Mustazzoli, biscotti natalizi catanesi

Con il nome di mustazzoli (o mostaccioli) ci si riferisce a tipici biscotti natalizi diffusi in tutta la Sicilia e anche in altre regioni italiane: in comune spesso c’è solo il nome, perché sono diverse le ricette e anche l’aspetto, non solamente secondo la regione, ma, come spesso accade, anche secondo le tradizioni familiari e le zone.

La ricetta da me proposta è preparata nella provincia di Catania e in alcune zone del messinese: si tratta di una frolla sottile cotta al forno farcita con un composto a base di vino cotto e frutta secca e profumato con cannella e buccia d’arancia.

Il nome di questo dolce non si riferisce, come spesso si pensa, al mosto cotto presente nella farcia, ma alla parola “mustaceum” una focaccia dolce che veniva preparata avvolta nelle foglie di mustace, pianta simile all’alloro, citata da Plinio nella sua “storia naturale” e che era tradizionale nei festeggiamenti nuziali e durante le feste di Saturno già nel periodo romano.

Troviamo poi altri riferimenti ai mustazzoli nel 1606, quando il conte di Jeraci a causa della scarsità del frumento li mise al bando: “che per scarsezza di frumento non si possa fare biscotti né mustazzoli” (Pitré). La parola è poi presente in tutti i vocabolari siciliani del Pasqualino (1785), del Mortillaro (1853), del Traina (1868) e del Nicotra (1883).

Fino agli anni ’60 in alcuni paesi i ragazzini, durante le feste di fine anno, erano soliti girare di casa in casa recitando una filastrocca che inizia così:

Bon Capo d’annu! Bon capu di misi,                                                          

Li mustazzola, unni sù misi?

(notizie liberamente tratte dal “Libro d’oro della cucina e dei vini di Sicilia” – Pino Correnti )

mustazzoli

Mustazzoli

Ingredienti

Per la pasta

  • farina 00, 500 grammi
  • zucchero, 150 grammi 
  • uova, 2 
  • strutto 100 grammi  
  • ammoniaca,  5 grammi
  • latte q.b.

Per la farcia

  • vino cotto, un litro 
  • buccia d’arancia grattugiata q.b.
  • cannella in polvere, un cucchiaio 
  • chiodi di garofano in polvere, un pizzico
  • amido di grano, 100 grammi
  • mandorle (e/o nocciole o noci) tostate, 200 grammi

Preparazione

In un tegame mettere a riscaldare il vino cotto insieme all’amido, alle spezie e alla buccia grattugiata dell’arancia, mescolando sempre per evitare che si formino grumi.

Cuocere mescolando fino a raggiungere la giusta densità: una crema consistente ma morbida. Qualche minuto di spegnere aggiungere la frutta secca tritata grossolanamente avendo cura d’incorporarla  in modo omogeneo al composto.

Lasciar intiepidire.  

Mentre la farcia si raffredda, impastare velocemente la farina con le uova, lo strutto ammorbidito, lo zucchero, l’ammoniaca e pochissimo latte in modo da ottenere un impasto liscio ed elastico.

Stenderlo con il mattarello in una sfoglia sottile e, con l’aiuto della rotella dentata, ricavare dei rettangoli (di circa cm 10×6)

Allinearli sul tavolo leggermente infarinato.

Nel frattempo si saranno ricavati dal composto preparato e ormai freddo tanti piccoli cilindri, che verranno poggiati al centro della sfoglia, per poi alzare i lati lunghi della pasta a chiudere il ripieno, piegandone quindi le estremità per conferire la caratteristica forma ad S.

mustazzoli prima di essere arrotolati

Trasferire i mustazzoli su una teglia ricoperta da carta forno e, con una pinzetta o una forbice (io uso una forbicina da ricamo che ho destinato appositamente per questo scopo), praticare alcuni taglietti decorativi lungo i bordi precedentemente già tagliati con la rotella dentata.

Mettere in forno caldo a 180° per 15-20 minuti: devono rimanere chiari, solo leggermente bruniti ai bordi. 

I  mustazzoli sono pronti, lasciarli raffreddare prima di servirli… meglio ancora se fatti riposare alcune ore.

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