I dolci tipici della cucina tabarkina sono i canestrelli. Si tratta di una sorta di biscotto ricoperto di “cappa” (glassa) che si gusta a fine pasto con un buon bicchiere di “muscatello” ( vino passito). Il loro impasto, a seconda delle festività religiose si trasforma: per Natale in “fantine” (bamboline), lune per la domenica delle palme e cavagnetti (cestinetti) per Pasqua. In passato tali preparazioni venivano offerte in dono ai bambini.
INGREDIENTI:
- 1 kg di farina
- 6 uova
- 400 g di zucchero
- 100 g di strutto
- la scorza di un limone
- 2 bustine di lievito
- 2 bustine di vanillina
- semi di finocchio qb
- un pizzico di sale
PREPARAZIONE:
disponete la farina a fontana, mettete al centro le uova, un pizzico di sale, la vanillina, la scorza di limone grattugiata, lo strutto i semi di finocchio lo zucchero e il lievito. Mescolate prima con una forchetta e poi impastate con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Formate dei filoncini dello spessore di un dito e lunghi 24/ 26 cm, sovrapponete le estremità e ricavate delle ciambelle.
Disponete i canestrelli su una teglia rivestita di carta da forno e cuocere a180° per 15/ 20 minuti.
La ricetta classica prevede che i canestrelli vengano ricoperti con una glassa preparata con albume e zucchero a velo e poi decorati con confettini colorati. Ogni famiglia ha però la sua ricetta, mia madre che era una donna molto pratica, usava passare i canestrelli nell’albume leggermente sbattuto e poi nello zucchero semolato, così evitava il passaggio successivo.
Buon lavoro
Vannisa