Fondente di farina di castagne – torta soffice toscana

Fondente di farina di castagne - torta soffice toscana

“Oh che bello questo dolce al cioccolato!
ti fa proprio venire una voglia di mangiarlo, così scuro, così cioccolatoso, crepatello in superficie. quasi un megabrownie.
e poi quando lo tagli, con quella consistenza interna, così morbida, soffice, fondente perchè ti si scioglie in bocca, ti avvolge il palato e lo accarezza.
e quel sapore cioccolatoso….
ah noooo? non è cioccolatoso? O_O
perchè io…no ma a me….mi sembrava di averci sentito il cioccolato.”

un classico. un clichè. una scena che avrò visto e sentito 1000 volte.
e che io stessa ho messo in atto la prima volta che ho assaggiato questo dolce, che ho voluto scherzosamente rinominare “Fondente di farina di castagne”.
Quando sveli il mistero dell’ assenza del cioccolato rimangono tutti a metà tra lo scioccato e il deluso. così non dico mai che è un dolce di farina di castagne per gustarmi ogni volta la stessa comica scena.

Spuntino dei taglialegna – Pudding canadese con copertura croccante

Spuntino dei taglialegna - Pudding canadese con copertura croccante

Jingle bells, jingle bells….ah non è ancora Natale?
pensavo di sì!
dalle maniche corte e il plaiddino sul letto siamo passati al felpone e il piumone imbottito, in poco meno di 1 settimana.
così ho pensato di fare un dolce con i datteri, che più invernare di così!
inoltre oggi vi stupirò con effetti speciali.
tutto è andato benissimo.
niente imprevisti, niente contrattempi, niente ingredienti mancanti, niente sfighe.
perchè con la pratica si impara, e ci si fa furbi, e dopo l’inconveniente dello zenzero mancante in Apple gingerbread, mi sono organizzata il giorno prima, in modo di arrivare a fare il dolce con tutto in casa. niente scuse, niente intoppi.
così il mio viaggio alla scoperta della pasticceria anglossassone continua indisturbato.
è un po’ che sto sperimentando vari dolci e dolcetti della tradizione inglese, americana, e questa volta è toccato a quella canadese, con lo Spuntino dei Taglialegna.
sono sapori particolari, diversi a quelli a cui siamo abiutati, più speziati, con consistenze molto diverse, ma che io sento molto vicini ai miei gusti.
li amo.
e quindi ve li dovete sorbire XD

Dolce di zucchine viareggino – la Scarpaccia

Dolce di zucchine viareggino - la Scarpaccia

questa è una ricetta bis. una Scarpaccia-bis.
perché la prima versione non era proprio standard.
In Scarpaccia Viareggina avevo dato una mia interpretazione della ricetta classica, ossia il dolce di zucchine tipico della mia cittadina. in realtà non avevo snaturato la ricetta, avevo mantenuto dosi, quantità e ingredienti. ma i puristi della Scarpaccia inorridirebbero a vederla cotta in stampi monoporzione.
e di silicone poi!!!
obbriobrio!
quindi è giunta l’ora di fare un vero e proprio omaggio, se non tributo, al dolce più famoso della mia città. e devo ammettere con un po’ di timidezza, conosciuto SOLO nella mia città 😛
ma perchè?
non perché è cattivo. anzi.
è solo STRANO.
ma parecchio strano.
perché zucchine e zucchero sono un abbinamento che lì per lì ti lascia un po’ perplesso.
fin quando non lo assaggi. e te ne innamori.

Tiramisù monoporzione in coppette country

Single portion Tiramisu in country cups

Ci crediate o no, ma questo è il primo Tiramisù che preparo.
Adoro il Tiramisù ma dopo essermi presa una brutta intossicazione con mascarpone mal conservato in pizzeria non ho più osato avvicinarmici. tanto sono stata male, tanto è ancora vivo il ricordo. sono finita al pronto soccorso e ho passato 15 giorni d’inferno, quindi anche se adoravo alla follia il tiramisù, così come la pizza speck e mascarpone oramai per me sono solo un ricordo.
Stamani infine mi sono dovuta confrontare con il mio più temuto nemico, e prepararlo per mia mamma. lei infatti fa spesso lezioni di cucina per stranieri, insegna loro come preparare piatti tipici italiani e toscani e conclude la lezione con una appetitosa, nonché pantagruelica cena in loco, con tutto quello che hanno cucinato in giornata.
Oggi voleva preparare la scarpaccia assieme a loro, dato che è un dolce tipico della mia città, ma mi ha chiesto di preparare anche il Tiramisù prima del loro arrivo e farglielo trovare pronto per assaggiarlo, dato che il tiramisù è forse il dolce italiano più conosciuto all’estero.
così ho preso la sua ricetta, quella che ho assaggiato e apprezzato milioni di volte da piccola (e con cui sottolineo NON MI SONO MAI SENTITA MALE!! :p) e di cui riesco ancora a ricordare il dolce sapore, e mi sono messa all’opera.
invece che preparare una pirofila singola ho optato per le mie classiche monoporzioni, che se non s’è capito mi piacciono tanto tanto!
questo inverno (o primavera? non ricordo) alla Conad avevano fatto una raccolta punti fantastica dove regalavano delle bellinissime pirofile in ceramica, color bianco sporco con dei ricami semplici in stile country chic.

