Torta bollita al caffè – Nigella style

Torta bollita al caffè Nigella style

La torta bollita al caffè è un dolce che ho visto fare in tv a Nigella, la mia dea della cucina calorica e burrosa. Beh non è proprio identica, ho cambiato qualcosina in qua e in là, perchè non riesco mai a tenere le mani a posto, ma diciamo che lo spirito di Nigella è vivo e vegeto in questo dolce!
Spirito che si nota fin da subito nella facilità e nella velocità di esecuzione, in 5 minuti la torta è pronta per essere infornata. Nigella mi ha sempre dato l’idea di una persona che ama cucinare, ma senza troppi pensieri, ama spasmodicamente il cibo, ma predilige le ricette easy e veloci, perchè il cibo deve essere piacere e relax, non causa di stress.
Interessante è anche il procedimento, visto che è diverso da quello a cui sono (e probabilmente siamo, qui in italia) abituati, è una torta che prevede una bollitura di alcuni ingredienti sul fuoco, e poi l’aggiunta di altri a freddo. diciamo che è un dolce che fa tutto quello che fin’ora vi ho detto di non fare….mettere le uova in un liquido caldo, non montare niente con le fruste, nè burro nè uova, prevede l’inserimento del lievito in un composto tiepido, cosa che fa partire istantaneamente il procedimento di lievitazione, etc….
ero un po’ timorosa riguardo alla riuscita, ma Nigella è Nigella, quindi ho voluto provarla e fidarmi, e sorpresa, era buonissima!!! poteva Nigella tradirmi? ASSOLUTAMENTE NO!

Torta alla banana e latte di cocco – sofficissimissima!!!!!

torta alla banana

Questa torta alla banana e latte di cocco prende ispirazione dai muffin alle banane e yogurt. era la prima volta che provavo a fare un dolce a base di banane e in realtà ero un po’ titubante ma ne sono rimasta così entusiasta che ho voluto riadattare la ricetta per una torta, cambiando un po’ gli ingredienti.
Le dosi sono molto simili se le paragonate, ho aumentato un po’ la farina, e le banane, ma quello che fa enormemente la differenza è il latte di cocco.
vidi un documentario tempo fa in cui facevano vedere come si estrae il latte di cocco (e l’olio) nel metodo tradizionale indigeno. si prende il cocco, si apre, poi si grattugia la polpa su una punta appuntita e si ottiene una purea dalla quale poi verrà estratto il latte, strizzandola. poi cuocendo il latte si ottiene l’olio perchè la parte liquida e magra evapora e rimane solo quella grassa. quindi viene chiamato latte per il colore, ma di fatto è 100% vegetale.

Torta ricotta e cocco senza farina

La ricetta della torta ricotta e cocco mi è stata data da Michela, la mia migliore amica. non potevo non parlarvi di lei. ci conosciamo da quando abbiamo 6 anni, è la persona che ho da più lungo tempo accanto a me, se escludiamo familiari vari. la conosco da 25 anni, che è tantissimo tempo, lo è ancora di più se si pensa che sono 25 anni su 31, in pratica non ho quasi ricordi della mia vita prima di conoscerla.
è stato un amore a prima vista, poichè dopo appena due anni che ci conoscevamo (ci siamo conosciute in prima elementare!!!) io mi sono trasferita in un altra città, e nonostante la distanza siamo riuscite a rimanere in contatto, merito anche dei nostri genitori che ci hanno appoggiato in questo “folle amore”, e ci scarrozzavano in su e giù, e non protestavano mai per le telefonate chilometriche e le bollette imbarazzanti.

Torta di mele cremosissima con madorle

Questa torta di mele cremosissima comincia così:
“TORTA DI MELE RAPIDA: Per le mamme che hanno problemi di tempo, ecco la ricetta super rapida per la torta di mele. Occorrente: etc etc”
il vecchio ritaglio di giornale, ormai logoro e ingiallito si staglia sull’agenda a quadretti degli anni ’80, e la mia attività di “gravedigging” continua. per chi ha frequentato vari forum questo termine probabilmente non è nuovo, chi invece è a digiuno di vita forummistica probabilmente si starà chiedendo di cosa stia parlando.
beh il gravedigging è una specie di esumazione (letteralmente “scavare fosse”) di argomenti vecchi (nei forum), in questo caso di ricette vecchie.
è qualche tempo che sto sperimentando ricette “riesumate” appunto dalle vecchie agende di mia mamma, alcune scritte a mano, altre come questa direttamente ritagliata da giornali dell’epoca e attaccate con la colla sulle pagine quadrettate e numerate.
questa ricetta inizia in modo davvero particolare, per questo ha attirato la mia attenzione, da subito si proponeva per quello che era: una ricetta veloce, ma anche genuina, adatta ai bambini perchè ricca di frutta.

Torta di mele a raggi di Giallo Zafferano

La mia ricerca per la torta di mele perfetta continua. Se sfogliate le pagine del mio blog trovere numerose ricette di torte in mele, perchè le adoro, sono pazza della torta di mele. Non ti stanca mai, non stucca, ne mangeresti fino a scoppiare. E’ l’incontro tra la frutta, l’aroma del limone, e la consistenza dell’impasto, resa soffice dall’umidità delle mele, e il burro, mooolto burro, perchè una buona torta di mele non è tale se non è burrosa.
ho un po’ un rapporto di amore/odio con le mele perchè a crudo non le digerisco, o meglio l’unico modo in cui le digerisco è frullate o grattugiate (sì esattamente come ci facevano le mamme quando eravamo piccole, quindi capirete che fa un po’ omogenizzato), cotte invece non mi danno alcun problema!! ed è un gran peccato perchè io le adoro!!!
quindi questa è un po’ una scusa (bella e buona) per regalarmi una torta di mele ogni volta che posso!!! “eh io le mele non le posso mangiare, la torta è ricca di frutta, le mele fanno bene” certo è proprio vero che a volte quando si tratta di tirar fuori scuse e autoingannarmi sono davvero un gran genio!!!

