Mini tortine capovolte di Eric Lanlard…con il mio zampino

Mini tortine capovolte di Eric Lanlard...con il mio zampino

Avete presente il detto “scivolare su una buccia di banana?”
niente di più sbagliato. dovrebbero cambiarlo in “scivolare su un cubetto di prugna”
manca poco mi ammazzo. ho fatto una spaccata alla Carla Fracci, e io Carla Fracci non sono davvero, ma neppure lontanamente. casomai la caricatura delle Fracci, goffa, impacciata, sbatto in ogni dove.
e la mia schiena, già martoriata dai sui problemini, non se n’è giovata per niente di questo bello scivolone. ho passato l’intera giornata a fare “ohi ohi, ahi ahi, uhi uhi” per la gioia di chi mi stava accanto.
ma dopo aver assaggiato le Mini tortine capovolte di Eric Lanlard devo ammettere che quasi quasi la semi-caduta se la sono meritata!
mai mangiata una tortina così buona. non a caso Eric è un rinomatissimo pasticcere francese (che se non sbaglio lavora in inghilterra adesso)
ho visto questa ricetta in Tv e perdonatemi, non ricordavo bene le dosi e gli ingredienti (tipo che tipo di zucchero usasse) quindi ho fatto un po’ a modo mio, per questo il titolo “….con il mio zampino” anche perchè ho modificato, e di quello sono certa, il tipo di frutta.
lui usava ananas e ciliegie sciroppate (che io ODIOOOO) io invece ho usato le prugne.
in pratica queste mini tortine capovolte sono delle simil-mini-tarte-tatin (ho esaurito i trattini, promesso!)

Torta alle prugne fresche

Torta alle prugne fresche

Oggi vi propongo una bella torta alle pesche… ehm prugne.
sì perchè questa è una torta alle pesche, senza pesche! o per essere più precisi una TORTA DI PESCHE…ALLE PRUGNE!!
va bene va bene, lo ammetto, la situazione è un po’ confusa…vediamo di capirci qualcosa!!!
avevamo una bellissima cassetta di pesche, grosse, enormi, giganti, polpose in dispensa…che ci facciamo?
non le consumeremo mai tutte in tempo prima che vadano a male con questo caldo, ma arrivo io, supereroina della situazione e mi sacrifico per la causa: “CI FACCIO UNA TORTA!”
quindi mi metto di buona lena, peso tutti gli ingredienti, aziono la planetaria, preparo l’impasto, imburro la teglia, sono al 90% del lavoro finito…tutta soddisfatta…
prendo una pesca e la sbuccio.
da buttare!
completamente cotta.
sapete quando la polpa della pesca assume quel colore marroncino innaturale, come se fosse stata congelata o refrigerata? ecco noi diciamo cotta di frigo, che poi non so se è quella la causa…ma tant’è, il risultato è che è da buttar via!
ne prendo un altra identica. un’altra uguale…
lo scoramento si fa strada. alla quinta che finisce nel cestino capisco che la mia torta di pesche non avrebbe mai visto la luce.
mi guardo intorno e vedo delle bellissime prugne. penso “ehi, non ci provate neppure ad essere cotte pure voi!!!”
le apro a metà ed erano perfette! sode e mature al punto giusto. di necessità virtù, si dice, bisogna saper cambiare strada anche in corso d’opera, e così la mia torta di pesche diventa all’improvviso una torta alle prugne fresche!!!

Torta cattedrale allo zenzero e cannella

Torta cattedrale allo zenzero e cannella

Era già un po’ che avevo comprato lo stampo per la torta cattedrale della Silikomart ma non avevo ancora trovato un’ occasione speciale per provarlo. Ma visto che tra qualche giorno è il mio compleanno sono riuscita finalmente a sperimentare la torta cattedrale allo zenzero e cannella!!! XD
ho fatto una sorta di “prova generale” perchè non avevo mai provato uno stampo in silicone così grande, solo quelli monoporzione, e soprattutto così particolare, pieno di insenature e dettagli, e come già avevo confessato in precedenza, non nutro una particolare simpatia per gli stampi in silicone, perchè spesso non riesco a sformare i bordi ben dettagliati, e anzi spesso i muffin mi si attaccano tutti.
avevo anche letto online varie opinioni riguardo al suddesto stampo e sembravano un po’ contrastanti, alcuni dicevano che le torte venivano ma solo alcuni tipi di ricetta (tipo l’angel cake, e io odio le torte spugnose!!! tipo pan di spagna, e simili) altri invece che era un totale disastro, che le torte non cuocevano all’interno, e rimanevano crude.
quindi capirete che non avevo neppure un attimo di apprensione…nuuuoooooo!!!!
e invece devo dire che sono rimasta molto soddisfatta! sarà stata la fortuna del principiante (nel senso che era la prima volta che provavo quello stampo), sarà che forse ho beccato la ricetta giustà (ho pensato di fare un impasto pesante, un montato al burro simil-plumcake dalla struttura densa, che reggesse tempi lunghi di cottura e non si spaccasse durante il capovolgimento) sarà che forse lo stampo è davvero buono (è molto spesso, ha un anello che serve per mantenere la forma anche quando vi si versa l’impasto, io l’ho imburrato e infarinato per essere più sicura e già appena tolto da forno ho notato che la torta iniziava a staccarsi spontaneamente)…in ogni modo, qualche che sia il motivo, per me è stato un successo!