Mini castagnacci toscani – dolcetti vegan e gluten free

Mini castagnacci toscani - dolcetti vegan e gluten free

Era un po’ che volevo preparare i mini castagnacci.
E per un po’ intendo qualche mese. ma con la farina di castagne a 10 euro al kg non mi azzardavo proprio.
e per fortuna che un tempo era una farina povera!
quella e la frutta secca. adesso per comprare due pinoli, e due noci di numero c’è da svenarsi al super.
i pistacchi poi? non ne parliamo!
l’altro giorno mi sono imbattuta in una bustina di pistacchi sgusciati da 5.99 euro, perché scrivere 6 euro gli faceva brutto! peso netto? 150 gr… 39 euro e rotti al kg in pratica. vi lascio alle vostre considerazioni. e non erano neppure quelli di bronte che sono DOP, tra l’altro.
quindi ho atteso pazientemente tempi migliori. tipo l’avvicinarsi dell’autunno, e la discesa, seppure minina, dei prezzi.
ma veniamo al dunque! il Castagnaccio è un tipico dolce toscano, ex-povero ora arricchito, ha fatto i soldi 😛
è a base di farina di castagne come dice il nome stesso (certo che noi toscani nomi normali ai dolci mai! scarpaccia, cantucci, castagnaccio, brigidini, etc), e ha delle caratteristiche molto peculiari:
1. è senza uova nè latticini quindi senza neppure farlo a posta è un dolce vegan.
2. è senza glutine, poichè è completamente a base di farina di castagne, quindi perfetto per i celiaci.
3. è senza lievito.
4. contiene pochissimo zucchero, quindi ottimale per chi ha il diabete (la butto lì, forse si potrebbe fare anche senza zucchero? o con un dolcificante? non ho mai provato sinceramente! ho la glicemia a bassa nonostante tutti i dolci che mi faccio fuori :P), oppure per chi è a dieta.
5. non contiene grassi quindi perfetto per chi ha il colesterolo alto, o chi è attento alla linea. l’unico grasso, un filo d’olio, serve per ungere gli stampini, e un paio di goccioline per la superficie, ma si parla di quantità veramente infinitesimali (per non dire imbarazzanti) a porzione. sicuramente meno di quanto ne vada in un’insalata.

Scarpaccia viareggina – dolce con zucchini

Scarpaccia - Italian zucchini cake (from Tuscany)

Bhe questo è un classico. un classico della mia famiglia, un classico della mia città.
la scarpaccia viareggina è una ricetta di mia nonna, da lei è giunta a mia mamma e ora nelle mie mani.
non esiste una ricetta codificata della scarpaccia viareggina a quanto so, ognuno la fa a modo suo, infatti è possibile assaggiarne varie versioni (ne esiste anche una salata, che fanno verso Camaiore) ma mia mamma mi dice sempre “non ne ho mai assaggiata una buona come questa!” e io mi fido!
è un dolce della tradizione popolare, povero, e devo ammetterlo anche parecchio strano, perché in effetti gli zucchini in un dolce non sono molto normali. capirete la mia sorpresa quando invece ho appreso che in america fanno un dolce simile, ossia lo zucchini bread, non potevo crederci!
ma la cosa che mi fa più sorridere è che spesso lo facciamo all’hotel dove lavoriamo e gli ospiti sono sempre un po’ perplessi. o meglio si dividono in due gruppi: quelli dal palato coraggioso che assaggiano tutto senza timore, e quelli che invece sono abitudinari e sono destabilizzati parecchio da un dolce a base di zucchini.

Crostata al cioccolato e riso

Questo è un dolce della mia infanzia, si preparava nel periodo di Pasqua, e nelle settimane successive. sono nata in un piccolo paesino di campagna, dove le tradizioni sono ancora abbastanza forti e continuano nel tempo, e talune feste (soprattutto religiose) vengono tutt’ora festeggiate come non usa più nelle grandi città, con processioni, feste di paese, grandi riuniuni di famiglia, feste in casa, etc.
questa crostata al cioccolato veniva preparata in gran quantità, a volte regalata, portata agli amici, ai parenti, a volte preparata per le cene in casa che si tengono in quel periodo. era un momento di gran daffare, tutti impegnati a impastare, cuocere e confezionare!quindi capirete è un dolce che mi riporta indietro nel tempo, a cui sono particolarmente affezionata.