteine e carboidrati;
- Confrontare la quantità di energia del cibo crudo usando le calorie come unità di misura può rivelarsi ingannevole: spesso i cibi cotti industriali ritenuti più ricchi di energia e nutrienti ( come la pasta bianca), sono in realtà cibi morti, mentre nutrirsi di una quantità inferiore di cibi vivi e naturali può apportare una quantità e qualità di energia effettiva decisamente superiore;
- Spaventarsi di eventuali effetti disintossicanti quali eccessiva magrezza iniziale, pesantezza, mal di testa. Molto spesso, come già sottolineato nell’articolo, il regime crudista “scioglie” i depositi di muco e tossine accumulate o di minerali inorganici depositati, e questo può portare a degli sgradevoli effetti disintossicanti…
- Anche se ultimo, l’errore più fatale si rivela spesso quello della eccessiva rigidità mentale: disintossicarsi dalla dipendenza dal cibo cotto è difficile e può esserci una richiesta del nostro organismo di fare un passo indietro e rallentare il processo di cambiamento. Importante assecondare e ascoltare la saggezza del nostro corpo, cercando di trattarlo con saggezza e aiutandolo a trovare il suo giusto equilibrio, che può variare da persona a persona.
Ingredienti per 400 g d’impasto:
- 150 g di mandorle spellate
- 100 g di anacardi al naturale
- 100 g di datteri
- 50 g di uvetta
- 1/2 stecca di vaniglia
- 1 pizzico di sale
Se vi piace potete aggiungere cannella, limone o altri sapori.
Preparazione:
- Inserite frutta secca e disidratata nel mixer. Aggiungete la vaniglia, il sale e la buccia grattugiata del limone o la cannella (o entrambi).
- Frullate il tutto a lungo, facendolo a impulsi, per non surriscaldare l’impasto. Il risultato da ottenere dovrà essere una pasta omogenea. Se vi dovesse risultare difficoltoso, aiutatevi con succo di limone o di arancia.
- Rivestite il fondo di una tortiera a cernieracon la carta da forno bagnata e strizzata bene.
- Distribuite il composto livellandolo il meglio possibile. Ricordatevi di formare un piccolo bordo.
- Fate riposare in frigorifero coperto da pellicola per 10 minuti.
- Farcite con il composto che più vi aggrada.