Biscotti bretoni a modo mio

biscotti bretoni

Tempo fa guardando la tv vidi un famoso pasticcere inglese che preparava dei carinissimi biscotti bretoni, e li archiviai nel mio hard disk cerebrale tra i miei “farò”.
oggi avevo uno bello scampolone di pasta frolla lievitata, e non sapendo cosa farci mi sono balzati di nuovo alla mente, così ho voluto provarli.
a modo mio ovviamente, perchè la ricetta è totalmente diversa, non usavano la pastafrolla, ma comunque era un impasto simile a base di farina, burro, zucchero e uova, quindi mi sono detta “non andrà tanto male!”
io sono per sperimentare, sempre, e se faccio qualche disastro pace, vuole dire che finirà tutto nel cestino!
questa volta però non è andata così 😉
i biscotti bretoni sono dei megabiscottoni a forma di tartelletta, ossia con i bordi smerlati, la loro caratteristica è di essere molto rustici, e semplici da fare. si schiaccia un po’ di pasta con le dita sul fondo dello stampo, poi si farciscono, e si ricoprono di nuovo con la pasta, messa di nuovo con le dita. più facile di così? non vanno neppure stesi con il matterello. PASTICCERIA FOR DUMMIES!!!
poi si disegna un incrocio di linee sopra con il coltello.

Muffin allo yogurt rosso e prugne – ricetta senza burro

muffin allo yogurt rosso e prugne

I muffin allo yogurt rosso e prugne nascono da un’idea cromatica. ho cercato di ricreare un colore più vivido possibile senza l’aggiunta di colorante. ovviamente non si potrà mai ottenere un colore rosso, ma si otterrà un bel colore bruno, simile a quello che si ottiene quando si usano farine integrali anche se di crusca non ve n’è traccia.
un piccolo gioco di prestigio semplice e veloce, perchè non a tutti piace il sapore dell’integrale, però in effetti quel colorino brunito è davvero invitante e appetitoso, non trovate?
come ricrearlo dunque? con un frullatore, non v’è risposta più semplice!
ho usato due vasetti di yogurt ai frutti rossi, i miei preferiti sono fragola e frutti di bosco e ho messo quelli, ma potete usare mirtilli, ciliegie e quello che più preferite, poi ho messo anche delle prugne secche e ho frullato tutto. il colore ottenuto è stato un misto tra il viola e il marrone.

Muffin con farina di kamut, ricotta e frutta

muffin con farina di kamut

Questi muffin con farina di kamut sono dei muffin svuota-dispensa! avete presente quando vi avanzano un sacco di fondi di farina e non sapete cosa farci? non vi bastano di sicuro per fare una torta perchè la quantità non è sufficiente singolarmente, allora possiamo mischiarli assieme e raggiungere così un quantitativo bastante per una ricetta.
Lo stesso mi è accaduto per le prugne, avevo una confezione da 500 gr aperta da un pochino, e volevo finirla prima che si sciupasse, avevo inoltre una banana che gridava pietà…e la ricotta bhe…è ricotta, quella dovete averla fresca! anche se comunque con le ricottine di quelle confezionate, tipo Santa Lucia o Pettinicchio, avete sempre una ricotta di buona qualità pronta da consumare. devo dire che non le amo molto consumate così al naturale (tipo al cucchiaio) perchè non è come la ricotta fresca, ma per i dolci sono ottime, perchè molto cremose, e si sciolgono benissimo nell’impasto, infatti per questi muffin con farina di kamut ho usato una di quelle confezionate.