Zuppa di borlotti e radicchio

 Oggi fa freddo, molto freddo,

Qui in Brianza gli ultimi tre giorni di gennaio vengono chiamati i giorni della Merla, secondo un’antica storia popolare sono i giorni più freddi dell’anno.

Sono le cinque del pomeriggio, ho voglia di preparare qualcosa che scaldi il cuore e lo stomaco

Quasi, quasi preparo una zuppa di borlotti e radicchio…

L’idea di preparare qualcosa di caldo mi piace… i miei fagioli sono lì che aspettano solo di essere cucinati, aspettano da ieri sera, pazienti.

Li sciacquo e li metto a lessare con una carota, del sedano e una piccola cipolla, li lascio lì a cuocere piano piano per due ore, intanto mi dedico ad altro…

Ma mentre preparo la pentola, le verdure e compio i  soliti gesti, mi rammento di un articolo di Banana Yoshimoto,  pubblicato sul “Corriere della Sera” qualche tempo fa…

E allora mentre i fagioli cuociono io vi racconto di lei…

Zuppa d’anima, questo è il titolo dell’articolo,  commovente che va dritto al cuore, profondamente vero.

Il padre di Yoshimoto stava morendo, la scrittrice  si trovava in uno stato di profonda prostrazione, acuita da una forte influenza che sembrava volesse amplificare ai massimi livelli la sua già dolorosa situazione. Non riusciva a mangiare, non aveva alcun appetito e non sentiva alcun bisogno di nutrirsi. Solo quando un’amica le portò una zuppa di miso preparata dalla madre  riprese contatto con il suo senso del gusto:

” Mio padre stava morendo, io non riuscivo a mangiare, una ciotola, e un’altra ciotola ancora, mi hanno dato forza”

Fu grata per quella zuppa, per quella energia che era solo e soltanto in quella zuppa, preparata in quel modo da quella madre soltanto, ogni madre, ogni persona prepara la propria zuppa, ognuno di noi immette la propria energia in ciò che prepara.

Altre persone in seguito, prepararono del cibo per lei: il marito, lo stufato, l’amico, gli spaghetti fritti alla thailandese, la sua ex segretaria, il passato di pomodoro all’italiana…

“Dietro a ognuno c’era il calore di un sorriso, l’affetto di un essere umano nei miei confronti…”

…”non ho mai più voluto mangiare piatti che non incontrassero il mio gusto, o preparati da qualcuno di cui non potessi vedere il viso… Anche l’anima mangia. Ed è proprio l’anima che voglio nutrire”

Il testo anticipato dal Corriere della Sera è tratto dal progetto “Romanzo del mondo”, promosso dal network di donne WE, “Women for EXPO”, che verrà pubblicato nel maggio 2015.

101 autrici di tutte le nazionalità in quest’opera collettiva sul cibo; per l’Italia daranno il loro contributo Simonetta Agnello Hornby (io adoro i romanzi di Simonetta ed anche quelli sulla cucina), Sveva Casati Modignani 8altra scrittrice che mi piace molto,  porta un po’ di leggerezza nella vita), Dacia Maraini (autrice che non ha bisogno di presentazioni).

A tutti quelli che come me preparano il cibo oltre che per se stessi, per i propri cari, che siano figli, mariti, genitori o amici dico:

Meditate su quanto c’è dentro a quel piatto, meditate su quanto lavoro e amore c’è in quel piatto, quanta della vostra energia è in quel piatto… cibo per l’anima appunto.

Zuppa fagioli e radicchio

Ecco allora la mia zuppa di borlotti e radicchio, ricetta semplice e gustosa, rustica e saporita accompagnatela a del pane casareccio e ad un buon vino vino rosso, scalderà stomaco ed anima.

Ingredienti:
200 g di fagioli borlotti secchi tenuti a bagno per 12 ore
80 g di prosciutto crudo
150 g di verdure per soffritto – carota,sedano,cipolla.
1 mazzetto di erbe aromatiche – quelle che preferite o avete a disposizione –
100 g di radicchio di Treviso
8 fette di pane casareccio
olio extra vergine d’oliva
burro q.b.
sale e pepe q.b.

Istruzioni per la preparazione:
1. Mettete i fagioli in una casseruola con il mazzetto aromatico e il prosciutto, bagnate con 2 l di acqua, coprite e portate ad ebollizione e cuocete per 30 minuti.
2. In una padella rosolate le verdure per soffritto con due cucchiai di olio evo, quando saranno ben rosolate unitele ai fagioli, lasciate cuoere per 2 ore.
3. Al termine della cottura, salate ed eliminate il mazzetto aromatico, prelevate metà dei fagioli e frullateli, aggiungete il passato di faggioli preparato a quelli tenuti interi nella casseruola.
4. Unite il radicchio tagliato a listarelle e lasciate cuocere per qualche minuto, aggiungete una macinata di pepe nero.
5. Tagliate il pane a fette, spalmatele leggermente con del burro e tostatele sotto il grill.
6. Condite la zuppa con 3 cucchiai di olio evo e 1 di aceto.
7. Servite la zuppa en calda accompagnata dalle fette di pane casereccio tostate.

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