La mantovana di Prato dell’Artusi è il classico dolce semplice da colazione; viene preparato con ingredienti semplici e genuini e la sua particolarità sta nel fatto che il sapore migliora di giorno in giorno. Anche se è davvero difficile resistere al profumo del dolce appena fatto, la cosa migliore sarebbe farla riposare per un giorno prima di mangiarla. La Mantovana di Prato è ottima anche come dolce di fine pasto, accompagnata ad un bicchierino di ottimo Vin Santo.
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Una variante molto simile è questa: Mantovana di Prato. Differisce solo nel quantitativo degli ingredienti che rimangono comunque gli stessi. Il risultato è una torta un po’ più alta di questa ma ugualmente molto buona. Credetemi, in tanti anni che le preparo non ho ancora capito quale delle due mi piace di più!
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Fonte ricetta: La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene
- DifficoltàBassa
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di cottura30 Minuti
- Porzioni8 persone
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
Per preparare la mantovana di Prato dell’Artusi occorrono:
- 170 gFarina 00
- 170 gZucchero
- 150 gBurro (fuso a bagnomaria)
- 1Uovo
- 4Tuorli
- q.b.Scorza di limone (grattugiata)
- 50 gMandorle
- 30 gPinoli
Strumenti
- Tortiera rotonda diametro 24 cm
Preparazione:
Montare bene l’uovo e i tuorli con lo zucchero; unire la farina, poco alla volta, la scorza di limone grattugiata ed infine il burro fuso.
Versare il composto in una teglia di 24 cm di diametro e ricoprire con le mandorle e i pinoli tritati grossolanamente.
Infornare a 180° per circa 30 minuti.
Una volta pronta farla raffreddare e cospargerla con abbondante zucchero a velo.
I consigli di Uovazuccheroefarina:
Pellegrino Artusi si raccomanda che la torta non venga più alta di un dito e mezzo, al massimo due, affinché in forno abbia modo di asciugarsi bene; a dire il vero io spesso la faccio più alta (in tal caso aumento la dose di 1/2) ma vi posso assicurare che viene molto buona ugualmente!
La ricetta originale prevede 50 g tra mandorle e pinoli ma io ne ho sempre messi di più, per farla un po’ più ricca.
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