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Io e Neve
Io e Neve siamo amiche. Ogni tanto mi viene a trovare, ma non sempre, se va bene una volta all’anno altrimenti possono passare anche due inverni o tre. Quando arriva, non mi chiede il permesso illumina il cielo e inizia a cadere. La mia gioia nel vederla è sempre uguale, immutata. I miei occhi non vorrebbero mai smettere di guardarla perché sono affascinati dal suo movimento, dalla lentezza e dalla luce che emana. A qualcuno non va giù che venga a trovarmi, si lamentano, sbuffano e sperano vada via in fretta. Nel tormento della vita quotidiana, nello studio che mi attanaglia, nella solitudine di quattro pareti, per me sei uno spettacolo gratuito in una finestra di 90 centimetri. C’è chi non ti conosce Neve, e mi chiede di descriverti, allora penso di scattare una foto ma appena la guardo capisco che sarebbe impossibile fermarti in uno scatto. Così mi affanno con le parole ma con scarsi risultati. Vorrei racchiuderti nelle mie mani e magari spedirti in un pacchetto giallo con la posta celere a chi non ti conosce e non sa chi sei. Ma tu te ne andresti anche il quel caso, in tutti i casi. Questa mattina mi son svegliata e già non ci sei più, avevi fretta di andartene da questo posto, ma io ti aspetterò ancora.