Ovviamente, qualora decideste di fare le cose per bene, sarebbe consigliabile partire dai ceci messi a bagno e cotti con l’aggiunta magari di qualche rametto di rosmarino e di un paio di spicchi d’aglio, oppure acquistarli già cotti in qualche forno di fiducia, ma in mancanza di meglio ripeto, anche affidandovi agli ingredienti “da dispensa” vi assicuro che farete un figurone con i vostri commensali.
Mi è stato fatto notare che questa ricetta appartiene a Fulvio Pierangelini; chiedo scusa allo chef per l’utilizzo dei ceci già pronti per velocizzare il procedimento. In ogni modo la ricetta è davvero degna di nota.
E adesso eccovi la ricetta per preparare la vostra passatina di ceci con gamberi
- 500 di ceci già lessati (possibilmente acquistati presso un forno così da avere anche un pò del liquido di cottura)
- 400 g di code di gamberi (vanno bene anche quelle surgelate precotte)
- peperoncino fresco
- un paio di rametti di rosmarino
- due spicchi d’aglio
- sale
- olio d’oliva
- pepe fresco macinato al momento
- Prima di tutto lessare le code di gamberi; per fare questo, trattandosi di crostacei precotti, basterà portare a bollore abbondante acqua salata aromatizzata con mezzo limone.
- Una volta raggiunto il bollore, versare le code ancora surgelate, spegnere il fuoco, coprire con un coperchio e lasciare che le code di gambero scongelino. Una volta scongelate e intiepidite, sgusciarle e tenerle in caldo.
- Riscaldare i ceci e passarli utilizzando un mixer ad immersione.
- In una pentola possibilmente di coccio mettere un pò di olio di oliva e farvi soffriggere gli spicchi d’aglio schiacciati, i rametti di rosmarino e il peperoncino. Appena gli spicchi d’aglio avranno preso colore, toglierli dall’olio insieme al rametto di rosmarino; versare la passatina di ceci e allungare la purea ottenuta con il liquido di cottura dei ceci (in mancanza utilizzare un poco di acqua calda) fino ad ottenere la consistenza desiderata.
- Fare insaporire la passatina di ceci per qualche minuto. Versare la passatina nei piatti decorando con qualche coda di gambero, un filo di ottimo olio extravergine d’oliva e una macinata di pepe nero.
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Un gesto irrispettoso e di estrema maleducazione il non citare Fulvio Pierangelini
Michele perdonami ma non volevo essere irrispettosa; se segui il mio blog avrai modo di notare che non manco mai di citare la fonte delle mie ricette. Che sia la mia vicina di casa o un ritaglio di giornale per me poco importa; non sapevo che questa ricetta fosse di Pierangelini (a dire il vero non lo seguo molto), se non ricordo male è un piatto che ho assaggiato in un ristorante, quindi provvederò a segnalarlo nell’articolo. Grazie per avermelo fatto notare.
Un caro saluto
Lu