Torta di mele cremosa alla mandolina

Spesso accade di incontrare persone che condividono con te la passione per i dolci, ed è sempre un enorme piacere!
questa torta di mele ci è stata data (a me e a mia mamma) da una cliente del nostro piccolo hotel, Giovanna, che dopo aver assaggiato i nostri dolcetti, ci ha “confessato” di avere anche lei la passione per le torte fatte in casa. quindi tornata a casa ci ha mandato una mail con la suddetta ricetta che non abbiamo aspettato un attimo a provare!!!
ovviamente non mi faccio pregare quando si tratta di assaggiare una torta, tanto meno se si tratta di una intramontabile torta di mele!!!
la caratteristica principale di questa torta consiste nel taglio delle mele, che sono affettate con la mandolina, quindi sottilissime, che renderanno la consistenza della torta unica, molto cremosa e umida! l’impasto e le mele diventeranno quasi un tutt’uno, poichè le mele così sottili cuoceranno bene e non rimarranno croccanti come ad es se tagliate a tocchetti.

Camillona cocco e cioccolato

E’ un po’ di tempo che mi è nata questa nuova passione per le torte alle carote. ne ho provate tante e tante mi hanno deluso, poichè poco saporite o poco dolci o senza quello sprint particolare che ti fa esclamare “wow! questa sì che è una buona torta!”
poi mi sono imbattuta in questa ricetta, che ho trovato su un libriccino regalato a mia mamma da una sua amica, non ricordo lo scrittore, ricordo solo che si intolava “Cioccolato” e trattava tutte ricette “a base di” e “con cioccolato”.
questa Camillona (così l’ho rinominata perchè ricorda le camille del Mulino Bianco ma formato gigante) contiene cioccolato, anche se in effetti non è l’ingrediente fondamentale.
quello che adoro di questa torta è la consistenza, lievita tantissimo, diventa sofficissima, molto alveolata, nonostante le carote che tendono ad essere umide e appesantire l’impasto, e su 100 volte che l’ho fatta, mai una volta che sia venuta male. è una ricetta con il 100% di successo, almeno per me!

Torta nuvola al latte di cocco

Tanto per cambiare stamattina mi sento di proporvi una torta al cocco, mio ingredienti preferito quando si tratta di fare dolci!
avevo sentito parlare di questo latte di cocco, ma sinceramente non lo avevo mai trovato. mi incuriosiva perchè avevo letto che viene usato sia nella cucina dolce che in quella salata, ad es nella cucina orientale o quella creola. quindi la curiosità era davvero a mille, mi chiedevo quale fosse il sapore e la consistenza, non lo avevo mai neppure visto dal vivo!!!
se era il sapore era simile al cocco, se la consistenza era quella della panna, se poteva essere gustato anche così, al naturale. cerca e ricerca alla fine lo trovo, rimango anche abbanstanza sorpresa, immaginavo di trovarlo in lattina tipo il latte condensato, oppure in bottiglia tipo il latte, invece era in piccole confezioni da 200 ml, esattamente come la panna da cucina, tra gli ingredienti della cucina giapponese (credo) , infatti era della marca Suzi Wan.

Plumcake a scacchiera di Cristina Lunardini

Devo ammettere, con un po’ di timidezza, che questo è il primo plumcake che preparo.
non so perchè, a me piacciono, ma forse ero un po’ spaventata dalla forma, dalla teglia molto alta, dal fatto che non ne avessi di teglie da plunmcake ad es…questo magari era il motivo principale per cui non l’avevo fatto credo!
poi l’Esselunga ha fatto una bellissima collezione punti di cui ho preso TUTTO…o quasi! regalavano delle pirofile di Emile Henry in stile un po’ country chic (queste) e quindi giù di punti, è diventata una specie di ossessione!
io neppure ci vado all’esselunga, vado sempre alla coop, mi è toccato tradire la mia fidata coop per ben due volte, e poi ad elemosinare punti in qua e là da parenti, amici, e pure sconosciuti (sono la regina delle figuracce), insomma, alla fine ce l’ho fatta! e ho avuto tutte le mie belle pirofiline (unico inconveniente è che pesano una tonnellata l’una!)
quindi avevo questa bella e invitante ricetta che avevo visto fare in Tv dalla Lunardini e mi son detta, perchè no? proviamola!

Torta soffice mele, pere e banane

questa torta di mele, pere e banane è una delle prime ricette che ho cominciato a fare, è una di quelle ricette di famiglia vecchie di anni, che ho trovato in un quaderno, anzi in un’ agenda degli anni ’80.
sfogliare questa agenda è come fare un salto indietro nel tempo, vecchi ritagli di ricette presi da riviste dell’epoca, appunti di mia mamma sui prezzi degli ingredienti ancora in lire, scarabocchi miei di quando ero piccola…insomma, un piccolo esempio di archeologia domestica.
proprio sopra questa ricetta leggo “Biscotti Tina” scritti da una me bambina, sotto la dettatura di mia mamma, con una calligrafia tutta tremolante e sconnessa e piena di errori, cornflakes sono una parola alquanto difficile per una bambina di 6-7 anni.