La regina Margherita e la pizza! La bella pizza napoletana, semplice, farina, olio, pomodoro, mozzarella e basilico.. nelle pizzerie datate si conserva la pasta del giorno prima per fare le pizze del giorno dopo, così il “criscito” lievito, si tramanda di anni in anni, di generazioni in generazioni..
Le pizzerie più antiche di Napoli sono la Pizzeria Brandi fondata nel 1780 dove è nata la vera pizza Margherita, l’antica Pizzeria da Michele situate nei centri storici della città, qui la pizza non ha eguali!
“Siamo esattamente nel 1889.Quella estate il re Umberto I con la regina Margherita, la trascorsero a Napoli, nella reggia di Capodimonte. La regina era incuriosita dalla pizza che non aveva mai mangiato e di cui forse aveva sentito parlare da qualche scrittore o artista.
Ma non poteva andare lei in pizzeria cosi’ la pizzeria ando’ da lei; cioe’ fu chiamato a palazzo il piu’ noto rinomato pizzaiuolo del tempo che si trovava alla salita Sant’Anna, a pochi passi da via Chiaia.Don Raffaele venne, vide e vinse, utilizzando i forni delle cucine reali, assistito dalla moglie donna Rosa, che era poi la vera maestra di pizze, la vera autrice di quelle classiche che furono presentate ai sovrani, una con sugna che e’ una sorta di strutto, formaggio e basilico; una con aglio, olio e pomodoro e una terza con mozzarella, pomodoro e basilico, cioe’ con i colori della bandiera italiana, che entusiasmo’ in particolare la regina Margherita, e non solo per motivi patriottici.
Don Raffaele, da bravo uomo di pubbliche relazioni, colse al volo l’occasione e chiamo’ questa pizza ” alla Margherita”, il giorno dopo la mise in lista al suo locale ed ebbe, come si puo’ immaginare, innumerevoli richieste……..” notizie tratte da QUI
“La pizza a Napoli fu popolarissima sia presso i napoletani più poveri che presso i nobili, compresi i sovrani borbonici. Il successo della pizza conquistò anche i sovrani di Casa Savoia, tanto che proprio alla regina Margherita di Savoia nel 1889 il pizzaiolo Raffaele Esposito dedicò la “pizza Margherita“, che rappresentava il nuovo vessillo tricolore con il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro ed il verde del basilico.”
Regina Margherita ambasciatrice di bontà
Figlia di Ferdinando di Savoia, sposò il cugino Umberto a soli diciassette anni.
Bionda e di bel portamento, Margherita sviluppò un carattere religioso e conservatore, dimostrando un notevole interesse per le arti.
Le sue eccellenti qualità di comunicatrice, supportate dal sentito coinvolgimento nelle opere filantropiche, le fecero guadagnare una notevole popolarità.
Come regina s’impegnò per promuovere il “made in Italy”, spezzando l’imperante francesismo dell’epoca.
Diede l’esempio sia indossando abiti e gioielli realizzati dai migliori artigiani della penisola, sia mangiando all’italiana. «Anche la regina Margherita mangia il pollo con le dita» era il detto popolare che ricordava il cosciotto di pollo da lei assaggiato a Napoli usando direttamente le mani.
La sua grande notorietà le fece dedicare pure delle ricette: torta Margherita, panforte Margherita, pizza Margherita.
Riguardo a quest’ultima preparazione, diventata il cibo italiano più conosciuto al mondo, due sono le tesi delle sue origini, una più strutturale l’altra più emozionale:
– pizza Margherita in quanto le fette di mozzarella campana sono disposte a “petalo di margherita” per definire le fette da tagliare;
– pizza Margherita perché creata appositamente in onore della visita della regina a Napoli. Correva il 1889, Umberto I e Margherita, durante il viaggio nella città, scoprirono il notevole interesse che la gente aveva per delle particolari focacce al pomodoro. I responsabili delle cucine Savoia decisero allora di far assaggiare quelle specialità ai monarchi, invitando alla reggia uno dei più celebri fornai della città, Raffaele Esposito. Tre le tipologie sfornate: “mastunicola” (pizza bianca), pizza pomodoro-acciughe, pizza pomodoro-mozzarella-basilico.
La regina, apprezzò soprattutto quest’ultima, anche per l’evidente accostamento al tricolore italiano: il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro ed il verde del basilico. Fu così che in seguito dell’elogio reale la pizza alla mozzarella venne battezzata “Margherita”.
notizie prese da QUI
E passiamo alla ricetta che a dire il vero è semplicissima, basta partire dalla farina e aggiungere man mano l’acqua con il lievito di birra e il sale fino ad ottenere un composto morbido quasi appiccicoso da mettere a lievitare, va stesa poi sottile e condita in questo caso con salsa di pomodoro, mozzarella e basilico..
La caretteristica della buona pizza napoletana è il “cornicione” ovvero il contorno che deve essere più alto..
[Per la ricetta consiglio Olio extravergine d’oliva Dante
Con questa ricetta partecipo al contest di Cardamomo&Co… non potevo scegliere altra donna! 😀
Questa ricetta della pizza margherita è senza glutine
175 grammi di farina mix per pane nuova terra
10 grammi di olio extravergine d’oliva
1/2 cubetto di lievito di birra
140 ml di acqua
salsa di pomodoro
mozzarella
basilico
Impastare gli ingredienti, stendere la pizza e mettere a lievitare 30 minuti.
Condire con pomodoro e cuocere in forno a 200° circa 15 minuti, estrarre, condire con la mozzarella e reinfornare pochi minuti.
Mettere basilico e servire…
Versione tradizionale..
Farina manitoba Rosignoli Molini
Ricetta: La regina Margherita e la pizza!
Ingredienti
- 220 grammi di acqua
- 1/2 cubetto di lievito
- 1 cucchiaino di zucchero
- 400 grammi di farina
- 30 grammi di olio (o sugna)
- pomodoro
- mozzarella
- basilico
Procedimento
- Sciogliere il lievito con acqua e un cucchiaino di zucchero, favorirà la lievitazione.
- In una spianatoia sistemare la farina, aggiungere l’acqua con il lievito, l’olio e impastare fino ad ottenere un impasto morbido.
- Mettere a lievitare fino al raddoppio in una ciotola coperta con un cannovaccio.
- Stendere l’impasto con un mattarello, condire con salsa di pomodoro e olio.
- Cuocere in forno caldo a 220° per circa 15 minuti, togliere dal forno sistemare la mozzarella e rimettere in forno pochissimi minuti..
- Mettere il basilico e servire..
- Bon appétit.
Preparation time: 20 minute(s)
Cooking time: 20 minute(s)
Diet tags: Reduced fat
Number of servings (yield): 2
Culinary tradition: Italiana
Voto
Copyright © Vickyart.
E certo che va bene, anzi benissimo!
Un bacio!
Nous avons la pizza et toute son histoire. Merci beaucoup.
Je note.
A bientôt.
quante notizie…brava!!
la pizza la mangerei pure a colazione…peccato non poter allungare la mano
è meravigliosa!!
baci
posso passare da te????? sto sbavando davanti allo schermo!!
la mangerei tutta io ahahahah buonaa
mamma mia com’è bella questa pizza Vicky!!!! Mi è venuta l’acquolina in bocca!!
Che dire? Perfetta!!!!!
Che dire? Perfetta!!!!